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Rubrica di Emanuela Medi
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Non c’è solo il sale, anche lo zucchero. Troppa delocalizzazione industriale per abbassare costi fissi, aumentare utili. Svendere l’agroalimentare per materie prime ad uso industriale per automotive e meccanica e chimica è stato un errore. Oggi Italia e Europa sono carenti di tanti prodotti basilari. Lo zucchero è fonte energetica fondamentale per chi ha fame insieme al pane e al latte,farine, zucchero. L’Europa è, oggi, il primo importatore al mondo di zucchero. L’Italia importa quasi il 90% del fabbisogno. Il fattore “quote di produzione”  ha reso l’Europa in 40 anni dipendente da produzioni estere. Lo zucchero è producibile da 3 fonti diverse: canna da zucchero di origine asiatica e poi diffusa nel Mediterraneo e America del sud; sorgo zuccherino di origine subtropicale polifunzionale e molto interessante con cambi climatici; la barbabietola di origine continentale europea, più ricca di saccarosio, diffusasi in Francia e in Italia grazie al decreto del 1811 di Napoleone con 50.000 ettari in soli 2 anni. A cavallo degli anni ’70-’80 lo zucchero italiano entra in crisi. Questa nuova impostazione vedeva la nascita di nuovi accordi internazionali e contratti trasversali in cui l’acquisto di zucchero compensava altre forniture o scambi di altri prodotti non alimentari di uso tecnologico e industriale. Piani successivi non portarono a nulla, anzi dalle quote

Il documento annuale “State of the World wine and Wine Sector”, ha fatto parlare e non poco gli addetti ai lavori. Presentato dal direttore generale OIV, Pau Roca, sono emerse non poche note di congiuntura sul produzione, commercio e consumo di vino nel mondo. In sintesi La superficie vitata Globalmente è stimata per il 2021 da OIV in 7,3 milioni di ettari, pari ad una perdita dello 0,3% vs 2020. Guardando ai dati di medio periodo si evince che a partire dall’anno 2017 il vigneto globale si è sostanzialmente stabilizzato, in forza del rallentamento dell’espansione della superficie vitata in Cina e dall’efficacia della regolamentazione dei nuovi impianti nell’Unione Europea (che conta per il 2021 per l’ottava anno consecutivo una superficie vitata di circa 3,3 milioni di ettari). Sei paesi produttori contano per oltre la metà (il 56%) della superficie totale: Spagna (quota del 13%), Francia e Cina (11%), Italia (10%), Turchia (6%), Stati Uniti (5%). La produzione vinicola mondiale La stima del 2021 é di 260 milioni di ettolitri, -1% o meno 3 milioni di ettolitri rispetto al 2020. Si colloca dunque per il terzo anno consecutivo al di sotto della media decennale. Trend rilevanti per il 2021 sono stati la perdita di produzione in UE

Il 32,3% degli infermieri, pari a circa 130mila professionisti, nell’ultimo anno, ha subito violenza durante i turni di lavoro. Ma 125mila casi sono casi sommersi. Nel 75% le vittime sono state donne. È quanto emerge dalla ricerca Cease-it, conclusa ad aprile 2021 svolta da otto università italiane, (capofila l’Università di Genova) dalla FNOPI. “Numeri che – evidenzia la Federazione – non sono registrati in quanto le aggressioni non vengono neppure denunciate perché ormai sono percepite come dinamiche connaturate alla professione. Si configura così, con proporzioni vastissime, il fenomeno del ‘sommerso’. Ogni anno l’Inail registra 11mila casi di violenza denunciati come infortuni sul lavoro: 5mila sono infermieri. Un dato che rende gli infermieri la categoria più soggetta a questo fenomeno. Ma ai numeri ufficiali bisogna anche aggiungere il sommerso di 125mila vittime che non hanno denunciato”.

