Un vino che emoziona per la storia che custodisce: il Prefillossera di Palmento Costanzo, nuova etichetta della cantina in contrada Santo Spirito, Etna, racconta il vulcano nella sua complessità culturale e nella sua evoluzione come territorio vocato ad un’agricoltura eroica.
“Il progetto di questo nuovo vino- racconta Valeria Agosta, produttrice dei vini Palmento Costanzo- è nato grazie alla presenza all’interno dei nostri vigneti di numerose viti prefillossera. Si tratta di piante che oltrepassano il secolo d’età, franche di piede, che sono state capaci di resistere alla terribile invasione della fillossera che distrusse gran parte del patrimonio vitivinicolo siciliano tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Abbiamo voluto rendere loro omaggio come ambasciatrici della tradizione culturale enologica dell’Etna; guardiane monumentali con i loro tronchi nodosi, sono capaci di raccontarci la versione del vulcano più profonda, da cui è nato il nostro Prefillossera”.
Il vino - Il Prefillossera 2016 nasce da una piccola produzione delle viti prefillossera; oggi è disponibile per gli amanti del vulcano in circa 1.700 mila bottiglie. La varietà è il Nerello Mascalese, il vitigno tipico dell’Etna. Al naso è profondo e ricco, con note di frutta rossa, sfumature di grafite e di polvere vulcanica, dal carattere balsamico. Al palato