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Rubrica di Emanuela Medi
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Dal magazine all’Osservatorio Out-of-The-Box, al portale o stargate, il filo rosso è lo stesso il packaging, quel contenitore che tutto è tranne una scatola vuota e che diventa invece un veicolo di informazioni e emozioni. Ne è assolutamente convinto Furio Camillo, Docente di Statistica Economica all’Università di Bologna e Responsabile scientifico di Glaxi che ha aperto la conferenza di presentazione dell’Osservatorio Out-of-the-Box realizzato per Ghelfi Ondulati, anticipato dalla presentazione del magazine che ha ispirato l’Osservatorio. Paolo Iabichino Daremo un breve consuntivo degli interventi partendo da Paolo Iabichino, affermato Creative Director, per proseguire con le parole di Valentina Adorno, direttrice di ricerca Glaxi, di Furio Camillo e di Beppe Ghelfi.  Out-of-the-Box : un progetto culturale “ Un modo per raccontare – dice Paolo Iabichino -l’industria dell’imballaggio: le tendenze, gli scenari, la creatività. “Il magazine, curato da Panama Design”-ha sottolineato il creativo – “raccoglie tutto quello che c’è di bello in questa industria”. Quando la scatola entra in dispensa o in frigorifero e incomincia  una relazione inaspettata con il consumatore”. Nessuno può immaginare che le persone ripongano nella scatola un’aspettativa che esce dalla logica funzionale del mero contenitore per entrare in una di tipo narrativo che il brand, piccolo o grande, può mettere in circolazione, come un passepartout. “La scatola, al di là del design, del

Gli Italiani hanno riscoperto il tricolore? A fare da richiamo sui prodotti alimentari   il packaging con  i colori verde, bianco, rosso e il claim “100% italiano”: da una ricerca dell’Osservatorio Immagino è infatti emerso come l’etichetta che evidenzi l’origine italiana aumenti le vendite (+0,7% in presenza del Tricolore e +3,5% con il claim “100% italiano)”, a sottolineare  come questo fenomeno interessi un  giro d’affari che ha superato i 7 miliardi di euro. I consumatori non sono rimasti insensibili ,nell’attuale emergenza , alla richiesta  del mondo produttivo di sostenere il made in Italy: l’italianità dei prodotti  nella grande distribuzione, copre infatti il 25,2% delle referenze a scaffale e incide per il 24,4% sul fatturato del largo consumo. Ma non è tutto, perché la presenza della bandiera italiana sulle confezioni rappresenta un segmento che interessa il 14,5% del giro d’affari dei prodotti nostrani e il 15% di share sulle vendite a valore.   Oltre all’importanza del tricolore sul packaging, grande risalto è dato al claim “100% italiano” che, sempre secondo la ricerca dell’Osservatorio Immagino, ha registrato una crescita del +0,4% dell’offerta e del +3,5% nel giro d’affari su base annua. Performance estremamente positive anche per i marchi Doc/Docg che coprono il 2%