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Rubrica di Emanuela Medi
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Siamo da poco entrati nella stagione dell’estate dove le giornate si fanno più calde, i preparativi per le vacanze sono agli “sgoccioli” e per qualcuno è già tempo di mettere in moto la macchina e partire per quelle destinazioni che, si spera, saranno capaci di regalare momenti di riposo e di serenità. Almeno questo è quello che si aspettano le persone che hanno deciso di trascorrere l’estate altrove o possono concedersi un periodo di vacanza fuori dalla città e dalla routine quotidiana. E per quelli che restano e resistono alla calicola urbana?

Cambio di colori per il Prosecco: da bianco a rosa. Si, perché per realizzare il Prosecco Doc Rosè viene  utilizzato il vitigno a bacca rossa Pinot Nero che darà una pennellata di rosa alal Glera  vitigno a bacca bianca Il via ufficiale è avvenuto recentemente da parte del Comitato Nazionale Vini del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che ha approvato  la proposta di modifica del disciplinare di produzione della Doc Prosecco per l’introduzione della tipologia Prosecco Rosé, che non riguarda dunque la Docg Conegliano Valdobbiadene. Il passo successivo alla  pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana, sarà la pubblicazione sulla Gazzetta Europea a definitiva conclusione dell’iter. Vediamo ora le caratteristiche del l Prosecco Doc Rosé: va da se che gli spumanti di questa tipologia debbano essere prodotto con uve Glera cui potrà essere aggiunta una percentuale tra il 10% e il 15% di Pinot Nero.  Fermentazione in autoclave con il Metodo Charmat o Martinotti per un minimo dii 60 giorni. Resa per ettaro in 18n tonnellate per la Glera e 13,5 tonnellate per il Pinot Nero . Le vendite potranno partire dal 1 gennaio dopo la vendemmia. E il colore?Rosa più o meno intenso, brillante dalla spuma persistente. Etichetta rigorosa con l’indicazione Millesimato, anno e uvaggio dell’annata.

E’ proprio l’esclusivo processo di metallizzazione  a permettere al colore rosa di diventare parte integrante della superficie esterna del vetro della bottiglia e realizzare  un’icona del gusto, espressione del miglior Made in Italy.   Bottega Rose Gold viene prodotto con una selezione di uve Pinot Nero raccolte in Oltrepò Pavese. Questa zona della Lombardia è largamente apprezzata dai viticoltori. I vigneti si estendono principalmente sulle colline (100-300 metri sul livello del mare), dove il suolo è caratterizzato da sedimentaria marina con argilla fine. Le uve vengono raccolte a mano e vinificate a temperatura controllata. Le bucce rimangono a contatto con il mosto per 24 ore. Mosto e bucce vengono poi separate con una pressatura soffice. La fermentazione avviene a temperatura controllata di 18 ° C. Nel corso dell'anno che segue la vendemmia, il vino ottenuto passa attraverso la presa di spuma. La seconda fermentazione si determina in recipienti di acciaio, secondo il metodo Charmat, a una temperatura controllata di 14 ° C e dura 60-90 giorni. E veniamo alla degustazione:  Colore:Il vino color pesca appare brillante, con un perlage fine e persistente. Il profumo è spiccatamente floreale, con sentori di frutti di bosco, soprattutto ribes e fragoline di bosco. Il sapore è fresco, con una

Siamo da poco entrati nella stagione dell’estate dove le giornate si fanno più calde, i preparativi per le vacanze sono agli “sgoccioli” e per qualcuno è già tempo di mettere in moto la macchina e partire per quelle destinazioni che, si spera, saranno capaci di regalare momenti di riposo e di serenità. Almeno questo è quello che si aspettano le persone che hanno deciso di trascorrere l’estate altrove o possono concedersi un periodo di vacanza fuori dalla città e dalla routine quotidiana. E per quelli che restano e resistono alla calicola urbana?

Il primo Rosè  di MORA&MEMO firmato da Elisabetta Pala: un blend di Cannonau e Monica, prodotto in settemila bottiglie, vuole brindare all’estate che in Sicilia per la verità con 40 gradi, è già arrivata .   Abbiamo conosciuto Elisabetta a Vinitaly  nell’ambito della degustazione organizzata dalle Donne del vino, dal titolo” una degustazione rivoluzionaria” per l’età delle imprenditrici  tutte under 30, per la vivacità e la passione dimostrata ma soprattutto per la capacità di aver offerto vini interessanti e nuovi.

Meltina (sopra Bolzano) 1.200 metri, la cantina più alta d’Europa dove il mondo agricolo è ancora autentico fatto di pazienza, lavoro e passione. Una esperienza unica! L’incontro con Josef Reiterer – proprietario assieme alla moglie Marianna della cantina ARUNDA è di quelli che non si dimenticano: occhi azzurri, grembiule blu intenso, gentilissimo e disponibile (un altoatesino atipico, se la riservatezza è un loro carattere). Avrebbe potuto essere il farmacista, il ciabattino, il postino di questo paese, e invece è il cantiniere più famoso della zona.