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Rubrica di Emanuela Medi
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Non ci sono più bottiglie da acquistare. Sold-out ad Aprile 2022 per Maso Martis, prestigiosa e pluripremiata realtà spumantistica trentina ed è stato opzionato gran parte dello stock 2023. Dice Roberta Giuliari Steltzer fondatrice della cantina insieme al marito Antonio ”E’ stara una scelta inconsapevole perché non sapevamo quello che ci aspettava .Avevamo entrambi poco più di 20 anni quando ci fu affidata l’azienda agricola e tutto era molto pioneristico. L’idea di fare dello spumante metodo classico è nata subito, si è realizzata nel 1993 ma già nel 90 avevamo incantinato la prima base spumante." Avete quindi creduto subito nelle bollicine? “ Si vi abbiamo creduto fino in fondo. I primi dieci anni sono stati complessi. Abbiamo voluto provare tutte le vinificazioni . I vigneti sono stati impiantati tra il 1982 e il 1986: Pinot Nero, Chardonnay ,Cabernet , Moscato Rosa, un poco di Meunier” Perché il metodo classico? Sua la domanda e la risposta” Perché è un metodo che mi ha sempre affascinato come l’attesa almeno 10 anni per una riserva. E’ un tempo lungo molto meno degli altri Una attesa sempre carica di emozione” Vogliamo presidiare l’Italia, una frase che mi ha molto colpita ” Sono una donna testarda,

Siamo contenti che a presentare Graziana sia il produttore Simone Maggioni che l’ha scelta quale enologa a condurre Podere La Pace. Un ritratto il suo, attento alla persona e alla professionalità . “La proprietà  nata nel 2007-dice Simone Maggioni- ricercava il migliore nel campo che sposasse la filosofia e la visione di La Pace.La preferenza era per una donna enologo perché l’approccio alle tematiche è più ‘equilibrato, meno protagonistico e più’ determinato. La scelta è ricaduta su Graziana Grassini perché, abituata a lavorare in contesti top, ha visto delle realtà di assoluto valore mondiale. La Pace aveva già’ raggiunto un ottimo livello, con vini “super tuscan” riconosciuti dalla critica internazionale, e un potenziale all’altezza delle competenze e aspettative di Graziana Grassini che porta la sua straordinaria bravura, ordine, disciplina e attenzione  in tutte le fasi del processo di produzione: sia nel vigneto che in cantina.  Sono le caratteristiche che la rendono un’eccellenza in campo enologico e preziosa per lo sviluppo dei vini di La Pace Intervista  Quale è il primo intervento che intende fare in Podere La Pace  « Il primo intervento in assoluto  consiste nell’interpretare il territorio e i vitigni per poi correlarli con le scelte e le politiche imprenditoriali del produttore e le esigenze del mercato. D’altro

A distanza di un anno dall’ultima edizione di Ciak Irpinia, evento che aveva radunato numerosi giornalisti e buyers internazionali nella cornice della Dogana dei Grani di Atripalda (AV), torniamo a parlare di questo territorio prolifico che, prima dello stop improvviso causato dal Covid-19, stava vivendo un boom senza precedenti. A breve presenteremo le nostre recensioni delle nuove annate di Irpinia Aglianico, Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi. La nostra intervista al presidente del Consorzio Vini d’Irpinia Stefano di Marzo. Qual è la situazione attuale? Pensate di ricorrere alla vendemmia verde e/o alla distillazione di emergenza? Il logo del Consorzio Tutela Vini d'Irpinia Il Consorzio interloquisce quotidianamente con referenti istituzionali come il Ministero dell'Agricoltura e la Regione Campania per stimolarli (tra non poche difficoltà) ad assumere misure concrete a difesa del comparto vitivinicolo. Allo stato attuale le risorse messe in campo sono assolutamente insufficienti, ma, viste le esigue disponibilità per la distillazione di emergenza, credo che l'unica misura adatta alle esigenze del nostro territorio sia la vendemmia verde, che, se attivata e sostenuta economicamente, potrà almeno garantire il reddito a cantine e piccoli vignaioli.  Com'è stata l'annata 2019 per i bianchi? Grazie a un’estate eccezionalmente secca, la 2019 ha dato vita, in media, a

