“Passano i giorni, cresce la consapevolezza e la prudenza, ma senza panico e soprattutto – afferma Maurizio Tucci, Presidente di Laboratorio Adolescenza – i giovani stanno dimostrando di “reggere” l’isolamento forzato molto meglio di quanto ci saremmo potuti immaginare. L’impegno da parte delle scuole nel garantire in qualche modo la prosecuzione dell’attività didattica attraverso le piattaforme online, ma anche una maturità complessiva nell’affrontare l’emergenza ci stanno restituendo l’immagine di un’adolescenza più che confortante. La generazione “nata nell’ovatta” che, come quella dei loro genitori, non aveva mai dovuto affrontare emergenze vere, alla prova dei fatti sta dando un’ottima prova di sé.
Questi i nuovi dati:
Il timore - Isolando le risposte arrivate tra il 5° e l’8° giorno dall’inizio dell’indagine, il timore aumenta – rispetto ai primi quattro giorni della rilevazione: gli “abbastanza preoccupati” sommati ai “molto preoccupati” passano dal 63,9% al 70,8%, ed il dato rimane pressoché costante anche nei successivi quattro giorni, se ci riferiamo alle risposte arrivate tra l’8° e il 12° giorno di rilevazione (70,6%).Il timore, comunque, aumenta con l’età del campione (molto preoccupato l’11,9% dei 14-16enni, il 13,3% dei 17-19enni e il 31,5% degli over 19enni) e in base al genere (molto preoccupato il 18,3% delle femmine vs l’8,3%