Cicci Bacco e il Presepe Napoletano
Il sughero, la grotta, i pastori, il Bambinello se c’è un soggetto immutato nei tempi dove nulla è casuale e tutto ha un suo posto e un suo ruolo, questo è il presepe napoletano
Il sughero, la grotta, i pastori, il Bambinello se c’è un soggetto immutato nei tempi dove nulla è casuale e tutto ha un suo posto e un suo ruolo, questo è il presepe napoletano
Il carattere sacro del vino, si ritrova trasmesso anche nei tanti oggetti che in qualche modo sono venuti in contatto con esso e tra questi oggetti i calici, o, più in generale i paramenti sacri sono quelli che hanno avuto nel corso dei secoli, una benedizione speciale Tra i calici più celebri ci sono quelli nei quali il vino, per dimostrare la sua vera natura di sangue, ha incominciato a coagularsi o quelli che conservando le ostie, quasi a comprovare la presenza del sangue oltre che del corpo di Cristo, arrivano a sanguinare, come nei vari miracoli eucaristici, da quello di Lanciano avvenuto nell’anno 750, al celebre miracolo di Bolsena del 1263, in seguito al quale la festa del Corpus Domini fu estesa a tutta la Chiesa. E fu proprio per conservare quelle preziose reliquie di Bolsena che si costruì il celebre duomo di Orvieto dove ancora oggi si possono venerare. Due, sono tuttavia, gli oggetti che sono stati a contatto con il vino sul quale Cristo in persona ha operato trasformandone la natura, e sui quali il NUOVO TESTAMENTO ci informa in modo preciso. Il calice dell’Ultima cena e le anfore delle Nozze di Cana. Il calice nel quale si