[caption id="attachment_7334" align="alignright" width="254"] Walter Massa[/caption] Dopo la presa di posizione del presidente Piero Mastroberardino Presidente del gruppo vini di Federvini favorevole allo spostamento di data di Vinitaly, sono non pochi gli imprenditori  che si stanno interrogando sull’opportunità di mantenere per Giugno l’impegno preso dall’Ente Fiera di Verona.  A Vinosano hanno detto: Walter Massa, la più autorevole voce del Timorasso dei Colli Tortonesi” Penso sia un errore la data di Vinitaly, ancora troppe incertezze. E’ meglio che tutti ci riassettiamo: meglio aspettare  per ripartire con gli interlocutori giusti che non sono i ristoratori e gli alberghi ma i compratori soprattutto stranieri che rischiamo di non avere”. Dello stesso avviso Donatella Cinelli Colombini, presidente delle” Donne del vino” Aspettiamo, aspettiamo che qualcosa maturi, lo dico d’istinto, ma in questo momento è tutto prematuro..certo 12 mesi può essere molto ma avremo più certezze e la sicurezza che il brutto è passato. Noi abbiamo tutto chiuso, reception, amministrazione, locali, si lavora solo in vigna, noi come tanti altri ma il comparto è in grande sofferenza.”  Per l’altoatesino wine maker, Hans Terzer” Io vorrei dimostrare che teniamo al Vinitaly a questa importante fiera, ma prima di tutto penso alla salute di tutti noi. Il problema è che

Una marcia in più: è Massimo Gianolli.  A raccontare una personalità che non ha pregiudizi, schemi precostituiti, aperto alle opportunità e alle novità, lavoratore instancabile, la nostra intervista che oserei definire " intelligente". Uno stile di vita, un marchio, una brand Identity: la Collina dei Ciliegi La Collina dei Ciliegi non è un marchio che nel mondo del vino sarebbe riduttivo ma quello che rappresenta: uno stile di vita per le cose belle e semplici, vini importanti, qualità assoluta , rivalutazione di un territorio-la Valpantena , vitigni autoctoni di cui ne sono l'espressione, l'innovazione, l'ospitalità, la ricerca. I tanti valori che l'Italia rappresenta attraverso la cultura, i territori, le tradizioni. la Collina dei Ciliegi è Erbin la tenuta che da 50 anni è di proprietà della famiglia, un paradiso terrestre in cui accogliere amici e turisti. 53 ettari, di cui 24 a vigneto che diventeranno 32 nel 2020, 17 etichette suddivise in Classica, Emporium e Riserve, 350mila bottiglie prodotte con un fatturato di circa 2 milioni di euro e due squadre nel cuore: il Milan e il mio staff Dal Milan alla Cina

Non ha poltrone ne divani perché” Il salotto del vino” è un autobus turistico con un protagonista: il vino raccontato e descritto con convivialità, gusto,  passione, professionalità, piacere del buon bere . Così 28 appassionati alla volta  hanno ricevuto una lezione su vitigni e aziende proposte  da Paolo Trimani ideatore e coordinatore di questa iniziativa particolare e divertente nell’ambito  dell’ottava edizione di Taste of Rome,  che si è svolta con grande partecipazione di pubblico nei giardini dell’Auditorium dal 19 al 22 settembre. Taste of Rome - gli chef stellati raccontano i loro piatti. Video a cura di Roberto Barile. “ Taste of Rome sin dalla prima edizione del 2012,- dice Polo Trimani- è stato un evento unico perché  nella capitale non esisteva nulla del genere. L’idea di  rendere  protagonista l’enogastronomia  attraverso   gli abbinamenti con  piatti proposti da grandi chef e vini spettacolari soprattutto del  Lazio hanno convinto  a partecipare gli chef della capitale prima   e  il pubblico successivamente. Alta qualità, attenzione per i dettagli, logistica, servizi impeccabili sono una garanzia per chi vuole trascorrere una piacevole serata  giocando , se vogliamo usare un termine ironico, con le  preparazioni di Cristina Bowerman, Ciro Scamardella stella Michelin , Heinz Beck  e tanti altri -