Erodoto, il padre della storia, vissuto nel V secolo a. C., nel secondo libro delle sue Storie – che per la loro bellezza furono nominate con i nomi delle nove Muse- affronta un argomento che avrà una lunghissima durata: quale sia stata la più antica lingua del mondo.
Erodoto
Lo storico, con il suo consueto stile semplice e preciso, racconta che il faraone Psammetico (VII secolo a. C.), per scoprire se davvero gli Egiziani, come generalmente si riteneva, fossero il più antico popolo del mondo, o lo fossero invece gli abitanti della Frigia, regione dell’Asia Minore, con la loro lingua che- come aveva pensato Omero fosse la più antica, mise in atto un curioso e per certi aspetti crudele esperimento, che di certo oggi nessuno gli avrebbe perdonato. Ma si sa, a quel tempo tutto era concesso agli onnipotenti sovrani.
Dunque Psammetico prese due bambini nati da poco “da poveri parenti”, e li affidò ad un pastore perché li allevasse nel silenzio più assoluto, in modo che i piccoli non ascoltassero mai alcuna parola. Egli riteneva così che, in quei due bambini, la lingua, non influenzata da alcun suono di alcun paese, si sarebbe mostrata nella sua primigenia natura come, la prima lingua