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Rubrica di Emanuela Medi
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Uscire da una crisi come l’attuale non è certamente facile ed è già molto se le perdite di fatturato non sono disastrose ma le cantine con alle spalle solidità, qualità dei prodotti, innovazione,  e il lavoro etico di cooperativa, possono ritenersi soddisfatte come la cantina di San Michele Appiano che soprattutto durante questo anno di pandemia di Covid-19  è riuscita a contenere il calo di fatturato e dunque i danni economici derivanti dal crollo delle prenotazioni import ed export, in particolare durante il primo lockdown nel 2020.   Günther Neumair  «Il lavoro di squadra è stato determinante, in azienda e fuori. Durante il primo lockdown e per tutto questo anno di Covid, abbiamo sempre cercato il dialogo con i nostri agenti e distributori, italiani e nel mondo, tramite frequenti telefonate e meeting su piattaforme digitali» spiega l’amministratore delegato della Cantina San Michele Appiano, Günther Neumair che prosegue sottolineando come la Cantina San Michele Appiano  con 330 soci viticoltori su 385 ettari di superficie di coltivazione e una produzione di oltre 2,5 milioni di bottiglie,  non si è mai fermata nel rispetto dello scopo mutualistico  che le è propri” non è il capitale a essere al centro dell’operato,- dice l’ad- bensì l’uomo, insieme al suo

Ci piace sperimentare nuove vie di comunicare il vino: questa volta abbiamo optato per un’insolita versione grafica, con l’intento di esaltare convergenze e divergenze tra i quattro vini della linea “Sanct Valentin” di San Michele Appiano. Ma cosa accomuna i vini “Sanct Valentin”? Sicuramente il perfetto equilibrio tra potenza e finezza aromatica, risultato di un connubio ideale tra il “terroir” altoatesino ed una lavorazione mirata ad esaltare la ricchezza gustativa. E poi, la tanto discussa mineralità, connotato distintivo di tutti i vini migliori di questo territorio, frutto di luce, ventilazione e (probabilmente) dei suoli morenici. Tutto il resto varia, ed è per questo che, a nostro avviso, l’istogramma è la soluzione ideale. Una piccola legenda: Per “fruttato fresco” si intendono sentori che richiamano la frutta fresca ed acida come gli agrumi o la frutta nostrana non troppo matura Per “fruttato maturo” si intendono sensazioni di fruttata nostrana che tende alla confettura o di frutta esotica (mango, papaya, ananas, litchi ecc.) Per “floreale fresco” si intendono ricordi di fiori bianchi o gialli in piena fioritura. Per “floreale maturo” si intendono percezioni di fiori bottinati o di miele di millefiori Per “etereo” si intendono sentori evolutivi che ricordano prodotti “chimici” come, ad esempio, gli