Inflazione in crescita sull’agroalimentare: la risposta dai territori disagiati italiani.
Giampietro Comolli, consulente distretti produttivi turistici Da un recente sondaggio di Ceves è emerso che negli ultimi 180 giorni i “nomi” più utilizzati nella comunicazione e media, ovvero fra i primissimi, ci sono nell’ordine: solidarietà, resilienza, transizione. Da un altro sondaggio di questi giorni fatto da Ceves su un panel storico (secondo modelli statistici internazionali) di 864 residenti in Italia emerge che solo il 3% degli intervistati conosce perfettamente il significato dei tre termini, il 16% non gliene importa in senso generale, il 29% sbaglia totalmente la descrizione. Ricordo che per sostenibilità si intende un insieme di misure e/o difese e/o azioni, singole e collettive, tese al mantenimento di un impegno e di una condizione in senso lato. Per resiliente si intende una capacità diffusa di una comunità di resistere di fronte a cambiamenti, di ogni tipo. Dalla teoria alla pratica vuol dire parlare meno e usare meno questi termini in pubblico e nelle interviste, ma agire e impegnarsi e garantire e lavorare in modo concreto e reale e prima possibile. Oggi lo scenario politico-economico-sociale di un consumatore è molto difficile, complesso, articolato. L’inflazione, checché ne scrivano commentatori autorevoli, come al solito è più evidente nella realtà quotidiana degli acquisti