CANTINE APERTE LA GRANDE FESTA DELL’ENOTURISMO. Sabato28 e domenica 29 maggio Cantine Aperte la festa più prestigiosa dell’enoturismo entra nel vino e lo fa  con i social che una settimana “testeranno” le iniziative in programma e degusteranno i vini presso alcune delle Cantine del Movimento.  Circa una cinquantina di Influencer accreditati visiterà in anteprima le aziende di Trentino, Marche, Toscana, Umbria, Abruzzo, Lazio, Campania e Sardegna per raccontare agli enoturisti cosa aspettarsi il 28 e 29 Maggio. Sarà possibile godere di questi trailer del divertimento visitando i canali social di MTV Italia (Facebook e Instagram). L’edizione numero 30 di Cantine Aperte si presenta  con tutte le carte in regola forte  di una credibilità  conquistata  non solo  all’insegna del divertimento, del gusto e della convivialità ma soprattutto  per far conoscere   tutte le potenzialità

Cresce il turismo enogastronomico: per 3 italiani su 4 cibo e vino sono determinanti nella scelta della meta del viaggio. Torna BTO, evento leader per il settore viaggi e digitale che quest’anno dedica un’intera giornata al Food & Wine Tourism, lunedì 29 novembre. Nella sezione a cura dell’esperta Roberta Milano i rappresentanti di big player come Google, TikTok, Instagram, Mondadori, prodotti e mete d’eccellenza quali Consorzio del Parmigiano Reggiano, Merano Wine Festival, Prosecco Docg, Tempio del Brunello. Ma torniamo alle classifiche curate da Ipsos:  l’Italia è prima detiene nell’arte culinaria a livello mondiale, leadership  riconosciuta dal 49% degli intervistati. Al secondo posto la Francia con il 22%, seguita dal Giappone con il 16%. Eppure, se il settore turismo  cresce il clima di timore e incertezza tiene ancora alla larga buona parte dei viaggiatori internazionali.Tra i protagonisti della sessione dedicata al Food&Wine, a cura di Roberta Milano, grandi player della comunicazione digitale: Google, con Fabio Galetto, Business Leader Travel; Facebook-Instagram, con Danilo Campisi, Head of Travel per l'Italia; TikTok, con Giuliano Cini, Brand Lead Italia. La sostenibilità, diventata un tema trasversale, è al centro di una ricerca Ipsos, che aggrega dati internazionali e nazionali riletti in chiave turistica, in esclusiva per BTO. Gabriele Colasanto di Mondadori Media si concentrerà invece sul

Spariglia le carte Draghi, dal prossimo fine settimana i turisti stranieri di ben 27 Paesi   Ue potranno entrare in Italia a eccezione dell’America e dovrà attendere giugno  come  coloro che provengono da altri paesi extra europei. Le medesime  certificazioni richieste  agli italiani per circolare tra le regioni del National green  card  sono previste per il documento europeo, si spera unico per tutti gli stati membri. Una boccata di ossigeno per il  nostro paese  che ha perso ben 74 milioni di uristi stranieri nel 2020 con  una perdita di fatturato di 24 miliardi.  Coldiretti stima che la riapertura a maggio potrebbe movimentare circa 11 miliardi di euro cifra che non tiene conto dal turismo statunitense  notoriamente il più ricco, da cui si aspettano i proventi maggiori  già fortemente orientato per Spagna e Grecia; il recupero, si spera solo per agosto e settembre, come lamenta Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi. L’Italia apre con lo spostamento del coprifuoco a mezzanotte già a partire da lunedi 17 perché come ha detto il premier” Voglio che gli italiani tornino a divertirsi, a lavorare, a stare insieme, ma bisogna farli in sicurezza cioè calcolando bene il rischio”

