Italia in prima linea per produrre cibo sano
La ministra Bellanova interviene al vertice informale Agrifish-Onu sui sistemi alimentari chiedendo di evitare le semplificazioni sul cibo perché occorre invece sostenere e valorizzare le diversità che ogni territorio-distretto produttivo mette in campo. Pensiero totalmente condivisibile, come tecnico, perché nel comparto cibo-vino la parola diversità si manifesta in biodiversità, sostenibilità, cultura, ambiente, presenza sul territorio: elementi che fanno la differenza e creano valore aggiunto alle persone, siano esse produttori e/o consumatori. La dimensione storico-culturale del cibo e del vino non è un parametro secondario, o da relegare dietro ad un semplice semaforo a soli due colori e con soli due parametri. L’Italia, ma anche l’Europa, da quasi 60 anni punta sulla differenza e sulla caratteristica individuale del binomio origine-prodotto. Tutto questo va inquadrato, anche, nei diversi accordi bilaterali e in accordi comuni fra paesi diversi: semplificare non vuol dire contrastare lo spreco alimentare o produrre cibo sano. Da qui la proposta di un fondo destinato alla lotta e gestione degli sprechi, partendo proprio da dati raccolti non chiari, in modo che vi sia un recupero di eccedenze e riordino del fabbisogno a vantaggio delle popolazioni e persone più deboli, più esposte emerse con il periodo Covid. E’ una sfida che