E’ un Merlot il nuovo vino di Arnaldo Caprai
Non poteva mancare nella linea internazionale di Arnaldo Caprai un Merlot una nuova etichetta che rappresenta l’ulteriore valorizzazione del territorio di Montefalco.
Non poteva mancare nella linea internazionale di Arnaldo Caprai un Merlot una nuova etichetta che rappresenta l’ulteriore valorizzazione del territorio di Montefalco.
E’ una vicenda che si trascina da tempo senza una soluzione definitiva. Purtroppo solo 11 vitigni saranno “distintivi”- termine che indica l’antico legame con il territorio e di conseguenza inseriti e designati in etichetta-con il nome di un luogo geografico o di origine-diventandone un tutt’uno . Così sembra dalla voci che arrivano dal Ministero Politiche Agricole (ministra Teresa Bellanova) nel panorama di oltre 400 vitigni nazionali più o meno interessati e legati alla produzione di un vino Docg, Doc, Igt . Già dal 1967-1980 in poi, furono autorizzati e anche raccomandati alla coltivazione in una o più Regione italiana, certificati spesso in purezza al 100% in diversi vini ,oggi anche molto rinomati In Europa fu contestato all’Italia l’uso del termine “distintivo” – inteso come parte integrante delle Denominazioni di Origine stesse quindi sotto tutela – in quanto sembrava un escamotage, mentre altro non è che quello stretto rapporto con il territorio nel quale per secoli sono stati prodotti questi vini che sono diventati fiori all’occhiello dell’enologia italiana, proprio anche per il metodo produttivo, o per la tipologia e caratteristica, per la purezza dell’utilizzo dell’uva stessa diversa da altra cultivar anche limitrofa e molto simile. Una esclusività e una protezione
KASTELAZ e CASTEL RINBERG i suoi gioielli: ne va fiera questa bella, elegante signora che abbiamo incontrato nella sede storica dell’azienda a Tramin (Bolzano). Leggermente abbronzata dopo una bella vacanza in Grecia con la famiglia. Si concede e ci concede due bellissime ore per parlare dei suoi gioielli e del futuro del’azienda.