Non si riparte senza turismo, ormai ne  sono convinti tutti, se mai ce ne fosse stato bisogno visto che da mesi le associazioni di categoria sciorinano dati e perdite pari a un -60% di fatturato, -53% di prenotazioni,-51% di presenze con 192 milioni di turisti che non ci sono più e il brand Italia  che da solo vale con l’indotto, il 13% del Pil e il 14% degli occupati ( dati Confindustria) con  3  punti persi dal nostro Pil, causa il crollo del turismo. Non ci si può permettere di perdere la stagione estiva visto che ogni euro investito nel turismo genera 0.20 euro nel resto dell’industria,0.10   nei servizi e 0.5 nell’agricoltura,  quindi un effetto cascata in altri comparti dell’economia italiana. E  sarà  il turismo del vino ad aiutare l’Italia  a ripartire, un fenomeno che coinvolge   14 milioni di persone con un fatturato di 2,5 miliardi di euro( dati Enit.2020)). Lo hanno dichiarato i ministri Dario Franceschini(Cultura) Massimo Garavaglia (Turismo) Stefano Patuanelli( Politiche  Agricole) intervenuti al Senato  alla presentazione del volume “ Il turismo del vino  in Italia .Storie normative e buone pratiche”.  Scattano le proposte Covid-free dalle isole, agli alberghi,  cantine, spiagge chi più ne ha ne mette,

Nota interessante quella dei paesi con il monopolio del vino: sicuramente hanno retto meglio l’ondata di piena della pandemia. Ne è esempio la Svezia  dove tutto passa attraverso l’agenzia governativa Systembolaget, le cui importazioni, nel complesso, sono cresciute del +5% nel primo semestre 2020 (dati Oiv). Tutti ii vini di provenienza estera devono avere l’imprimatur governativo e si possono acquistare solo in punti vendita autorizzati. Un mercato, quello del Paese scandinavo, che ha sempre avuto attenzione per  il vino italiano con un import di circa 160 milioni di ero,  segnata da una netta preferenza  per i rossi di alta  fascia.  Peccato che a precederci nella carta dei vini dei più importanti ristoranti di Stoccolma ci sia la  la Germania , la California e la Francia ma   cresce il Veneto con l’Amarone della Valpolicella,, il Recioto Ripasso e  il Valpolicella.  Al Barolo, Barbaresco e ROERO IL SECONDO POSTO con una bella presenza pari al 67%, segue il Piemonte di Barolo e Barbaresco, Barbera e Roero, tra gli altri, presente nel 67% delle carte dei vini, insieme alla Borgogna,, non manca certo la Toscana con il Chianti Classico, il Nobile di Montepulciano e  un ampio ventaglio tra cui  il Brunello di Montalcino, Bolgheri,

Con l’iniziativa per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari e vitivinicoli DOP IGP promossa da EATALY, FEDERDOC, QUALIVITA, orIGIN ITALIA ha preso forma il grande progetto che vuole promuovere l’Italia a partire dalla cultura enogastronomica e vuole farlo attraverso una nuova strada in grado di raggiungere i consumatori globali con informazioni, contenuti e modalità più efficaci che consentano percorsi di conoscenza delle produzioni DOP IGP e dei territorio. Treccani, Fondazione Qualivita, Federdoc Eataly e OrigIn, cinque realtà molto diverse hanno siglato un accordo per la valorizzazione del sistema agroalimentare italiano, impegnato in sfide globali soprattutto in questo momento che hanno bisogno di idee nuove sia sul piano della tutela che della valorizzazione. Cibo e vino non attingono più alla sfera degli appassionati ma costituiscono il motore dello sviluppo economico, sociale e culturale stratificatosi ni secoli segnando l’identità di una intera comunità. Inoltre le eccellenze a Indicazione Geografica tutelate da marchi di qualità europei DOP e IGP non costituiscono solo una risorsa gastronomica ed economica ma una straordinaria occasione per valorizzare una importante eredità culturale “I CAPOLAVORI A DENOMINAZINE DI ORIGINE" E’ questa la prima iniziativa nata dall’accordo tra Eataly, Federdoc, Fondazione Qualivita, oriGIn Italia, e Treccani, che propone ai consumatori un modello