a

I Tag di Vinosano
Rubrica di Emanuela Medi
HomeArticoli taggati"napoli"

napoli Tag

Al tempo del monarca illuminato Carlo di Borbone nel Regno di Napoli avvenne la fortuita e straordinaria scoperta delle antiche città vesuviane, a seguito di alcuni scavi per i lavori di un pozzo da parte di alcuni contadini della zona. E cominciarono così a venir fuori dalle cosiddette ‘città morte’ -che erano state sepolte e in parte carbonizzate come i neri tizzoni ritrovati ad Ercolano- i celebri rotoli ‘manuscripti’ che diedero il nome alla villa detta appunto dei Papiri, e, insieme a tanti reperti, i calchi di Pompei che tanta curiosità hanno destato e rinnovato interesse continuano a suscitare in tutto il mondo. 

Vongole, cozze e colatura di alici per un insolito ramen proposto dallo chef Lucio Paciello per Staj il primo noodle bar di Napoli in via Bisignano 27.  Classe 1985 e formazione internazionale per il tradizionale brodo orientale a base di noodle lo chef propone una originale versione con una verace incursione mediterranea. Il ramen  nasce in Cina e poi si afferma  in Giappone dopo la Seconda Guerra Mondiale - complice il rientro delle truppe giapponesi dal fronte cinese e la diffusione dell’economica farina americana sul mercato -Il brodo a base di noodle  diventa prima simbolo dell’identità giapponese, poi uno dei piatti più in voga al mondo, dall’America all’Europa fino a conquistare, in tempi più recenti, anche il palato dei napoletani. Da Staj a fare la differenza, rispetto la ricetta originale del ramen, è proprio l’aggiunta di molluschi freschi locali. Una moda introdotta dalla Tokyo New Wave il movimento di giovani cuochi del Sol Levante, con i quali lo chef Lucio Paciello è entrato in contatto durante la sua formazione in Giappone: il brodo, ossia la base neutra del ramen, viene infatti preparato con pollo sottoposto ad una lenta cottura di 7 ore, insaporito con cozze e vongole veraci e completato da

A Napoli, sempre più spesso file ordinate di turisti percorrono le strade del centro storico, visitano chiese e monumenti, stazionano a lungo, anche sotto il sole più ardente, con paziente flemma anglosassone aspettando il proprio turno. Essi, come tutti i turisti del mondo, scattano innumerevoli foto, comprano pubblicazioni illustrate su Napoli e i suoi “contorni”, ascoltano attenti le spiegazioni che le loro guide, nelle più diverse lingue, danno, cercano luoghi dove dormire, si informano attentamente sui locali dove mangiare.