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Rubrica di Emanuela Medi
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La storia del tempo del nostro Natale comincia prima della nascita di Cristo. Non nel senso che comunemente si intende, caro agli antropologi, che il Natale cristiano sarebbe la trasposizione della festa pagana del “Sol invictus” legata alla rinascita del sole con solstizio d’inverno, ma proprio nel senso preciso del tempo calendariale-astronomico della festa cristiana secondo il calendario voluto da Giulio Cesare.

Compie 40 anni il “Pranzo di Natale” della Comunità di Sant’Egidio, che da oltre 50 anni assiste le persone che vivono in povertà e ai margini. Un quadro allarmante, dicono a S.Egidio con il 68% degli italiani che si dice in difficoltà nel pagare le bollette a causa dell’aumento del prezzo dell’energia collegato alla guerra in Ucraina in attesa che la Commissione Ue che prevede il picco dell’energia a fine anno, inizi poi a diminuire lentamente, cosi come l’inflazione dei prezzi al consumo al momento all’8,7.

Il pensiero del Natale della nostra infanzia è quasi sempre legato ad un sentimento di nostalgia. Le lunghe vacanze a scuola con la preoccupazione per i compiti rimandabili all’anno successivo, l'attesa dei regali, la casa che si riempiva di parenti che venivano da lontano, i grandi pranzi con le posate d’argento scintillanti, le luci dell’albero di tutti i colori che si accendevano e si spegnevano con un ritmo lievemente ipnotizzante, l'attesa della mezzanotte per porre il Bambinello nel presepe a lume di candela, i grandi vassoi di dolci con la glassa colorata che si potevano mangiare solo a Natale, le letterine con i brillantini che scrivevamo a scuola e nascondevano sotto il tovagliolo di papà, e poi la tombola e il Mercante in fiera con i soldi da gestire in piena autonomia, la gioia delle vincite che ci sembravano enormi e che toccavamo di tanto in tanto per rassicurarci che fossero davvero lì e riempivano con il loro peso le nostre tasche.

Un mito da sfatare: dessert e vino secco come lo spumante. Il criterio di abbinamento che permette a un cibo dolce di esaltare il sapore e le qualità di un vino (e viceversa) avviene per concordanza come ci ha trasmesso il grande Veronelli citando i migliori “Matrimoni d’Amore vino  e cibo  Questi si combinano fra loro per creare armonia, senza prevalere l’uno sull’altro, ma per assecondare il gusto con le stesse caratteristiche.” Per Natale allora proponiamo un prodotto immancabile sulle nostre tavole: il Panettone. “…L’inventore del Panettone, sarebbe un tale Toni, aiutante nella cucina di Ludovico il Moro durante il Medioevo. La storia narra che alla vigilia di un Natale, il capocuoco degli Sforza bruciò il dolce preparato per il banchetto ducale; allora Toni, sacrificando il suo lievito madre, lavorò l’impasto con farina, uova, zucchero, uvetta e canditi per un risultato così soffice che Ludovico il Moro intitolò questo omaggio “Pan de Toni” in onore del creatore. Fino ai primi del Novecento veniva infornato senza alcuno stampo, la forma attuale del Panettone fu definita negli anni ‘20 da Angelo Motta, ispirato aldolce pasquale “kulic” della tradizione ortodossa, quindi aggiunse del burro e lo avvolse nella carta paglia…” L’abbinamento ideale con il Panettone è lo Spumante Moscato Giallo

Prevedibile e ora confermato il caro prezzi a Natale. A dirlo è uno studio del Codacons, che ha stimato 1,4  miliardi di euro in più rispetto il 2019 , causa la crisi energetica che a valanga coinvolge l’aumento dei carburanti e delle materie prime con forti ripercussioni sulle spese delle famiglie  in particolare  sui consumi legati alle festività. Delle quattro macro-aree ( alimentari-regali-ristorazione e viaggi)  colpisce il probabile aumento della filiera alimentare con un(+10%) riferito a panettoni,(+2,5%) pesci, carni e salumi senza contar(+1,5%) per vini (+10%) per pasta e pane (+22,7%) per ortaggi, frutta fresca o secca oltre aumenti per olio, farina, burro  tanto che sempre Codacons indica una spesa per il cenone e pranzo di almeno 100 milioni di euro in più rispetto il 2019  Ma poi accenderemo luci e lucine natalizie visto  l’aumento delle tariffe di luce e gas rispettivamente del +29,8% e del 14,4% determinando  aumenti del carburante e quindi  dei listini al dettaglio dei prodotti trasportati visto che l’85% della merce viaggia su gomme. L’elenco è lungo e non risparmia altri settori  come i regali che globalmente subiranno un aumento del 5%, i viaggi con particolare riferimento alla  vacanza natalizia che prima del Covid  coinvolgeva tanti italiani circa 19

Quest’anno sfatiamo quel mito secondo cui il pasto si conclude abbinando il dessert a un vino secco, come lo spumante brut. Ecco, questa è un abitudine errata. Il criterio di abbinamento che permette a un cibo dolce di esaltare il sapore e le qualità di un vino (e viceversa) avviene per concordanza. Come ci ha trasmesso il grande Veronelli citando i migliori “Matrimoni d’Amore”vino e cibo si combinano fra loro per creare armonia, senza prevalere l’uno sull’altro, ma per assecondare il gusto con le stesse caratteristiche. Per Natale allora proponiamo un prodotto immancabile sulle nostre tavole: il Panettone. “…L’inventore del Panettone, sarebbe un tale Toni, aiutante nella cucina di Ludovico il Moro durante il Medioevo. La storia narra che alla vigilia di un Natale, il capocuoco degli Sforza bruciò il dolce preparato per il banchetto ducale; allora Toni, sacrificando il suo lievito madre, lavorò l’impasto con farina, uova, zucchero, uvetta e canditi per un risultato così soffice che Ludovico il Moro intitolò questo omaggio “Pan de Toni” in onore del creatore. Fino ai primi del Novecento veniva infornato senza alcuno stampo, la forma attuale del Panettone fu definita negli anni ‘20 da Angelo Motta, ispirato aldolce pasquale “kulic” della tradizione ortodossa, quindi aggiunse del

ONAV lancia #VINODENTRO, il primo corso di conoscenza del vino interamente in modalità on line e lancia la promozione NATALE Da oggi il vino non ha più barriere. Nasce #VINODENTRO, il primo corso di conoscenza enologica esclusivamente in modalità on line. Il format permette di imparare senza vincoli di orari e spostamenti, seguendo il corso comodamente a casa o dove si preferisce e quando lo si desidera.  “#VINODENTRO nasce per contribuire alla crescita culturale del consumatore, ancora mediamente bassa nonostante l’Italia sia il primo paese produttore al mondo. – Afferma il presidente Vito Intini. – La nostra Organizzazione, la prima ad essere costituita in Italia circa 70 anni fa ed ancora oggi statutariamente senza scopo di lucro, crede che, incrementando la conoscenza si possa dare nuovo impulso a tutto il settore. Per rendere più accessibile il corso sono stati rinnovati linguaggio e modalità di insegnamento, rendendoli più contemporanei e adatti anche ai giovani, che sono e saranno i consumatori di domani. #VINODENTRO prevede 21 lezioni per poter acquisire il titolo di Wine Connoisseur. Di queste, 15 sono teoriche e asincrone, quindi disponibili in modalità e-learning quando si desidera, 1 in modalità mista e 5 invece sono in diretta e prevedono l’assaggio di vini,