a

I Tag di Vinosano
Rubrica di Emanuela Medi
HomeArticoli taggati"pesce"

pesce Tag

Andando a Londra per un breve viaggio o per una più lunga vacanza non possiamo fare a meno di dedicare almeno una sera alla cena più diffusa, più a buon mercato e di certo tra le più gustose, quella dove ci serviranno un bollente fish and chips, in un pub o, meglio, in uno dei tanti locali che si intitolano, appunto, Fish and chips. Come a Napoli la pizza, così a Londra c’è per tutte le tasche il fish and chips.

I popoli che vivono vicino al mare, un po’ in tutto il mondo, sono  caratterizzati da un certo tipo di cucina che viene dal mare, vongole, cozze, telline, polpi, granchi, aragoste, “spernocchi o cicale di mare ” e ogni sorta di pesce, dalle alici ai cefali e così via in una lista grande come il mare. E tutta la varietà delle specie marine cucinate nelle più diverse maniere e anche… non cucinate ma servite ormai in tutto il mondo, crude con sofisticate ricette. Naturalmente queste ricette, sia quelle antiche sia quelle moderne, hanno bisogno di tanti altri ingredienti che ora sono a portata di mano. Ma non sempre è stato così, soprattutto non è stato mai così per quei “cittadini del mare” che hanno passato la vita su grandi barche, tartane, navi con mille nomi e per infiniti viaggi. Per questa ragione, accanto alla cucina di mare classica e molto conosciuta,  esiste anche una cucina di mare che doveva servire soprattutto a quegli uomini imbarcati in viaggi lunghi mesi e persino anni, che per molto tempo dovevano solo navigare attraversando con navi a vela i grandi oceani o con navi anche a remi mari sconosciuti, senza poter sbarcare in nessun porto.

Sono non meno di 500 le tonnellate di pesce  sequestrate ogni anno nel nostro paese. Una frode  che fa capo al mercato ittico illegale   siciliano che danneggia non solo le piccole pescherie locali ma anche le grandi imprese ittiche. Dal 2019 è stato avviato il progetto RI_PESCATO che grazie alla collaborazione delle Capitanerie di Porto e al supporto  del gruppo Intesa Sanpaolo e di Banco Alimentare , distribuisce il pesce sequestrato , ovviamente trasformato soprattutto alle famiglie in difficoltà causa principale il Covid  . Iniziativa che si avvale della legge Gadda, che dal 2016 agevola le donazioni di cibo per contrastare lo spreco alimentare. Oltre alla frode e alla illegalità questo commercio non garantisce in alcun modo  il rispetto delle norme igieniche e il tracciamento dei prodotti, con gravi rischi di salute per  il consumatore. Una esperienza che dalla Sicilia potrebbe essere esportata  ad altre regioni costiere italiane  grazie anche all’interessamento del ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Francesco Boccia, che lo proporrà al Consiglio dei Ministri. Ma come funziona il progetto Ri-pescato? E a che risultati ha già condotto? Dopo il sequestro da parte delle Capitanerie di porto siciliane, il pesce – soprattutto tonno rosso e pesce spada pescati senza rispettare

Andando a Londra per un breve viaggio o per una più lunga vacanza non possiamo fare a meno di dedicare almeno una sera alla cena più diffusa, più a buon mercato e di certo tra le più gustose, quella dove ci serviranno un bollente fish and chips, in un pub o, meglio, in uno dei tanti locali che si intitolano, appunto, Fish and chips. Come a Napoli la pizza, così a Londra c’è per tutte le tasche il fish and chips.

Andando a Londra per un breve viaggio o per una più lunga vacanza non possiamo fare a meno di dedicare almeno una sera alla cena più diffusa, più a buon mercato e di certo tra le più gustose, quella dove ci serviranno un bollente fish and chips, in un pub o, meglio, in uno dei tanti locali che si intitolano, appunto, Fish and chips. Come a Napoli la pizza, così a Londra c’è per tutte le tasche il fish and chips.

Vongole, cozze e pesci : gli italiani non rinunciano ai prodotti ittici sia pescati o allevati e proprio durante le feste di natale che si registra il più alto consumo( stime Coldiretti e ImpresaPesca) con una spesa che supera il miliardo , un +5% rispetto lo scorso anno grazie alla stabilità dei prezzi. Ma c’è un MA, il costante aumento della domanda mette alla prova i nostri mari tanto che ad oggi l’80% degli stock ittici monitorati nel Mediterraneo risulta sfruttato in modo non sostenibile, nonostante la pesca garantisca la sussistenza di 180.000 persone in quest’area. E se come dicono le statistiche 3 italiani su 4( dati Federcoop Pesca) offriranno portate a base di pesce  il cui costo- per il primo piatto della vigilia- si aggira sui 105 milioni e per il secondo 480 milioni, come coniugare il nostro stile di vita a tavola con lo stato delle risorse naturali e il sostentamento di milioni di persone nel mondo che da esso dipendono. Una opportunità è offerta da MSC-Marine Stewardschip Council- organizzazione internazionale non profit responsabile del più importante programma globale di certificazione di sostenibilità ittica- che con il suo marchio sui prodotti ittici garantisce che quel prodotto è stato