Convention nazionale le donne del vino nelle Marche
“LE MARCHE, LE SCOPRIRAI ALL’INFINITO” da GIOVEDI’ 20 a LUNEDI’ 24 GIUGNO 2024
“LE MARCHE, LE SCOPRIRAI ALL’INFINITO” da GIOVEDI’ 20 a LUNEDI’ 24 GIUGNO 2024
Unico nel suo genere nelle Marche e tra i pochi nel panorama enoico italiano, ha pochi competitor oltralpe dove la figura del Negotian (distributore) è certamente più conosciuta e diffusa ma non quella di Elever. Marchigiano Doc Enzo Mecella ha fatto del Verdicchio di Matelica un must ma soprattutto ha realizzato suoi vini unici e famosi attraverso un percorso inedito e di alto livello qualitativo.
Occorreva un deciso distinguo tra le due principali denominazioni : il Verdicchio dei Castelli di Jesi (in provincia di Ancona) e il Verdicchio di Matelica (in provincia di Macerata), perché come dice Umberto Gagliardi presidente Associazione Viticoltori Verdicchio di Matelica” Il territorio è più importante del vitigno”.
È la storia di un enoturismo di alta qualità che nasce dal nome stesso Filodivino, da filos amico..vino, ma si ricollega anche a un vita precedente.. i filati, sì perché i genitori di Alberto Gandolfi, fondatore della cantina, erano proprietari di una importante azienda di filati tecnici italiane.
Verdicchio Castelli di Jesi, Rosso Conero i vini delle Marche, ma anche l’Abruzzo con il suo Montepulciano fanno la storia di una delle più importanti cantine marchigiane guidata dalla famiglia Bernetti, con Michele succeduto al padre Massimo.
Forte di una popolarità crescente tra gli anconetani e non solo, invidiabile per la sua posizione tra mare e terra, ricco di biodiversità, il Parco del Conero ha ormai tracciato un percorso in salita che per tutela ambientale, sostenibilità delle aziende, eventi culturali rientra a pieno titolo tra i parchi italiani di maggiore interesse.
Ricco calendario per Val Mivola, il soggetto turistico nato dall’unione di nove comuni marchigiani della provincia di Ancona – Arcevia, Barbara, Castelleone Di Suasa, Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia, Serra De’ Conti, Trecastelli –, che presenta la seconda edizione di Borghi di velluto, la manifestazione estiva volta a valorizzare le eccellenze culturali, artistiche, ambientali ed enogastronomiche del territorio.
Lo ha giudicato il miglior bianco la Guida Vini d’Italia e ancora una volta è un Verdicchio (lo scorso anno fu Bucci) ancora una volta le Marche che sempre piu si afferma terra vitivinicola di pregio.
Parla Luigi Gagliardini Direttore Commerciale E se fosse questo il segreto di una delle cooperative più importanti marchigiane: 800 soci, 1200 ettari di vigneto distribuite in più zone con tre cantine: Montecarotto, Camerano e Acquaviva. In pratica una rappresentatività presso che totale dei vini del territorio. Certo ne ha fatta di strada la Moncaro azienda fondata nel 1964 a Montecarotto in provincia di Ancona ma ben ancorata a una delle denominazioni più famose marchigiane: il Verdicchio e quale Verdicchio! Dei Castelli di Jesi che può ben essere riconosciuta dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità e che certo non sfigura nei confronti delle blasonate Colline.” “E’ stata una politica lungimirante portata avanti con successo dalla Moncaro- sottolinea a Vinosano Luigi Gagliardini, Direttore Commerciale dell’azienda- Ha riunito in un’unica entità in poco più di 50 anni tutte le denominazioni del territorio, dal Verdicchio, al Montepulciano, al Rosso Conero, Rosso Piceno, Pecorino di Offida Docg, Passerina Docg, fino a molti Igt come il Trebbiano, ma anche vitigni internazionali come Merlot e Cabernet” Frutto di acquisizioni chiedo? “Uno dei punti deboli della imprenditoria Italiana- dice Gagliardini- è la mancata aggregazione che non permette a una azienda di strutturarsi e organizzarsi. Quindi l’aggregazione è uno degli strumenti chiave per poter progredire e sviluppare. Noi lo
E brava le Marche che rilancia il suo territorio per nuovi progetti turistici che non hanno nulla da invidiare, anzi, alla più affermata Toscana e Umbria. Si parla da tempo di Marcheshire tanto che il New York Time la indica come la nuova Toscanashire Val Nivola il nuovo soggetto turistico in provincia di Ancona, è compresa tra due fiumi – Misa e Nevola - che si incontrano dando vita a due fertili vallate che dalla montagna vanno al mare su cui insistono nove comuni - Arcevia, Barbara, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia, Serra De’ Conti, Trecastelli – ognuno con le sue specificità ma tutti accomunati dalla presenza di tesori d’arte, tradizioni, sapori antichi, da scoprire per chi ama viaggiare lontano dal turismo di massa, alla ricerca dell’autenticità dei luoghi e delle persone. Arcevia e le sue campagne I borghi e i castelli di Val Mivola Incastonata tra gli appennini c’è Arcevia, l’antica Rocca Contrada, la cui unicità risiede nei nove castelli che la circondano e antichi villaggi fortificati Serra de’ Conti, il cui centro storico ha una particolare conformazione che digrada con linee parallele di vicoli e vicoletti lungo il versante della collina .Barbara, il più piccolo dei comuni di