Il crollo delle primizie
L’epidemia sta facendo una strage anche in campagna: fragole, asparagi, zucchine, agretti, misticanza, piselli, non raccolti sono andati già in malora. Nel solo Veneto le fragole occupano 530 ettari per un giro d’affari di 29 milioni di euro e con una mano d’opera di 7 mila stagionali. In altre zone ( Veneto Lombardia, Emilia Romagna ) si lamenta la perdita di primizie come gli asparagi, le prime zucchine e con alberi in fioritura come peschi, albicocchi e ciliegi se non raccolti ,faranno la stessa fine. E’ il dramma della mano d’opera: gli stranieri sono tornati in patria ( 70 mila stagionali nel solo Veneto) e i contadini italiani cui l’epidemia ha tolto i lavoro imbrigliati dal codivirus. Chi garantirà il cibo quello fresco mentre sulla tavola arriva cibo da altri paesi europei e quando questo scarseggerà?
