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Rubrica di Emanuela Medi
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Lo stato dell’arte è stato indicato nel Rapporto Nazionale sul Turismo del Vino delle Citta’ del Vino: occorreranno non meno di due anni prima di tornare ai livelli del 2019 quando le cantine italiane ebbero in visita qualcosa come 15 milioni di wine lovers per un fatturato complessivo di 2,65 miliardi di euro. La pandemia ha cancellato tutto questo facendo crollare il turismo, i consumi anche quelli del vino. Da qui il rapporto 2020 che invece di sciorinare numeri  irrisori  ha cercato di capire come uscirne individuando i unti deboli e quali le prospettive non poi tanto a lungo termine.. A raccolta i Consorzi almeno i più rappresentativi e le amministrazioni locali che in misura presso che  totale hanno indicato in due anni la possibile ripresa dell’enoturismo ma altrettanto unanime è stata la richiesta di un intervento straordinario di promozione del turismo del vino  cui associare   fondi a sostegno delle aziende vitivinicole. Ma  il fattore chiave su cui insistere per il rilancio del vino è l’accessibilità in termini di servizi, strade, parcheggi, servizi per i disabili cui far seguito la tutela del paesaggio rurale e la programmazione e gestione della sostenibilità. E per quanto riguarda il futuro? Come è scritto

Il risveglio silente della pandemia c’è con l’estate ormai entrata nel vivo del turismo e degli spostamenti . Più che una possibilità che fa registrare un rialzo dei nuovi casi (13 nuovi casi ogni 100.000) e della positività (1 paziente su 33 nuovi soggetti testati) e il rischio di alcune regioni di tornare gialle. Attualmente la regione con il rischio maggiore di entrare in zona gialla è la Sardegna (0,32 su una scala da 0 a 1), seguita da Sicilia (0,31) e Veneto (0,24); al contrario la regione con il rischio inferiore di entrare in zona gialla è la Valle d’Aosta (0,04), seguita da Basilicata, PA Trento e Puglia a 0,08. Il rischio medio nazionale di divenire gialli è attualmente pari a 0,18. Sono le previsioni frutto di un nuovo indicatore che misura il rischio delle regioni  in altri termini pesa il numero di contagi con il numero di vaccinati perché un numero di contagi elevato in una regione con tanti vaccinati non dovrà preoccupare troppo. Usando questo indicatore si riesce a mettere in atto azioni preventive prima ancora che le ospedalizzazioni aumentino. È quanto emerso dalla 61ma puntata dell’Instant Report Covid-19 l’iniziativa dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari

Lo stato dell’arte è stato indicato nel Rapporto Nazionale sul Turismo del Vino delle Citta’ del Vino: occorreranno non meno di due anni prima di tornare ai livelli del 2019 quando le cantine italiane ebbero in visita qualcosa come 15 milioni di wine lovers per un fatturato complessivo di 2,65 miliardi di euro. La pandemia ha cancellato tutto questo facendo crollare il turismo, i consumi anche quelli del vino. Da qui il rapporto 2020 che invece di sciorinare numeri  irrisori  ha cercato di capire come uscirne individuando i unti deboli e quali le prospettive non poi tanto a lungo termine.. A raccolta i Consorzi almeno i più rappresentativi e le amministrazioni locali che in misura presso che  totale hanno indicato in due anni la possibile ripresa dell’enoturismo ma altrettanto unanime è stata la richiesta di un intervento straordinario di promozione del turismo del vino  cui associare   fondi a sostegno delle aziende vitivinicole. Ma  il fattore chiave su cui insistere per il rilancio del vino è l’accessibilità in termini di servizi, strade, parcheggi, servizi per i disabili cui far seguito la tutela del paesaggio rurale e la programmazione e gestione della sostenibilità. E per quanto riguarda il futuro? Come è scritto

Tutto bene a partire dalla campagna vaccinale che è entrata nel vivo i cui numeri dimostrano l’adesione e la convinzione degli Italiani di ridurre l’incidenza e la pericolosità del Covid-19. Tutto bene o abbastanza bene a partire da alcuni dati rassicuranti gli eventi avversi.  I dati raccolti e analizzati  dall’AIFA ( Agenzia Italiana del Farmaco)riguardano le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il 26 maggio 2021 per i quattro vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso. Nel periodo considerato sono pervenute 66.258 segnalazioni su un totale di 32.429.611 dosi somministrate (tasso di segnalazione di 204 ogni 100.000 dosi), di cui circa il 90% sono riferite a eventi non gravi, come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. Come riportato nei precedenti Rapporti, gli eventi segnalati insorgono prevalentemente lo stesso giorno della vaccinazione o il giorno successivo (83% dei casi). Le segnalazioni gravi corrispondono al 10,4% del totale, con un tasso di 21 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate, indipendentemente dal tipo di vaccino, dalla dose (prima o seconda)e dal possibile ruolo causale della vaccinazione. La maggior parte delle segnalazioni sono relative al vaccino Comirnaty ( Pfizer ,71,8%), finora

