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Rubrica di Emanuela Medi
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Organizzata da ENIT-Agenzia Nazionale del Turismo la Settimana della Cucina Italiana nel mondo dal 14 al 22 Novembre, sceglie come piatto cult la pizza. Il progetto ideato e coordinato dalla la Farnesina coinvolge Ministeri, Enti, associazioni , per promuovere il nostro paese a livello internazionale. Un ciclo quindi di incontri pubblicati sul sito ufficiale Italia.it .Sarà un viaggio che racconta il nostro paese, i suoi prodotti in particolare la pizza attraverso “ gli impasti” di sette superpizzaioli.

Le pizzaiole scendono in campo  e c’è da scommettere saranno le protagoniste al Campionato mondiale della Pizza 2022, che si svolgerà dal 5 al 7 aprile a Parma forti di una presenza che  in Italia conta circa 8.800  pizzaiole . Che la pizza uno dei piatti più amati nel nostro paese e all’estero  lo indica il numero delle pizze, otto milioni, sfornati ogni giorno nel nostro paese , per un totale di quasi 3 miliardi in un anno e un giro d’affari di 15 miliardi. Un movimento economico che supera in tutto i 30 miliardi, stando a quanto riportato dall’indagine Cna agroalimentare. Ma veniamo al campionato:  dal1992, anno di nascita  a oggi, sono state 229 le concorrenti a partecipare alle competizioni con una qualità sempre crescente tanto da vincere il competitor maschile nella pizza in teglia, la pizza senza glutine e la pizza a due e ad arrivare sul podio della pizza classica.Nel  medagliere, Laura Meyer nella gara Pizza in teglia nel 2013,  Alessandra De Bellis per la pizza senza glutine nel 2012 e Katiuscia Di Marzo che ha gareggiato nella pizza a due con Ignazio Di Marzo nel 2011. Tra le prime concorrenti vincitrici del Campionato, anche Rosa Casulli, oro nel

Sulla pizza è stato probabilmente detto già tutto quello che si poteva dire: un cibo universale, economico, nutriente, saporito e offerto in diverse versioni. Per certi aspetti è una religione, e, come la storia insegna, nelle religioni non mancano mai gli scismatici, gli eretici, quelli che ritengono di essere i depositari del Verbo, in questo caso, della Ricetta, gli innovatori che invocano una Riforma protestando, e magari, oltre a protestare a parole, la fanno pure, la pizza, s’intende, come la “Regola” comanda. Al pari di una religione, spesso composta da tante congregazioni, ordini religiosi, confraternite e così via, in cui ciascuno segue la propria regola e ha il proprio saio con uno specifico colore, la Pizza ha le sue declinazioni, le sue interpretazioni, le sue esegesi.  Non starò qui a discettare sull’origine della pizza, ma, tanto per cominciare, mi soffermerei su un libro collettaneo sull’argomento (Pizza. La storia, le ricette, gli indirizzi, edizioni Slow Food, Bra 2016 ora ripubblicato in una nuova edizione) e in particolare sul contributo Come si dice pizza dell’antropologo Marino Niola. Premettendo che alcuni storici dell’alimentazione ritengono che “l’arte dei pizzaioli è antichissima e deriverebbe addirittura dalla preparazione delle mensae, le schiacciate di grano cotte al forno

Se l’Italia registra il crollo dei consumi, in America c’è il boom di vendite di pizza, alcoolici e cannabis. MA andiamo per ordine iniziando dai dati FIPE ( Federazione Pubblici Esercizi) che stima nei prossimi 30 giorni la chiusura dell’attività di 90mila pubblici esercizi il 27% del totale con 1,2 miliardi di consumi in meno e 306 mila lavoratori costretti a casa e una perdita per il settore di 34 miliardi di euro sugli 86 del 2019. Non fa eccezione la filiera agricola che  registra un collasso di 3,6 miliardi di euro e il settore vino che  secondo Federvini potrebbe perdere una perdita dei consumi pari al 70%. Se l’Italia piange il crollo dei consumi ci ha incuriosito   l’articolo  del IL Fatto Quotidiano del BOOM dei consumi in America  di pizza, alcoolici e cannabis avvenuto durante le elezioni secondo un’indagine del LOS ANGELES TIMES.. Certo non possiamo ne vogliamo  confrontare due realtà tanto diverse  ma sicuramente c’è un dato che accomuna gli italiani e gli americani: lo STRESS, i cui effetti già si sono fatti evidenti  appena dopo il lockdown tanto da fornire anche da parte delle autorità sanitarie del nostro paese, supporto psicologico a quanti ne hanno bisogno Pizza,

Un programma tutto per loro  per dare voce ai protagonisti famosi e agli appassionati  del cibo più amato dagli italiani  e aggiormente” replicato “nel mondo.  Una trasmissione cross mediale ideata e condotta  sulla LA7, da Tinto  voce  di Decanter noto  programma di enogastronomia  di Radiodue. “ Mica, pizza e fichi – questo il titolo reale del programma digitale- dice Tinto a Vinosano , parte oggi , 8 settembre in due puntate replicate su tutti i canali social  e sul sito della LA7.   Il 18  ottobre   saremo in onda in TV la domenica alle 12.30  con le repliche e non mancherà un libro edito Cairo.  Web,  tv, editoria saranno coinvolte in un programma che per la prima volta  da voce ai pizzaioli da sempre ospiti in altre trasmissioni e che invece avranno un loro spazio per raccontare l’arte della pizza, e non solo napoletana, ( patrimonio UNESCO) ma dell’ Italia”. Una trasmissione che si avvale di nomi famosi  come Vincenzo Esposito ,Francesco Martucci, Renato Bosco, Gino Sorbillo ma anche appassionati pizzaioli  che mostreranno  “ dal vivo” i segreti dell’impasto e racconteranno la loro pizza.  “Sarà un giro dell'Italia  per raccontare un piatto- dice ancora Tinto- trasversale che non tiene conto di

Nel 1840 Edgar Allan Poe scrisse uno dei suoi racconti più interessanti e suggestivi, che non apparteneva, come quelli più noti, al genere del soprannaturale o del terrore, ma aveva per oggetto e scenario la realtà quotidiana di Londra. Un uomo seduto all’interno di un caffè nel centro di Londra aveva l’abitudine di osservare attentamente tutti quelli che passavano per strada, cercando di indovinarne dall’aspetto e dal comportamento non solo il mestiere ma anche i tratti del carattere. Era un procedimento che sarebbe stato ripreso poi da Conan Doyle: il suo eroe, Sherlock Holmes, si divertiva spesso a indovinare, o piuttosto a dedurre, la qualifica, la professione e la personalità di qualcuno servendosi esclusivamente di un'attenta e accurata osservazione.  Edgar Allan Poe In realtà Conan Doyle, il quale si era chiaramente ispirato, tra l’altro, per foggiare il suo detective, proprio a un personaggio di Poe, l’August Dupin della Lettera rubata e del Delitto della Rue Morgue, dichiarò che nel delineare la sua creatura aveva preso a modello Joseph Bell, un medico e docente universitario di Edimburgo del quale era stato anche per qualche tempo assistente. Il dottor Bell stupiva i suoi allievi quando riusciva a capire provenienza e professione di un paziente