«In questo momento servono strumenti per mettere in sicurezza finanziaria migliaia di aziende del vino piegate dalle chiusure horeca, con 500 milioni di euro di crediti incagliati e mancate vendite, franco cantina, per 1,5/1,8 miliardi di euro.
Ernesto Abbona
Contestualmente servirà anche una promozione verso i Paesi terzi più flessibile per intercettare il rimbalzo che ci attendiamo. Il settore deve ripartire da questi 2 capisaldi». E’ quanto ha recentemente espresso Ernesto Abbona presidente Unione Italiana Vini( UIV) anche in risposta a quanto sostenuto da Assoenologi e Alleanza Cooperative Agricole favorevoli alla distillazione volontaria.
Misure a sostegno della liquidità delle imprese che hanno perso di fatturato, contributi a fondo perduto, contributi previdenziali e assistenziali per l’anno corrente, le altre misure richieste da Uiv assieme alla sospensione dei versamenti dell’Iva sui crediti commerciali che non si riescono a svincolare «Se attraverso il Fondo filiere- dice ancora Abbona- si riescono ad adottare misure finanziarie efficaci per traghettare il settore fuori dall’impasse, saremo pronti a ripartire. Altrimenti si rischiano dinamiche distorsive a catena, in particolare sul fronte dei prezzi, in grado di travolgere un sistema sin qui vincente.
Tra mancati ricavi e crediti non evasi il quadro del mercato oggi è però particolarmente fluido e sarebbe un peccato non approfittare di uno scenario