Due anni prima di tornare all’enoturismo del 2019
Lo stato dell’arte è stato indicato nel Rapporto Nazionale sul Turismo del Vino delle Citta’ del Vino: occorreranno non meno di due anni prima di tornare ai livelli del 2019 quando le cantine italiane ebbero in visita qualcosa come 15 milioni di wine lovers per un fatturato complessivo di 2,65 miliardi di euro. La pandemia ha cancellato tutto questo facendo crollare il turismo, i consumi anche quelli del vino. Da qui il rapporto 2020 che invece di sciorinare numeri irrisori ha cercato di capire come uscirne individuando i unti deboli e quali le prospettive non poi tanto a lungo termine.. A raccolta i Consorzi almeno i più rappresentativi e le amministrazioni locali che in misura presso che totale hanno indicato in due anni la possibile ripresa dell’enoturismo ma altrettanto unanime è stata la richiesta di un intervento straordinario di promozione del turismo del vino cui associare fondi a sostegno delle aziende vitivinicole. Ma il fattore chiave su cui insistere per il rilancio del vino è l’accessibilità in termini di servizi, strade, parcheggi, servizi per i disabili cui far seguito la tutela del paesaggio rurale e la programmazione e gestione della sostenibilità. E per quanto riguarda il futuro? Come è scritto