Far ripartire l’economia dopo la pandemia con quale spesa? Veniamo all’Italia: 196,5 miliardi di euro i fondi di Next Generation Eu dati al nostro paese di cui 196,6 miliardi sotto forma di prestiti e 66,9 sotto forma di sussidi. Sei le macro aree: Rivoluzione verde e transizione ecologica( 69,8 miliardi) digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura(46,3 miliardi) Infrastrutture( 31,9 miliardi) Istruzione e ricerca( 28,4 miliardi) Salute(19,7miliardi). Per l’Europa sono 750 i miliardi di cui 672,5 miliardi per la ripresa e la resilienza suddivisi in 360 miliardi in prestiti e 312,5 miliardi in sovvenzioni. Impallidisce l’Europa a fronte del gigante americano che ha stanziato 1.900 miliardi di dollari quale fondo complessivo del piano voluto da Joe Biden, di cui 350 miliardi di dollari destinati ai bilanci per sostenere le perdite causate da Covid, 130 miliardi per scuole, 1.400 per gli indigenti fino ad arrivare a 47 miliardi per le spese funerarie legati ai decessi da Covid-19

C’è una pandemia dolorosa e non più strisciante che colpisce le fasce più deboli della popolazione, in particolare i bambini: 830.000 genitori hanno dovuto rinunciare a curare i figli per ragioni economiche.  E’ quanto emerge da  un’’indagine condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat su un  campione rappresentativo della popolazione nazionale*, tra marzo e dicembre 2020: circa 2,1 milioni di bambini e ragazzi si sono visti rimandare o annullare visite o esami medici. In particolare dai dati emerge che durante i primi 10 mesi dall’esplosione della pandemia, tra i genitori che avevano in programma una visita medica per il proprio figlio, quasi 6 su 10 si sono visti rimandare dalla struttura sanitaria, mentre il 16% ha dovuto addirittura fare i conti con la cancellazione totale dell’appuntamento. Sebbene il rinvio medio sia stato pari a 51 giorni, nel 49% dei casi la visita è stata rimandata sine die. I disservizi più frequenti sono stati registrati per esami e visite di ortopedia, odontoiatria e dermatologia, ma non sono stati esenti da problematiche anche patologie più gravi come ad esempio la cardiologia, dove il rinvio medio è stato pari a 37 giorni.La situazione di emergenza ha quindi spinto molte famiglie a rivolgersi ad

L’interrogativo è quanto mai appropriato in tempo di Covis-19 che tra le più importanti manifestazioni è la perdita di olfatto.“What's a Sommelier to Do When They Lose Their Sense of Smell?”,  se lo sono  chiesto due giornalisti d’oltreoceano Robert Camuto e Julie Harans che hanno posto la domanda, in un servizio della celebre rivista del vino Wine Spectator,  alle maggiori personalità internazionali del mondo della degustazione: tra queste, a rappresentare l’Italia, Francesco Iacono, direttore di ONAV, l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino che cita il Geo-Sensory Tasting, metodo di degustazione promosso dal ricercatore Jacky Rigaux incentrato sulle sensazioni tattili alla bocca, la mineralità e la consistenza. «La bocca esprime diverse sensazioni ed emozioni. – Dice Iacono – Parlare con gli amici affetti dal virus mi ha fatto pensare al modo in cui esaminiamo il vino. Trovo interessante l’approccio di Rigaux per trovare altri modi per degustare il vino». Riportiamo alcune osservazioni di importanti enologi come pubblicato sulla rivista Wine Spectator nell’articolo a cura di Robert  Camuto e  Julie Harans Lo scorso marzo, Philippe Faure-Brac, uno dei sommelier più famosi di Francia, ha chiuso il suo ristorante parigino, Bistrot du Sommelier, mentre la Francia entrava nel suo primo blocco nazionale COVID-19. Due settimane dopo, a

