a

I Tag di Vinosano
Rubrica di Emanuela Medi
HomeArticoli taggati"obesità"

obesità Tag

Giovedì 4 marzo ricorre il World Obesity Day, giornata mondiale dedicata a  una  delle “ condizioni” più diffuse al mondo con 800 milioni di persone che ne sono colpite ( dati World Obesity FederationI) e le cui conseguenze non sono mancate per le persone colpite da Covid-19. In Italia ( dati  Istat) un adulto su  10 e un bambino su tre nell’età compresa fino a 10 anni,, è colpito  da diabete . Ma iniziamo da una ricerca  dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE) ed Istituto Dermatologico San Gallicano (ISG di Roma.)  che hanno valutato la risposta anticorpale in 250 operatori sanitari vaccinati con vaccino Pfizer/Biontech, al momento della prima somministrazione, alla seconda dose e poi ad una settimana dal completamento della vaccinazione. È stato osservato un rialzo degli anticorpi nel 99% dei soggetti dopo la somministrazione della seconda dose, ma in termini quantitativi le donne e i più giovani hanno risposto meglio. Inoltre, dalla comparazione dei risultati i ricercatori, coordinati da Gennaro Ciliberto, Direttore Scientifico IRE e Raul Pellini, Direttore dell’unità clinica di Otorinolaringoiatria IRE, hanno osservato che nel gruppo dei soggetti sovrappeso/obesi la risposta è stata di circa la metà rispetto a quelli normo/sottopeso. “Ma attenzione – mette in guardia l’Ire

Dopo il posticipo per l’emergenza COVID-19, al via la quarta edizione dello Short Film Festival “Filmdipeso” a Latina dal 18 al 19 settembre 2020 Sedici i cortometraggi in concorso provenienti da tutto il mondo per raccontare un’altra pandemia: quella legata ai disturbi del peso e del sovrappeso   In questa edizione i riflettori del cinema d’autore si accendono sul tema del “weightbias”, il peso nell’ottica del pregiudizio perché il problema vero sono gli stereotipi che creano stigma sociali. Nel mondo oltre 2 miliardi di adulti pesano di più del dovuto  e di questi oltre 700 milioni sono francamente obesi, numeri da vera e propria pandemia:  in Italia sono oltre 6 milioni le persone obese e oltre 22 milioni le persone in sovrappeso con costi salati: oltre 760 miliardi di dollar nel mondo entro il 2025. in Italia ;le Regioni peggiori sono quelle del Meridione. L’iniziativa “Filmdipeso” è promossa dal Bariatric Center of Excellence di Sapienza Università di Roma – Polo Pontino insieme al Comune di Latina, in collaborazione con Amici Obesi Onlus, Villa Miralago – Centro di riferimento disturbi alimentari e SAFE – Safe Food Advocacy Europe con il sostegno non condizionato di Johnson&Johnson Medical SpA e Novo Nordisk SpA. Prenotazione e informazioni su www.filmdipeso.it

 Tra gli alimenti troppo spesso incolpati di favorire l’obesità  infantile troviamo il latte intero: a sfatare questo che si è rivelato un pregiudizio, uno studio internazionale svolto su ben 28 studi osservazionali per un totale di 20.000 bambini di 7 paesi compresa l’Italia (Stati Uniti, Inghiterra, Canada Svezia e  Nuova Zelanda). Ma andiamo per gradi: nonostante la scrematura del latte elimini più o meno completamente la quota dei grassi saturi ad azione ipercolesterlemizzante, e riduca il contenuto calorico del latte stesso, gli studi più recenti non hanno infatti osservato alcun beneficio  al consumo preferenziale di latte scremato rispetto al latte intero, in particolare per quanto concerne il rischio cardiovascolare. Gli autori di questo lavoro- hanno  confrontato inoltre gli effetti del consumo di latte intero con quello di latte parzialmente scremato o scremato sul sovrappeso in età pediatruca: i dati raccolti non evidenziano alcun effetto negativo del consumo di latte intero sul peso o sulla composizione corporea infantile, mettendo invece in luce una relazione favorevole tra il contenuto di lipidi nel latte regolarmente consumato e la riduzione del rischio obesità nei bambini. La riduzione del rischio di sovrappeso e obesità associata al consumo di latte intero, rispetto a quello di latte a ridotto

Ancora una volta la sugar tax, che puntualmente rientra come ipotesi della manovra di bilancio, salvo poi essere smentita, riapre il dibattito sul consumo di zuccheri come causa di sovrappeso e obesità soprattutto nella popolazione infantile. Tutti d’accordo nel sostenere che questa misura sarà tanto più efficace quanto non verrà usata come strumento per fare cassa ma per attuare quella educazione alimentare di cui si parla da decenni. Ma l’assunzione di zuccheri è veramente il problema principale dei bambini italiani? Partiamo da un dato: non esistono al momento studi scientifici definitivi (dice EFSA)che consentano di indicare il limite di zucchero oltre il quale non è opportuno andare per non sovraccaricare il nostro organismo. La stessa Organizzazione Mondiale di Sanità (OMS) pur indicando il dato del 10% delle calorie che non deve essere superato giornalmente da un individuo(su 2000 calorie il 10% equivale a circa 50 gr di zuccheri)fa presente che le evidenze su cui la scelta del valore limite del 10% è stata basata sono di qualità modesta o scarsa, e correlano il consumo di zuccheri alle carie dentali (e non al sovrappeso o all’obesità). C’è poi un altro dato interessante: i bambini italiani - è vero - sono in