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Rubrica di Emanuela Medi
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A chiederselo è Coldiretti che con 6,9 miliardi i litri di vino fermi nelle cantine italiane al 31 gennaio 2021. +150 milioni rispetto allo scorso anno, secondo l’ultimo aggiornamento del ministero delle Politiche Agricole, commenta il dato  e chiede la distillazione d’emergenza anche per i vini Do e Ig, come in Francia. E’ ormai evidente che gran parte del vino in giacenza è il risultato della chiusura dei bar e dei ristoranti, non certo mitigata dalla vendita online e dalla crescita dell’e-commerce ne sarà la vendita degli alcolici dopo le 18. Da qui la proposta della Coldiretti   di togliere dal consumo alimentare almeno 200 milioni di litri di vini e mosti a valori paragonabili a quelli di mercato per garantire la sopravvivenza delle aziende. L’associazione chiede  l’intervento con almeno 150 milioni di euro, per un valore medio di 75 euro/ettolitro attraverso aiuti nazionali. Una misura che consentirebbe, di produrre 25 mila litri alcol e gel disinfettanti 100% italiani, che oggi vengono in  gran parte acquistati sui mercati internazionali.  “La Francia- dice in una nota Coldiretti- ha già messo a disposizione interventi simili di distillazione d’emergenza per oltre 250 milioni di euro. In gioco c’è il futuro del primo settore dell’export agroalimentare che fattura 11 miliardi di euro e genera

Restare a casa in questo momento è fondamentale per tutelare la salute ma non per tutti e per tutte le donne  “Libera puoi” è la campagna promossa dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio a sostegno delle donne vittime di violenza durante la difficile emergenza causata dall’epidemia da Covid19 http://www.pariopportunita.gov.it/news/coronavirus-bonetti-una-nuova-campagna-libera-puoi-per-le-donne-vittime-di-violenza/ che invita ad utilizzare in caso di necessità il numero 1522, attivo 24 ore su 24. Disponibile anche l’app “1522”, operativa su IOS e Android, consente alle donne di chattare con le operatrici e chiedere aiuto e informazioni senza correre il rischio di essere ascoltate dai loro aggressori. Un appello ancora più urgente alla luce dei dati: dall’8 al 15 marzo le chiamate giunte al 1522, il numero gratuito antiviolenza e stalking, sono diminuite del 55,1%, 496 in totale rispetto alle 1104 degli stessi giorni del 2019. Nelle prime due settimane di marzo le segnalazioni di casi sono state 101, mentre lo scorso anno, nello stesso periodo, erano state 193. Una diminuzione del 47,7%. A fianco della campagna ‘L’università di Bergamo che da tempo ha inserito una programmazione didattica per studiare la violenza domestica e il femminicidio E.” proprio nell’Ateneo bergamasco-dice il rettore Remo Morzenti  Pellegrini- nell’anno accademico 2018-19 è stato attivato il primo corso curricolare in Italia sulla

Solo il 16% sostiene di saper intervenire: da una indagine effettuata dalla Associazione Laboratorio Adolescenza, Istituto di Ricerca Iard e Fondazione A. De Gasperi  su un campione di 780 alunni delle scuole superiori di Milano, circa un adolescente su quattro sarebbe interessato ad essere informato, attraverso la scuola, sui comportamenti da adottare in caso di emergenza sanitaria per quanto riguarda le malattie cardiache in particolare  al massaggio cardiaco, l’utilizzo del defibrillatore e la manovra anti soffocamento (manovra di Heimlich). Escludendo chi ha affermato di non averne mai sentito parlare , la maggioranza sostiene di aver ricevuto la formazione per effettuare gli interventi, ma che all’occasione non saprebbe praticarli. In media, solo il 16% ritiene di saper intervenire. Se però togliamo tutti coloro che, pur sentendosi tecnicamente in grado di agire, non lo farebbero perché spaventati dalla situazione di emergenza (situazione frequente anche tra gli adulti), il potenziale tasso di intervento risulta complessivamente molto basso. Per quanto riguarda l’altro punto dell’indagine, è emerso che tra malattie cardiovascolari, diabete e tumori gli adolescenti ritengono sia proprio quest’ultima la più diffusa e con un tasso di mortalità maggiore. In realtà, sono le malattie cardiovascolari a detenere questo non invidiabile primato. Tra gli aspetti considerati