Dall’indagine del 39° Report Altems Covid 19,” ad oggi sono state vaccinate il 24,54% dell’obiettivo di 5,1 milioni da raggiungere al 31 marzo 2021 – dice Amerigo Cicchetti direttore dell’Alta Scuola di Economia e Management dell’Università Cattolica-ALTEMS, -di Roma-– pari a 1.256.500 persone vaccinate intendendo per persona vaccinata quella che ha ricevuto le due inoculazioni del vaccino, iniziata la seconda il 17 gennaio. Tuttavia, ipotizzando questo andamento lineare si stima che non si raggiungerà nei tempi stabiliti (31 marzo) l’obiettivo fissato dall’UE.che è di 5,1 milioni di person Percentuale di dosi distribuite (somministrate/consegnate) al 9 febbraio 2021 L’indicatore mostra la percentuale di dosi di vaccino somministrate rispetto alle dosi consegnate. Dal grafico si evince che la Valle d’Aosta (il valore è superiore al 100%, verosimilmente dovuto all’aver usato più di 5 dosi per fiala), il Piemonte e la P.A. di Bolzano sono le regioni con la percentuale di dosi somministrate più alta, mentre la Liguria, la Calabria e la Basilicata registrano i valori più bassi. In Italia l’92,95% delle dosi vaccinali consegnate sono state somministrate. .Stato dell’arte vaccinazioni al 10 febbraio 2021 in riferimento all’obiettivo del 31 Marzo 2021 dell’UE Dal report #38 si avvia il monitoraggio dello stato dell’arte delle persone vaccinate (a cui sono

L'amicizia ha un ruolo importante nella vita di ciascuno di noi, alla sua base c'è una condivisione di ideali, di valori, di interessi, di fiducia, un sentimento forte di affetto e la sensazione di poter contare sull'altro nei momenti di bisogno. Di certo un concetto molto diverso da quello dell'amicizia sui social network, basata esclusivamente su “mi piace” e sullo scambio di post nei quali si tende a spettacolarizzare la propria vita, mostrando principalmente momenti positivi. Una diversità notevole, che è importante tenere presente. Eppure, malgrado le raccomandazioni a evitare “assembramenti” e a ridurre le uscite e gli incontri, sono in tanti a ignorare i divieti e a ritrovarsi in luoghi chiusi o all'aperto. Cosa ci spinge a sfidare i rischi di contagio per stare vicini?  Spiega Antonio Cerasa, neuroscienziato dell'Istituto per la ricerca e l'innovazione biomedica del  Cnr-Irib “ Le tante persone che si vedono in strada e nelle piazze, incuranti del Coronavirus, non sono semplicemente incoscienti privi di consapevolezza del pericolo che corrono, ma persone che rispondono a uno dei più forti bisogni dell'essere umano moderno: essere parte di qualcosa di più grande”.I social media non sono sufficienti a soddisfare questa esigenza. Non a caso, sebbene la nostra società sia sempre

Il progetto “VO’ per la ricerca” voluto dalla Cantina Colli Euganei sostiene il  lavoro dei ricercatori dell’Università di Padova per la lotta al Covid-19. Le bottiglie sono acquistabili fino a Pasqua in tutti i punti vendita aderenti all’iniziativaUn’iniziativa solidale promossa da Cantina Colli Euganei per sostenere il lavoro dell’equipe medica del Dipartimento di Microbiologia e Microbiologia Clinica dell’Università di Padova nella lotta al Covid-19, e per promuovere il turismo nel territorio di Vo’, uno dei primi Comuni in Italia ad essere dichiarato zona rossa. Il progetto che ha avuto avvio 7 mesi fa e proseguirà fino a Pasqua 2021 ha già raccolto120 mila euro. Per ogni bottiglia venduta di due vini rappresentativi del territorio, il Serprino Spumante Doc Colli Euganei e il Rosso Doc Colli Euganei, un euro viene destinato all’Università di Padova per la ricerca e 10 centesimi al Comune di Vo’. Dal suo inizio il progetto ha potuto contare sulla collaborazione di numerose catene come Despar, Eurospar, Interspar, Alì, Famila, A&O, Mega, Cadoro, Iperlando, Maxi, Spak, SuperW, Eurospesa, Crai, Autogrill e, per il suo valore, si è aggiudicato anche il premio come miglior progetto per il rilancio del territorio e dell’enogastronomia dal Gist (Gruppo italiano stampa turistica), consegnato nell'ottobre scorso in occasione della 57esima edizione della fiera