a

I Tag di Vinosano
Rubrica di Emanuela Medi
HomeArticoli taggati"Barbera"

Barbera Tag

Dice il vignaiolo Ermanno Accornero “, Dopo la costituzione occorsa nel 2016, l’allora Ministero delle Politiche Agricole e Forestali aveva attribuito al Consorzio le funzioni di Promozione, Valorizzazione, Tutela e Vigilanza, relativamente alle denominazioni: Grignolino del Monferrato Superiore doc, Rubino di Cantavenna doc, Gabiano doc (le prime tre in erga omnes) e Barbera del Monferrato Superiore docg quale componente del Consiglio di Amministrazione presieduto da Claudio Coppo “.

L’azienda Deltetto nasce nel 1953 e racconta la storia di una famiglia che inizia con nonno “Carlin” e le sue prime bottiglie prodotte a fine ‘800, a base Nebbiolo e Barbera. Ci troviamo nel Roero, il cui nome proviene dal nobile Casato dei Conti Roero feudatari del XIII secolo, una terra che in passato faceva parte del fondale marino del Golfo Padano. Le primissime colline si formarono circa 2-3 milioni di anni fa, quando Langhe e Roero erano ancora unite con il Tanaro a nord, ma l’erosione continua dei corsi d’acqua creò la separazione di due rive con il fiume al centro. Le Rocche e i canyon sabbiosi hanno creato nel tempo un mosaico di terreni davvero variegato e questi sentieri naturalistici, affascinanti e tipici del paesaggio roerino, insieme a Langhe e Monferrato, sono stati dichiarati Patrimonio Mondiale UNESCO nel 2014. La stratificazione delle Rocche mostra inoltra testimonianze fossili che forniscono dati interessanti sull’evoluzione del territorio: le due rive al di là del Tanaro infatti hanno origini geologiche differenti che, come vedremo, si rifletteranno anche sul carattere dei vini. Le Langhe risalgono al Miocene e si presentano con terreno molto compatto, ricco di marne e argille. Il suolo, specialmente intorno all’area di produzione del Barolo, si

  Il PrièBlanc Un vitigno che simboleggia due confini: quello con la Francia e quello altimetrico della viticoltura peninsulare. Eh sì, perché il valdostano PrièBlanc, figlio dei ripidissimi pendi alpini, è la prima uva nostrana adatta alla spumantizzazione mediante Metodo Classico. Facile comprendere il perché se si tiene conto che i suoi vigneti, con i loro 1000 e passa metri d’ altitudine, sono tra  i più alti di tutto il belpaese, e garantiscono, dunque, quel dinamismo acido-sapido che deve sempre caratterizzare uno spumante di qualità. Versione d’ eccellenza è il Blanc de Morgex et de la Salle  “CuveèDu Prince” Brut Nature della rinomata “Cave du Montblanc”. Vestito di un manto paglierino tenue attraversato da copioso perlage, in annata 2011 concede aromi di erbe alpine e fiori bianchi su fondo misuratamente fragrante. Colpisce il dinamismo dell’assaggio, tutto giocato in verticale sul filo della freschezza e di una bollicina perfetta. Il Cortese Acidità e sapidità a conferire verticalità, ma anche una spiccata propensione a sviluppare intriganti aromi terziari. Queste sono le prerogative dell’uva più nota dell’Alessandrino, dalla quale si ricavano oramai da decenni spumanti di eccezionale qualità. Il più fascinoso di tutti è sicuramente il “Brut d’ Antan” della storica Azienda “La Scolca”, omaggio della famiglia