Ristorazione: cosa fanno all’estero?
La ristorazione sa che non si torna indietro e onestamente non si scoraggia riposizionandosi con mille nuove proposte. Certo i dati Fipe non incoraggiano tra crolli di fatturato, chiusure, cassa integrazione e possibili licenziamenti ma guidati anche dai grandi chef la voglia di farcela c’è tutta. Ma cosa succede all’estero? Per tenere sotto controllo la ripartenza del contagio, a sostegno del settore, il ministro del Tesoro inglese ha annunciato un bonus in denaro, del valore massimo di 10 sterline (pari al 50% della spesa, fino a un conto individuale che arrivi a un massimo di 20 sterline, da moltiplicare per ogni componente della famiglia), da spendere al ristorante, previsto tra le misure del piano Eat out to help out. Può usufruire del voucher solo chi si reca in uno dei ristoranti o pub aderenti dal lunedì al mercoledì, fatta eccezione per il consumo di bevande alcoliche, che resta escluso dal bonus (come pure il take away). Lo sconto sarà stornato dal conto al momento del pagamento mentre spetterà al ristoratore rivalersi sullo Stato, chiedendo il rimborso del bonus dopo l’emissione dello scontrino,. Il bonus sarà attivo dal 3 al 31 agosto (e non c’è limite all’utilizzo da parte dei clienti .La misura-