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Rubrica di Emanuela Medi
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Non vuole accantonare tradizione e vini che hanno già lasciato il segno della qualità ma Francesco Fortunato Maci enologo e agronomo della cantina Due Palme ha voluto uscire dagli schemi e muoversi liberamente per proporre qualcosa di nuovo meglio uno stile, un gusto diverso improntato ovviamente alla qualità e lo ha fatto pensando alla ristorazione il veicolo principe per avvicinare il consumatore e far conoscere i vini della cooperativa in particolare della linea Cuntamè.

Una vendemmia anticipata, di ottima qualità e con una quantità diminuita del 40%.Questa l’analisi del fine raccolto per il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria .“I vigneti di primitivo nella nostra areale sono apparsi vigorosi e in ottima salute. – spiega soddisfatto il presidente Mauro di Maggio - La vendemmia  ha avuto 12 giorni di ritardo a causa di una primavera fredda e di una estate che ha tardato ad arrivare.Tuttavia dal punto di vista fitosanitario le uve si sono subito presentate buone e,  a determinare la giusta maturazione. Tutto ciò ha impedito la formazione di peronospora e altre malattie del vigneto. La resa è bassa di circa il 35 – 40% in meno rispetto all’annata precedente - continua di Maggio - ma il frutto è eccellente qualità con un’alta concentrazione di zuccheri . Ci sono tutti i presupposti per trovare nei calici vini ottimi, corposi e con un bouquet tipico del Primitivo di Manduria Dop.  - conclude di Maggio - Il lavoro in vigneto si è svolto in questi mesi in modo regolare, compatibilmente con le restrizioni e con le nuove norme emanate per la gestione dell’emergenza Covid-19.”

Il primitivo è un vitigno pugliese, espressione coerente del territorio e delle  tradizioni vitivinicole  Pertanto “ la decisione Della Giunta Regionale della Regione Sicilia( DGG 1733) con la quale si autorizza la coltivazione del primitivo sull’intero territorio  crea un pericolosissimo precedente amministrativo”  Inoltre, la sua affermazione commerciale che lo pone come prodotto traino dell’economia vinicola, agroalimentare e enoturistica regionale pugliese, è il risultato di decenni di sforzi e investimenti, sacrifici dei viticoltori. E non possiamo tollerare che tale patrimonio sia sottratto. E’ la dichiarazione congiunta da tutta la filiera di vini di qualità e in particolare  delle Denominazioni e dei Consorzi di tutela di cui ne fanno parte: il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria doc e docg, il Consorzio del Salice Salentino doc, il Consorzio del Primitivo di Gioia del Colle doc, il Consorzio di Brindisi e Squinzano doc, il Consorzio dei vini doc e docg Castel del Monte, l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino delegazione Puglia, il Consorzio Movimento Turismo del Vino Puglia, Assoenologi Puglia Basilicata e Calabria, Cia-  Agricoltori Italiani Puglia e la Confagricoltura Puglia a sostegno delle dichiarazioni rese nelle ultime ore dal Senatore  Dario Stefàno, in merito alla tutela dell’uva più importante del sistema vitivinicolo pugliese. In particolare, in merito

Sono 720 le casse da 6 bottiglie l’una che sono partite da Gioia Del Colle con destinazione: La Casa Bianca di Donald Trump (che è astemio!) L’ordine è giunto qualche giorno fa alle Tenute Chiaromonte, azienda agricola di Acquaviva Delle Fonti. Come sono riusciti a giungere tanto lontano con il loro prodotto di eccellenza? E’ presto detto. E’ accaduto tutto ad una serata di degustazioni tenuta a Los Angeles da parte dell’importatore americano dell’azienda. Tra gli acquirenti presenti figurava un rappresentate della Casa Bianca, che ha poi provveduto all’invio della commessa. I Vini inviati alla corte di Donald Trump sono un Mascherone, Igt Puglia, un vino prodotto da vigneti di età molto giovane (2016) ed un Muro Sant’Angelo ContradadaBarbatto, Primitivo DOC di Gioia Del Colle, cioè un rosso molto forte di ben 17 gradi (pluripremiato). L’azienda agricola Tenute Chiaromonte è alla quarta generazione, è diretta da Nicola Chiaromonte.