E dopo il dolce della tradizione, un primo/secondo semplice ma di grande effetto, perché no un veloce antipasto
Pasta per strudel
– 250 gr di farina forte
– 1 uovo
– 1 presa di sale
– 1 cucchiaio di zucchero
– 1 dl di acqua
– 50 gr di burro
Per il ripieno
– 3 cucchiai di pangrattato
– 1 mazzetto di basilico
– 1/2 spicchio di aglio
– 40 gr di pinoli
– 60 gr di pecorino sardo o romano
– 2 zucchine
– 1 melanzana lunga
– 2 pomodori cuore di bue
– Olio
– Burro
– Sale
Esecuzione
Scaldare l’acqua, toglierla dal fuoco e aggiungere il burro a pezzetti per farlo sciogliere. Setacciare la farina sulla spianatoia, fare una fontana e al centro mettere sale, zucchero, l’uovo intero e l’acqua col burro. Mescolare fino ad ottenere un impasto liscio e morbido, lavorandolo energicamente. Formare una palla, infarinarla, avvolgerla in carta stagnola e mettere a riposare per 30 minuti sotto una pentola rovesciata riscaldata.
Frullare le foglie di basilico con metà dei pinoli, 30 gr di pecorino, un pizzico di sale, l’aglio e 3 cucchiai d’olio.
Pulire le zucchine, tagliarle a fettine nel senso della lunghezza, trattarle col sale e grigliarle. Fare lo stesso con pomodori e melanzane.
Stendere la pasta fino a farla diventare quasi trasparente. Mescolare pangrattato e pesto e spalmarlo sulla sfoglia, disporvi sopra le verdure grigliate e salate, versare un filo d’olio, i pinoli rimasti ed il pecorino rimasto.
Arrotolare lo strudel aiutandosi con il canovaccio sul quale è stata stesa la pasta, sigillare i bordi, spennellare con il burro fuso e cuocere a 180°C per circa mezz’ora. Servire tiepido
Cristina Blasi: Fondatrice e direttrice della Scuola di Arte Culinarie Cordon Bleu di Firenze
In abbinamento con:
Da accostare allo strudel di verdure e pesto data la tendenza dolce e aromatica del piatto consiglio un vino della cantina Erste + Neue che si trova nei pressi del Lago di Caldaro, in Alto Adige. Il Puntay Sauvignon 2017 Alto Adige Sauvignon Blanc 100% – Alc 13.5% le uve vengono sottoposte a macerazione a freddo per 12-24 ore, segue fermentazione e maturazione per 7 mesi in botti grandi di legno. Si presenta dorato nel bicchiere con bouquet ricco di pera, mela verde, lycis e sfumature erbacee.
Il sorso è morbido e sorretto da buona acidità. Si percepiscono accenti floreali di sambuco, scorza di cedro, e ortica. Sapido e persiste continua con sfumature minerali e note di mallo di noce in chiusura. Lungo e invitante rappresenta una grande espressione di territorio. La Erste+Neue nasce nel 1986 dalla fusione della “Erste Kellerei” la prima cantina sociale di Caldaro e della “Neue Kellerei”, unione di circa 230 ettari di vigneto distribuiti fra il Lago di Caldaro e i piedi del Monte Mendola.
Attualmente i vitigni terrazzati ad altitudine compresa fra i 200 ai 1.000 m s.l.m. sono rivolti prevalentemente a Sud e Sudest e godono di clima mite ed ottime escursioni termiche. Si coltivano uve tipiche altoatesine: lagrein schiava e pinot nero e le varietà internazionali: sauvignon, gewürztraminer, chardonnay, merlot e cabernet. Ogni anno vengono prodotte circa 1.400.000 le bottiglie per un totale di circa trenta etichette.
Ilaria Martinelli, Master Sommelier