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Rubrica di Emanuela Medi
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248 miliardi di euro di investimenti  nel  Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Approvato e contestato-come prevedibile- il piano comunque ha molte carte  per far ripartire il nostro paese. Tra le voci che maggiormente pesano, Slow Food, di cui riportiamo alcuni passi del loro comunicato stampa.  “Quella che emerge dalla lettura del PNRR non è una strategia per la transizione ecologica ma piuttosto un programma per l’ammodernamento del Paese.  La transizione dovrebbe essere un passaggio da un modello all’altro e non un aggiustamento, pur se profondo, di un modello che si vuole perpetuare. Afferma Francesco Sottile, a nome del Comitato esecutivo di Slow Food Italia. Il PNRR, insomma, sembra essere stato partorito non avendo piena coscienza delle cause che hanno determinato la più drammatica crisi dall’ultimo dopoguerra a oggi e rincorrendo vecchi modelli produttivistici di sviluppo. Si parla di  “digitalizzazione” (che sembra essere diventata la soluzione di tutti i mali dell’Italia), “ecodesign”, “green”: non è possibile, per esempio, che sui rifiuti si parli solo di riciclo e mai di riduzione, come pure non si capisce come in tutto il documento non compaia mai la parola agroecologia, l’unica pratica agricola che può rigenerare la terra e l’ambiente circostante», prosegue Sottile. Il piano rimane,

Sarà l’acqua  il tema della Festa dell’Orto in Condotta 2020, la giornata con cui Slow Food celebra in  tutte le scuole che prendono parte allo storico progetto educativo dell’associazione della Chiocciola, lanciato a metà anni Novanta negli Stati Uniti e approdato in Italia nel 2004. La festa, come ogni anno, si svolge l’11 novembre in occasione di San Martino, il giorno che tradizionalmente segna la messa a riposo dei campi. Per gli oltre 9.000 alunni tra 1 e 13 anni, iscritti alle 472 classi scolastiche coinvolte - tra  asilo nido, scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di dieci regioni d’Italia - sarà l’occasione per approfondire alcuni aspetti che riguardano il bene più prezioso di tutti: l’acqua. Un tema che rimarrà poi al centro delle attività didattiche, in aula e in orto, durante tutto l’anno scolastico. Il titolo scelto per l’edizione 2020 dell’evento è Tutto lascia un’impronta e fa riferimento a come l’acqua sia indispensabile in ogni attività, e di come perciò l’uomo ne faccia continuamente ricorso. Non soltanto come risorsa con cui dissetarsi o lavarsi, naturalmente, ma anche e soprattutto per l’utilizzo che se ne fa in agricoltura .La stragrande maggioranza dell’acqua consumata, infatti, serve a coltivare il cibo

Online “La Guida agli Extravergini 2020”, a cura di Slow Food Italia: un percorso tracciato da oltre 100 collaboratori per orientarsi nel complesso mondo dell’olio e conoscere le eccellenze nel nostro paese. Recensiti oltre 948 oli prodotti da 580 realtà italiane tra frantoi, aziende agricole ed oleifici.  La guida  si sviluppa come un racconto lungo l’intero anno 2019, mostrando come siano aumentate le aziende che certificano in biologico il percorso dell’intera filiera con un aumento  (+120 rispetto l’anno precedente) delle adesioni al Presidio Slow e il progetto Food Olio extravergine italiano,  che promuove i valori ambientali, di paesaggio, di salute ed economico dell’olio al cui interno sono vi sono  i produttori che non adoperano fertilizzanti di sintesi e diserbanti di natura chimica. 28 i premi ( riconoscibili con la chiocciola) assegnati ad aziende distintesi per l’aderenza al territorio e per le caratteristiche organolettiche del prodotto. Per quanto riguarda i dati economici, il trend di produzione si è confermato nel 2019 con cali che vanno dal 50% in Liguria sino al 95% sul Garda e gravi difficoltà al Sud Dati positivi invece per il centro che rimane stabile  rispetto il 2018. Interessante il dato della presenza segnalata di produttori che offrono ristorazione (ben

