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Rubrica di Emanuela Medi
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Tra i tanti aspetti importanti della crescita italiana del Bio si annovera la ristorazione. L’indagine di Nomisma. per l’Osservatorio SANA, promosso nell’ambito del programma Being Organic in EU, realizzato da FederBio e Naturland e cofinanziato dall’UE. evidenzia che quasi 8 ristoranti su 10 e 6 bar su 10 utilizzano ingredienti biologici, soprattutto latte, ortofrutta, farine e uova. Estremamente diffusa anche la presenza di vini bio nella carta dei vini dei locali.

Roma, 7 settembre 2021 - “I dati diffusi da Bankitalia confermano che la ristorazione è stato tra i settori più colpiti dagli effetti della pandemia e dalle misure restrittive: ad aprile 2021, l’80% delle famiglie italiane dichiara di aver ridotto i suoi consumi in bar e ristoranti rispetto al periodo pre pandemia. Ora l’estate ha fatto segnare un primo, deciso, balzo in avanti con i ricavi del settore in crescita di 1,2 miliardi nel solo mese di agosto. Se il quadro sanitario evolverà positivamente, con il progredire della campagna vaccinale non solo a livello nazionale ma anche internazionale, l’obiettivo di riportare la ristorazione ai livelli di fatturato dell’estate 2019 sarà a portata di mano ma solo nel 2023”. E’ quanto riporta l’Ufficio Studi di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi,  sui dati diffusi  da Bankitalia.A determinare un ulteriore ritardo nel ritorno dei fatturati del comparto ai livelli pre covid, la lenta ripresa del turismo internazionale: i 6 miliardi di euro garantiti ogni agosto dai visitatori provenienti dagli Stati Uniti, dall’Asia e dagli altri Paesi europei fino al 2019, infatti, sono stati compensati solo in parte nel corso dell’estate

Sopravvivenza compromessa per ristoranti  e imprenditori  che lamentano ritardi nell’erogazione dei fondi promessi dal governo. “ Quelli di Natale non si sono ancora visti,- dice una nota di Fipe-Confcommercio- ma in moltissimi casi non sono stati corrisposti nemmeno quelli di novembre. In questo modo le imprese, impossibilitate a operare a causa di provvedimenti sempre più restrittivi e la totale assenza di pianificazione di medio periodo, non riescono a sopravvivere.” . Così Roberto Calugi, Direttore Generale di Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi. Anche Coldiretti presenta i drammatici dati della ristorazione italiana che durante le festività ha costretto alla chiusura alle feste e cenoni tradizionali del periodo natalizio. Secondo le recenti stime i ristoranti avrebbero perso 750 milioni di euro di incassi a causa delle mancate, cene, cenoni e pranzi durante le festività natalizie. Un bilancio pesante pesante per l’intero 2020”“I consumi fuori casa degli italiani per colazioni, pranzi e cene fuori casa sono crollati del 48% nel corso del 2020 con una drastica riduzione dell’attività che pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco”, spiega Coldiretti con un effetto a

Fioccano le iniziative solidali, molte alla ricerca di pubblicità ma molte sono interessanti per il valore del prodotto acquisito nel tempo e per la finalità della campagna. E’ il caso del  Consorzio   Prosciutto San Daniele DOP  che sostiene attivamente il settore Horeca attraverso un servizio di food delivery  attivo in 7 città italiane: Roma, Milano, Verona, Firenze, Bari, Lecce e Catania. Tutti i proventi derivanti dalla vendita delle box, realizzate interamente con materiali eco-sostenibili, saranno destinati infatti ai locali che partecipano all’iniziativa.  Nasce  così aperitivosadaniele.it che attraverso un nuovo  servizio di food delivery porta  l’happy hour a base di San Daniele DOP nelle case degli italiani, grazie alla sinergia nata negli ultimi tre anni con i migliori locali d’Italia che hanno preso parte alle passate edizioni del tour gastronomico. Aria  che  si reinventa con la  consegna di box personalizzate con gustose proposte gastronomiche. Le città attualmente selezionate sono: Roma, Milano (dal 4/12), Verona, Firenze, Bari, Lecce e Catania. “Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele si fa promotore di un progetto dedicato al settore Horeca, purtroppo gravemente danneggiato dalla crisi sanitaria in atto. Il nostro obiettivo è quello di promuovere le realtà della ristorazione che da sempre valorizzano un

DAL 9 AL 23 NOVEMBRE, ALCUNI RISTORANTI D’ITALIA  hanno voluto regalare una ricetta e accompagnare così l’attesa per L’USCITA DELLE NUOVA EDIZIONE DELLA GUIDA RISTORANTI D’ITALIA Ben  venga la lettera di solidarietà del Presidente del Consiglio Conte al mondo della ristorazione dove  finalmente riconosce il pesante debito  da questo supportato per le restrizione imposte dalla pandemia con la speranza di una resistenza forte e consapevole anche se non ampiamente supportata dagli aiuti in un’Italia  che progressivamente si tinge di arancione e di rosso, sempre meno sono le regioni in fascia gialla che ancora assicurano ai ristoranti di aprire al pubblico (quantomeno a pranzo, perché alle 18 scatta l’obbligo di chiusura). Il 24 novembre, la guida Ristoranti d’Italia 2021 di Gambero Rosso uscirà nonostante tutto. Quest’anno il lavoro ha richiesto più attenzione ed elasticità, e premierà anche gli sforzi di chi ha saputo resistere inventando servizi alternativi per stare accanto ai propri clienti, food delivery in primis. A testimoniare l’impegno della categoria nel sopravvivere alle avversità, e la passione per il mestiere che speriamo possa presto tornare ad allietare i clienti, alcuni ristoranti d’Italia presenti in guida hanno accettato di partecipare all’iniziativa Anteprima Guida Ristoranti d’Italia 2021 I ristoranti protagonisti dell’iniziativa hanno dedicato al Gambero Rosso – e

