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Rubrica di Emanuela Medi
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“La vera ripresa sarà a partire dalla seconda metà dell’anno- dice Sandro Bottega  e prevediamo per tutto il sistema Prosecco un aumento della produzione del 10-15% a fine 2021”. Sandro Bottega Non  può che dirsi soddisfatto il Presidente di Bottega Spa  azienda spumantistica trevigiana con export in 130 paesi del mondo-  che così commenta le 500 milioni di bottiglie certificate della Prosecco Doc” Chapeau a Stefano Zanette presidente del Consorzio Prosecco Doc  che con una crescita del 2,8% rispetto ai volumi certificati nel 2019, ha chiuso l’anno con 14 milioni di bottiglie in più raggiungendo il numero impressionante di 500 milioni di bottiglie. L’importante- dice Bottega- non è  solo  la crescita in volumi  quanto il mantenere la qualità “ Per quanto riguarda la Docg  Prosecco questa ha chiuso il  2020 con una produzione di 92 milioni di bottiglie certificate, tutte di altissima qualità. E il 2021, chiedo?  “ Non penso proprio-dice  Sandro Bottega,- che vi sarà una crescita nei primi due mesi del 2021, forse produrremo qualcosa in meno. Il vero salto lo faremo a partire da Marzo-Aprile, quando presumibilmente riaprirà l’Horeca e tutto il sistema legato alla ristorazione , con un  ritorno interessante anche per  il mondo del vino.” Qualità, prezzi, e

Tanto di chapeau per il Prosecco DOCG che ha eguagliato nel 2020 le vendite dell’anno precedente: 92 milioni di bottiglie. Soprattutto se quel 2019  è stato un anno record . “Un risultato che non sembrava immaginabile solo fino a qualche mese fa , ha detto  Innocente Nardi presidente del Consorzio del Conegliano Valdobbiadene  Prosecco Superiore Docg-che dimostra come lavorando sulla qualità del prodotto, sul valore della denominazione e sulla salvaguardia del territorio siano i pilastri della solidità della denominazione Conegliano Valdobbiadene e rappresenti la migliore salvaguardia nei contesti economici e di mercato più impegnativi, come quelli che stiamo attraversando”,  e sottolinea “Chiudiamo questo 2020 con un ottimo risultato, particolarmente significativo pensando all’anno che ci stiamo lasciando alle spalle. Anche se non è stato semplice -  abbiamo raggiunto veramente un risultato storico. Le aziende della denominazione hanno dimostrato capacità di adattamento alla situazione e serietà nell’affrontare, anche con misure severe che siamo stati costretti ad adottare, la realtà di mercato che ci minacciava soprattutto in primavera. Il risultato finale è dovuto a un forte recupero di dicembre che ha registrato un aumento delle certificazioni superiore agli anni precedenti, compensando così i risultati dei mesi più duri del 2020”. E che il Prosecco meglio le bollicine 

"Vittoria, il vino, la vigna, i muretti a secco" - dice una delle più conosciute donne del vino Italiane, Arianna Occhipinti. "Questa è la mia terra, il sole che sorge dai Monti Iblei e si diffonde tra i filari di fossa di Lupo, la mia contrada, tingendo la sera di rosso le terre pettinate da un vento dolce che sa essere anche violento. Amo l’asprezza di questi luoghi sconosciuti a molti, dove si racchiude tutta la mediterraneità della Sicilia”. Arianna solare, determinata, sbrigativa, forte donna del Sud, ci piace la sua sincerità e anche la sicurezza di chi ha faticato per un progetto di vini di alta qualità e c’è riuscita.

“Dolce con dolce “ è la regola anche se uno è libero di degustare quello che vuole Personalmente vorrei consigliare seguendo la regola classica un bel Moscato bianco Docg con i panettoni, i pandoro con o senza canditi alla crema al cioccolato ed altri gusti che con queste classiche preparazioni è una garanzia di piacevolezza e qualità. Il Moscato Docg è un vino Piemontese forse unico al mondo,ottenuto con uve aromatiche da cui prende il nome. Il Moscato non è uno spumante (esiste infatti la versione spumante che viene denominato Asti). Il Moscato bianco ha un colore giallo paglierino, spuma leggera e soffice con un basso titolo alcoolimetrico di 5,5, con richiami di uva, miele, pescagialla, fiori di tiglio e arancio e quindi fragrante e fruttato. Viene prodotto con il Metodo Martinotti (Charmat) in autoclave. Non si presta all’invecchiamento poiché perderebbe le caratteristiche del vitigno, freschezza, aromaticità, immediatezza e dolcezza. E’ l’Aromatico più venduto nel mondo ed oggi per la nuova Frontiera si ha anche la versione secco da abbinare a quello dolce tradizionale. Dr. Ico Turra