Vale 100 miliardi il falso Made in Italy
Il fenomeno come rilevato uno studio di Assocamere estero è visibilmente cresciuto con oltre 600 prodotti dell‘Italian Sounding ovvero quei prodotti che utilizzano denominazioni, colori e immagini che richiamano il nostro paese. Un consumo aumentato durante l’emergenza pandemica, favorito dalla diminuzione dei prezzi scesi di molto rispetto gli originali che vale ben oltre 100 miliardi e che prolifera in questi giorni in Russia grazie all’embargo dei prodotti italiani. Eppure durante l’emergenza pandemica aveva favorito l’agroalimentare italiano con le esportazioni che nel 2021 avevano raggiunto un valore di 52 miliardi di euro. Ma cosa” ci copiano”. I prodotti lattiero-caseari in primis, seguita dalla pasta , i prodotti a base di carne, vino e spumanti con l’incidenza maggiore nel mondo del beverage. Per Coldiretti il fenomeno interessa due prodotti agroalimentari italiani su tre e se fosse eliminato si potrebbero creare nel nostro paese 300mila posti di lavoro in più. L’indagine evidenzia un notevole abbattimento dei costi rispetto gli originali: vino(-44%), pasta( - 32%), caffè(- 30%), condimenti(-29%). I paesi dove è più diffuso il fenomeno: Brasile con lo spumante, Polonia con i sughi e condimenti vari, la Russia con i prodotti lattierocaseari, Australia con i salumi e gli affettati, e ancora Brasile e