Con una petizione al Presidente del Consiglio  Giuseppe Conte e al Governo , FIPE ( Federazione Pubblici Esercizi) chiede l’apertura lunedi 18 maggio  per le 300.000 imprese di pubblico esercizio (bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie, gelaterie, ecc.), con 1,milioni di addetti e 46 miliardi di valore aggiunto  dopo quasi tre mesi di chiusura. Non ha mezzi termini il presidente della Fipe, Lino Enrico Stoppani che giudica il provvedimento illogico, contraddittorio e durissimo e certo non consola la “ concessione” dell’asporto per tutti o almeno per quelli che riusciranno ad arrivare alla fatidica data del 1° giugno. E se i danni stimati saranno 34 miliardi in totale dall’inizio della crisi( 9 miliardi in più nel solo mese di maggio) , Coldiretti stima in 5 miliardi il valore dei mancati acquisti in cibi e bevande per la preparazione dei menu. Conte non ha lasciato molti margini di manovra anche per un settore- rileva Coldiretti delle aziende agricole. Il 57% ha registrato una diminuzione di attività con punte del 100% come per l’agriturismo dove sono chiuse per il coronavirus 24 mila strutture. L'immagine di FIPE che propone l'apertura di Bar e Ristoranti per il 18 Maggio Ma torniamo al comunicato Fipe che chiede  l’apertura anche a nome di una filiera fatta di allevatori, agricoltori, pescatori, casari,

A conferma di un settore pesantemente colpito lo evidenziano i dati: 28 miliardi la perdita di fatturato prevista per il 2020, 50.000 le imprese a rischio chiusura, 300.000 i posti di lavoro “ in forse”. La Fipe ( Federazione Italiana Pubblici Esercizi) non molla a sostegno di un comparto fondamentale per il nostro paese. A corredo della riapertura di bar e ristoranti ( difficile per molte  piccole e medie aziende soprattutto a conduzione familiare) si prospettano nuove strade come il delivery e l’asporto. E sul take away autorizzato in Germania ,Francia, Gran Bretagna, Olanda e Scandinavia la Fipe lancia l’ennesima proposta al governo: consentire ai ristoratori italiani di vendere piatti pronti da asporto ai clienti, nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria e di distanziamento, esattamente come accade nella maggior parte dei Paesi europei.  Perché in Italia dovrebbe, al contrario, rimanere proibito?  “L’Italia ha mostrato agli altri Paesi come reagire in maniera efficace al Covid-19 dal punto di vista sanitario – commenta il presidente della Fipe, Lino Enrico Stoppani – ma sulla fase 2, quella della ripartenza del mondo economico e produttivo, siamo ancora indietro.. È il momento di reagire , consentendo tra l’altro anche ai bar, ai ristoranti e agli

Un week end delle grandi guide quello romano, che in tre giorni celebra il meglio della enologia e dell’alta ristorazione. Una breve carrellata che parte dalla presentazione avvenuta ieri della guida Vitae dell’ AIS- Associazione Italiana Sommelier, presso la  Convention Center La Nuvola firmata Massimiliano Fuksas , che  il 26 presenta in degustazione 600 vini che hanno meritato il massimo riconoscimento le Quattro Viti sui 30 mila di 3 mila produttori  degustati da una task force cui certo non manca professionalità e competenza. Non si sono voluti far mancare l’occasione i sommelier d’Italia che hanno selezionato 22 vini  speciali i famosi Tastevin che meglio hanno rappresentato il proprio territorio di appartenenza. E per la prima volta -  il Piemonte è in prima linea davanti alla Toscana e al Brunello di Montalcino. Barolo batte Barbresco 67 a 26 E passiamo al Gambero Rosso:  il 27 -28 di ottobre celebrazioni per le nuove edizioni delle  guide Top Italian Restaurant, Vini d’Italia e Ristoranti d’Italia con i famosi Tre Bicchieri 2020 presentati tutti  in degustazione allo Sheraton Hotel. La kermesse del Gambero Rosso continua il 28 con i migliori Ristoranti d’Italia, premiati dalla sempre  prima donna Ristoranti d’Italia 2020. E non dimentichiamo una

“ 5 Cappelli”, il massimo riconoscimento  assegnato da l’Espresso a tre new entry: Seta del Mandarin di Milano, Madonnina del Pescatore di Senigallia e Villa Feltrinelli di Gargnano  nella guida “ I ristoranti e vini d’Italia” presentati lunedi 14 ottobre a Firenze. Ben 10 i ristoranti con il massimo punteggio dati a: il Casadonna Reale di Niko Romito, il St. Hubertus dell’Hotel Rosa Alpina di Norbert Niederkofler, Le Calandre di Rubano dei fratelli Alajmo, il Lido84 di Riccardo e Giancarlo Camanini, l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, il Piazza Duomo di Alba di Enrico Crippa, l’Uliassi di Mauro Uliassi.  Alta qualità ma per una fascia molto limitata “ C’è una sostanziale stabilità- ha osservato Enzo Vizzari, curatore delle Guide de l’Espresso -ma poche novità nella fascia media. Le eccellenze   rimangono tali ma emergenti di spessore se ne vedono pochi”.Nella  guida” I ristoranti e Vini d’Italia 2020” , è inserita la selezione dei vini , curata da Andrea Grignaffini, con le “Top 100” dedicate ai migliori vini rossi, bianchi e bollicine, le “Top 30” per vini dolci e rosati e, novità di quest'anno, la “Top 100” dedicata ai vini sotto i 15 euro a bottiglia, con  i migliori vini dal rapporto qualità prezzo con