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Rubrica di Emanuela Medi
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Bel colpo, meglio brava la Cantina Valpolicella Negrar l’unica cantina in Veneto a ricevere ben tre riconoscimenti ai tre vini della linea premium Domìnì Veneti tra i 436 vini insigniti con le “Tre Stelle Oro” dalla Guida ”I Vini di Veronelli 2023” , curata da Andrea Alpi, Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello, cha ha premiato l'Amarone Villa 2015 e l'Amarone Mazzurega 2015 della Collezione Espressioni e l'Amarone Riserva Mater 2015 Collezione d'Autore.

“l’appassimento delle uve è, non a caso, la prima tecnica vitivinicola ad essere candidata come Patrimonio culturale dell’Umanità. Si tratta – dice Christian Marchesini Presidente del Consorzio di un tassello fondamentale della nostra identità che non può essere dato per scontato, e che deve essere compreso e valorizzato anche e soprattutto dalle nuove generazioni “.

Dal 26 al 27 marzo 2022 Cantina Valpolicella Negrar parteciperà a “La vetrina dell'Amarone” con un'asta vinicola benefica a favore della Croce rossa Ucraina per la gestione dell'emergenza bellica, e a cui la cantina contribuirà con 6 bottiglie di Amarone Jago DV annata 2000. In degustazione ci sarà anche l'Amarone Jago 2016 Domìni Veneti, prodotto nella vallata di Negrar, in una microarea a 200/250 metri d'altezza vocata a dare vini di grande struttura e personalità "L'asta benefica porta un messaggio di vicinanza alle sofferenze di un popolo, confidiamo che i partecipanti siano generosi com'è generoso in profumi, aromi e sensazioni l'Amarone", commenta al riguardo Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar.    L'evento si svolgerà dal 26 al 27 marzo a villa Mosconi Bertani a Novare di Arbizzano, frazione di Negrar, ed è organizzato dal comune di Negrar di Valpolicella in collaborazione con Mediawine. In degustazione i vini Amarone Domìni Veneti prodotti nelle vallate di Negrar e Marano. Nella due giorni le cantine del territorio raccontano i loro vini Amarone. Cantina Valpolicella Negrar presenterà al pubblico l'Amarone Pruviniano 2018 Domìni Veneti, che fa parte di una più ampia collezione, comprensiva di un Ripasso e un Valpolicella Superiore. Questo Amarone nasce a

Si conferma ancora una volta territorio di grandi vini la Valpolicella con l’Amarone in testa che segna un +30% , il Ripasso a +15% e il Valpolicella a +7,1% Un fine d’anno d’oro quindi visto che calano anche le giacenze e se qualche nube è inevitabile questa è legata al rincaro dei prezzi delle materie prime. Una denominazione e un consorzio in piena  salute  con ben 15 milioni di bottiglie di Amarone nei primi 10 mesi dell’anno  grazie soprattutto alla bella vendemmia  che ha consentito anche un  aumento  del prezzo medio dello sfuso del 20%.Con un giro di affari al consumo di oltre 600 milioni di euro l’anno la denominazione che comprende 19 comuni non può che fare contenti i 1600 e oltre soci. 

Alla fine ce l’ha fatta una tra le più importanti denominazioni del vino italiano con un giro d'affari di 600 milioni di euro l’anno, una produzione di circa 63 milioni di bottiglie tra Amarone (15 milioni) Valpolicella (18 milioni) e il Ripasso (30 milioni), un totale di 329 imprese di cui 258   costituite da piccole aziende e con un export che in parte bilancia il calo del mercato interno. Sono alcuni dei molti dati emersi dalla due giorni( 26/27 febbraio)  della “ Valpolicella Annual Conference) organizzata dal Consorzio tutela Vini della Valpolicella. “ Tutto sommato- dice il presidente del Consorzio   Christian Marchesini- ci possiamo ritenere soddisfatti della buona tenuta dell’Amarone che ci  ha permesso di reggere l’urto della pandemia   e di chiudere il 2020 meglio del trend nazionale” Dall’indagine condotta su un importante campione di aziende( circa la metà  del totale)  dall’Osservatorio Consorzio valpolicella-Nomisma e tracciato dal responsabile di Nomisma Wine-Monitor Denis Pantini ,emerge che:  i vini della Valpolicella-  hanno retto all’emergenza chiudendo le  vendite di vino a valore nel 2020 con un -3,3% bilanciato da un export stabile a -0,1%,  accompagnato da un calo della domanda interna pari a -9,6%.  L’indagine conferma la crescita dell’Amarone con +7% nel valore