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Rubrica di Emanuela Medi
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Una stagione caratterizzata da una raccolta molto diversificata lungo lo stivale con un Sud (+34% rispetto allo scorso anno) e in particolare la Puglia che si conferma leader dell’olio italiano e un centro-nord in evidente difficoltà con la perdita di circa un terzo per un totale nazionale che sarà di 290.000 tonnellate, al di sotto della media dell’ultimo quadriennio.

Secondo Coldiretti, nell’ultimo anno in Italia, sono stati sprecati 67 kg di alimenti per abitante, il che rappresenta una distruzione di oltre 4 milioni di tonnellate di prodotti ancora consumabili. In occasione della 3ˆ Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari, istituita dalle Nazioni Unite che si celebra il 29 settembre, Banco Alimentare chiede al nuovo Governo affinché il sostenga il Terzo Settore quale punto fermo delle prossime politiche sociali non limitato a contributi soltanto straordinari.

1 italiano su tre ha paura di andare al ristorante, l’ 82% preferisce cibi che conosce, più del 70% compra dal contadino o dall’agricoltore e molti sono disposti  a spendere per acquisti bio. E’  quanto merge dal Rapporto Coldiretti/Censis  sulle abitudini alimentari degli italiani, presentato nel Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti, e da  “The European House - Ambrosetti”, a Roma. Il post Covid- focus della ricerca- ha messo in  luce che molto è cambiato dopo la pandemia: gli italiani vogliono sicurezza e salute ma su tutto emerge il rincaro delle materie prime- energia e trasporti-che pesano sul catello della spesa e sono  almeno 4,8 milioni gli italiani a rischio di povertà alimentare .  A equilibrare le incertezze degli italiani ci pensa il comparto agroalimentare  che sfiora i 52 miliardi di exportdiventando la prima ricchezza italiana con un valore di otre 500 miliardi nel 2021

Ventimila pacchi  per le tante famiglie  italiane in stato di forte necessità, è quanto ha predisposto Coldiretti che  con la campagna Filiera Italia e Campagna Amica  vuole dare un segno tangibile di solidarietà in concomitanza delle feste pasquali.  La povertà nel nostro paese aumenta in particolare in quest’ultimo anno  arrivando a 5,6 milioni (un milione in più rispetto al dato precedente): più di una famiglia su quattro (28,8%) ha dichiarato un peggioramento della propria situazione economica nel 2020 rispetto all’anno precedente. Le regioni  più colpite sono state  quelle del Centro (30,5%) e del Nord (28,8%), seguite dal Mezzogiorno (27,7%). Al Nord,  la percentuale di poveri assoluti passa dal 6,8% al 9,4%, e molti sperimentano per la prima volta questa situazione, dopo aver perso in modo repentino il lavoro. E purtroppo sono i bambini e i giovani indigenti a  essere colpiti dalla povertà  che passa dai 209mila del 2019 ai 346mila del 2020. Il primo carico di pacchi alimentari è partito nella giornata del 29 marzo proprio dal cortile di Palazzo Chigi, dove Prandini e il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo sono stati ricevuti dal Premier. Mario Draghi . Ad ogni famiglia viene consegnato   un pacco da 50 chili di prodotti made in Italy

Vendemmia in corso è anche il momento di raccolta delle olive che si preannuncia con una perdita di produzione di circa il 22%. L’Italia paese leader per consumi al mondo e il secondo per produzione è  leader assoluto per olii a denominazioni certificati, 43 Dop e 4 Igp . Tuttavia si prospetta un notevole calo della produzione anche se la raccolta è appena iniziata  in anticipo rispetto al solito a causa delle alte temperature e dopo che l’emergenza coronavirus ha  ribaltato produzione e mercati. Emerge da un’analisi di Coldiretti, Unaprol e Ismea con la prima spremitura della Penisola in Sicilia nel Frantoio Cutrera a Chiaramonte Gulfi (Ragusa), dove è stato presentato il rapporto “L’olio italiano al tempo del Coronavirus”, ed in vista di Evoo Trends, evento digitale in calendario dal 24 al 26 settembre, in programma a Fiera Roma, nel 2022. Meno quantità e più qualità per l’olio extra vergine di oliva-dicono gli esperti-  per un che vede oltre 400.000 imprese specializzate, 43 Dop e Igp, dato importante che porta il nostro paese ad avere il maggior numero di olio extravergine a denominazione, in Europa.

Con la campagna #balconifioriti Coldiretti rilancia il settore del florovivaismo in crisi: piante e fiori possono essere venduti. A precisarlo è il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, che nei giorni scorsi ha rivolto una lettera al Premier Giuseppe Conte, «Un miliardo di pezzi di fiori e piante distrutti- sottolinea il presidente di Coldiretti- a partire dall'8 marzo per un valore economico di 2,5 miliardi di euro che corrisponde a 200 mila posti di lavoro e 27 mila imprese, ora a rischio". E dal 22 marzo come disposto dal governo è possibile l’attività di produzione ,trasporto e commercializzazione dei prodotti agricoli:  dunque grande distribuzione, come mercati, punti vendita e vivai possono essere aperti per vendere e sostenere un settore in sofferenza in un momento come questo di inizio  primavera importante per le aziende florovivaistiche che realizzano circa il 75% dell'intero fatturato annuale dovuto anche alle spedizioni oltre i confini italiani, come Francia, Germania e Olanda che nel 2019 hanno fruttato oltre 900 milioni di euro. Sarà possibile inoltre la ripresa commerciale dei grandi Mercati dei fiori e delle Piante Ornamentali delle grandi città cui si riforniscono negozi, piccoli punti vendita e cittadini NEWS

Crescita record del comparto alimentare nel solo gennaio 2020 +7,9% rispetto allo stesso mese del 2019,- dati Istat analizzati da Coldiretti-, secondo cui, gli alimentari, insieme ai farmaceutici (+10,8%), sono tra i settori con  aumenti più importanti Tutto questo grazie all’impegno degli oltre 3 3 milioni gli italiani che continuano a lavorare nella filiera alimentare, dalle campagne alle industrie fino ai trasporti, ai negozi e ai supermercati, per garantire continuità alle forniture di cibo e bevande alla popolazione. L’approvvigionamento alimentare, continua la Coldiretti, è assicurato in Italia grazie al lavoro di 740.000 aziende agricole e stalle, 70.000 imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount , nonostante le difficoltà  e le preoccupazioni per la sicurezza. Lavoro che si traduce poi negli acquisti in Gdo : nelle prime due settimane  dal 24 febbraio all’8 marzo ( dati Coop) le vendite hanno registrato così un +12,8% sulla media del periodo. Non è mancata la corsa agli acquisti ( per fortuna oggi ridimensionata) dove  i prodotti più cercati sono stati: carne in scatola (+60%) e farina (+80%) ma anche i legumi, sempre in scatola, (+55%). Seguono pasta (+51%) e riso (+39%) , le conserve di pomodoro (+39%), lo