a

I Tag di Vinosano
Rubrica di Emanuela Medi
HomeArticoli taggati"Amorim Cork"

Amorim Cork Tag

Sono oltre 40 tra, onlus e cooperative sociali che partecipano al progetto ETICO. Dall’idea di intercettare le centinaia di milioni di tappi in sughero usati che venivano gettati nella spazzatura, Amorim Cork Italia ha deciso di coinvolgere realtà associative e incentivarne la partecipazione con un doppio vantaggio: entrare a far parte di un circolo che dà una visibilità ancora più corale alle loro attività quotidiane e finanziare i propri progetti con un contributo economico spontaneo che Amorim stessa dona loro per ogni tonnellata di sughero recuperato.

Ambiente, sostenibilità sociale, economia, cultura ma soprattutto un fatturato consolidato per Amorim Cork Italia leader nella produzione di tappi in sughero che ha prodotto nel 2021, 665.000.000 di tappi con un 14% rispetto lo scorso anno registrando  un fatturato consolidato in Italia di 70,5 milioni di euro e un neonato secondo turno di produzione, per un totale di 70 dipendenti, coinvolti anche in oltre 14 progetti di work-life balance.   A trainare  i vini spumante, con 700 milioni di bottiglie di Prosecco vendute nel 2021 (tra DOCG e DOC).  Ma Amorin Cork è anche un modello di economia circolare che fa della ricerca scientifica abbinata alla qualità riconosciuta la principale  filosofia aziendale e che parte dal concetto per cui il sughero è naturale fin dalla sua origine. Un prodotto unico per definizione, che nell'arco dei 9 anni di riproduzione della corteccia, per ogni tonnellata di sughero estratta dalla quercia, ne cattura 73 di CO2 nell’atmosfera e permette ai prodotti realizzati in questa eccezionale materia prima di avere Carbon footprint negativo. Questo senza considerare il suo rilevante valore nell'enologia, tra perfezione tecnica e immagine premium che permette di avere a un vino. Il sughero Amorim Cork Italia va oltre, per il 100% arriva

Pratica antica ma e insostituibile per il sughero : il momento della decortica . La corteccia di sughero fa un suono secco e riconoscibile quando si stacca dall'albero, in un lasso di tempo tra maggio e luglio caratterizzato dalla perfetta posizione della linfa tra il fusto della pianta e la sua corteccia. In questo periodo e in queste condizioni è così possibile toglierla agevolmente, con un abile movimento praticabile solo da mani esperte. È per questo che la decortica è l’attività agricola meglio pagata al mondo: sono solo in pochi a possedere e a tramandarsi le competenze e la manualità necessarie. Si tratta di persone che vivono nelle zone della foresta per le quali tale attività diventa preziosa opportunità di lavoro e sostentamento. La decortica è quindi anche un importante contributo che Amorim offre contro la desertificazione sociale, problema che nell’area mediterranea va ad aggiungersi a quello della desertificazione ambientale, dato che la quercia da sughero è l’unica pianta in grado di sopravvivere in un suolo povero e con poca acqua. A ulteriore difesa dell'ambiente, è bene sapere che le sugherete (così si chiamano le foreste di querce da sughero nel bacino del Mediterraneo) si sviluppano in un’area di 2,2

Suber è la prima linea di oggetti di design realizzati interamente in Italia, con il sughero recuperato dal progetto di riciclo ETICO .Un esempio di economia circolare, dal momento che nella raccolta dei tappi   sono coinvolte associazioni onlus distribuite capillarmente in tutta Italia.  Con sgabelli, tavolini, lampade, secchielli per vino dalle texture naturali, animalier e colorate, il sughero viene reso così ancora più prezioso, perlomeno a livello di design, del prodotto da cui ha origine, quel tappo che, pur con una sua personalità elegante, deve assolvere a funzioni tecniche rigorose, che diventano talvolta prioritarie. Per avere un processo di economia circolare efficace bisogna che, da un lato, ci sia il recupero di una materia che non serve più, dall'altro una componente forte di sostenibilità ambientale, un intento sociale importante e, allo stesso tempo, la generazione di prosperità economica, perché da una buona intenzione si passi a un modello meritevole di nota, replicabile altrove e misurabile. Quanto avviene così con SUBER : il design riconosce le potenzialità del sughero e le fa proprie, arrivando a dare vita a un vero e proprio valore economico intangibile IL NOME L’etimologia del marchio deriva dal nome scientifico della pianta del sughero tipica del bacino occidentale del Mediterraneo

Dal 5 all’8% dei tappi di sughero sono difettosi , un problema che colpisce indifferentemente vini giovani e quelli invecchiati, i vini bianchi e i vini rossi. Può avere sentore di tappo perfino lo Champagne e al  ristorante il consumatore non può fare altro che rimandare indietro la bottiglia , prassi difficile in una enoteca. Inconveniente non da poco in cui ha messo il” naso”,  Amorim Cork ( leader mondiale nella produzione di tappi in  sughero) che forte della tecnologia Ndtech, controllo qualità individuale del tappo, ora in versione dedicata agli spumanti, si è posta l’obiettivo strategico principale dell’anno l’eradicazione totale del famigerato” sapore di tappo”.  E a proposito di Amorim Cork Italia la consociata italiana della casa madre, ha chiuso il 2019 con 64 milioni di euro di fatturato , pari a un +8%  rispetto l’anno precedente che corrisponde a ben 614 milioni di tappi in sughero venduti, raddoppiando l’obiettivo del gruppo che aveva previsto per l’Italia 300 milioni di tappi. Ma torniamo ai nostri tappi e diciamo subito che vino che sa di tappo è quasi sempre imbevibile. La principale causa dell’alterazione del sapore del vino è un composto di cloro, il tricloranisolo (TCA) che risulta dannoso già in piccolissime

Tappo di plastica, di alluminio, di sughero: tra i tanti contendenti a nostro parere vince la ricerca  citiamo lo studio commissionato da Amorim Cork Italia( Amorim Cork è la prima azienda al mondo nella produzione dei tappi da sughero in gradi di coprire il 40% del mercato mondiale di questo comparto), alla Ernst & Young e PWC in cui ogni singolo tappo in sughero ha un’impronta di carbonio negativa (detta carboon footprint) in grado di trattenere tra i 309 e i 562 g di CO2. Ciò significa che, per un effetto di compensazione, l'uso di un tappo in sughero attenua l'impatto ambientale delle filiere in cui è coinvolto: ad esempio, nell'enologia, l'impronta di carbonio delle bottiglie di vetro, che rilasciano in media tra 300 e 500 g di CO2 durante la produzione a seconda del loro peso, può essere addirittura annullata se per la chiusura si sceglie il sughero. Le analisi delle diverse fasi del ciclo di vita hanno coinvolto l'intera filiera, quindi l'attività di gestione forestale, quella di trattamento del sughero, compreso il trasporto dalla foresta, la produzione di tappi in sughero naturale, la finitura e il confezionamento degli stessi. È stata inclusa anche la distribuzione del prodotto e

48 ore, poco più al grande STAPPO: non saranno meno di 90 milioni di bottiglie di spumante che saranno stappate per il brindisi di Capodanno E se l’Italia dello spumante gode ottima salute con un trend di crescita sul mercato mondiale grazie al Prosecco, ottima salute per il tappo di sughero. Si, perché gli Italiani amano il tappo naturale, più tradizionale ed ecosostenibile di quello sintetico. E poi dove lo mettiamo il fascino del gesto celebrativo di colui che stappa la bottiglia