Niente dazi sul vino e altri prodotti. La Brexit risparmia l’Italia
Forse non è stato l’accordo sperato, ma il mercato dell’Unione Europea non esce troppo malconcio dal patto siglato tra Ursula Von der Leyen e Boris Johnson. Un accordo che non prevede dazi o quote a partire da quelle dell’agroalimentare italiano che in Inghilterra ha il quarto mercato per un valore complessivo di 3,4 miliardi di euro. Sufficientemente soddisfatti molte esponenti politici e di partire dalla Ministra della Politiche Agricole, Teresa Bellanova che dice. “Ho appreso con soddisfazione del raggiungimento di un’intesa sui futuri rapporti commerciali tra la Ue e il Regno Unito. Confidiamo sia un buon viatico per il nostro export in un momento già molto complesso. L’Italia - commenta la Bellanova - potrà continuare ad esportare prodotti agroalimentari senza dazi e senza quote e questo è un risultato importantissimo. È poi assicurata la prosecuzione della massima tutela alle indicazioni geografiche esistenti al 31 dicembre 2020, come previsto dall’accordo di recesso, e ci ripromettiamo di lavorare con i Paesi like-minded affinché adeguata protezione sia data anche alle future Indicazioni Geografiche registrate dopo il definitivo abbandono del Regno Unito dall’Ue”. Soddisfatte anche le organizzazioni di settore come Cia-agricoltori che sollecita una stretta governance sull’accordo per evitare danni ai prodotti maggiormente esportati in UK