Dal 1989, anno della firma a Parigi del Manifesto Slow Food, la rete impegnata in 160 paesi, celebra i 30 anni di attività con le migliaia di attivisti, soci e simpatizzanti. Con il programma “Our Food, Our Planet, Our Future” la comunità di Slow Food si impegna a creare 30 nuovi Presidi, 300 nuovi orti in Africa, 15 nuovi Mercati della Terra e circa 600 nuovi passeggeri sull' Arca del Gusto Tante le iniziative segnalate dalla rete da Bouctouche in Canada per il primo mercato della Terra in questo paese, a Narino in Colombia per un importante festival gastronomico.  Ancora la Lettonia, l'Indonesia, la Tunisia. L'Italia partecipa con un evento in Brianza dove si svolgerà una serata con cena per riproporre il menu del Manifesto di Parigi 30 anni fa.

Bambini oggi adulti consapevoli domani: si parte dalla scuola per fare proprio il rispetto verso l’ambiente e acquisire una educazione alimentare e del gusto che non sia solo salute, benessere  ma un diverso stile di vita più equo e come si dice oggi sostenibile. E’ il progetto Slow Food : dall’11 al 18 novembre 21 mila studenti dai 3 ai 14 anni, , di 860 classi appartenenti a circa 250 plessi in tutta Italia in occasione della Festa dell’Orto in Condotta 2019. Una data strettamente legata al naturale susseguirsi delle stagioni, in un ciclo che negli ultimi anni è stato messo a dura prova dalla crisi climatica: dall’era preindustriale a oggi la temperatura media a livello globale ha già superato i +1,5°C e potrebbe raggiungere la soglia considerata ancora gestibile dei +2°C già prima del 2030. Tra le principali cause di questa crisi c’è proprio il settore agricolo dell’era industriale, che genera più di un quinto delle emissioni globali di gas serra, determinando il forte legame tra quello che mettiamo nel piatto e i cambiamenti climatici. Ma su cosa dovranno e si stanno impegnando i 21 mila ragazzi? Su almeno 10 delle azioni individuate dalle Nazioni Unite da conseguire per il 2030: ECCOLE Coltivo l’orto per scoprire le leggi non scritte di piante e animali - faccio merenda con

Dal Vesper Martini di James Bond al Margarita di Jack Kerouac, 70 drink fotografati assieme alle pagine d’autore che li hanno resi celebri  Il 16 ottobre Petunia Ollister torna in libreria per Slow Food Editore con il libro formato Instagram sui cocktail protagonisti della letteratura degli ultimi due secoli. A due anni da Colazioni d’autore, Petunia Ollister – l’instagrammer editoriale che, con un format di successo nato e sviluppato sui social, promuove la lettura – torna in libreria con Cocktail d’autore, per i tipi di Slow Food Editore, con il suo gusto garbato che mescola la passione per i libri ai piaceri del palato, con un’abbondante spruzzata di talento visuale. Come le colazioni del libro precedente, i cocktail sono il pretesto per comunicare un repertorio di scrittori e scrittrici, di personaggi e immaginari che hanno fatto la storia. Qui le prime pagine del libro Il viaggio prevede 70 tappe: a ogni copertina ritratta corrisponde la ricetta di un drink, citato nelle pagine del libro che lo accompagna, ispirato dalle sue atmosfere o dalla biografia del suo autore. Di ogni cocktail sono poi illustrate la ricetta e la preparazione curata da professionisti della mixologia. Dal Martini con «tre parti di Gordon’s, una di vodka e mezza di Kina Lillet» amato dal più cool degli agenti segreti allo Scotch

Oggi nelle librerie e online la trentesima edizione di” Osterie d’Italia” la guida firmata da Slow Food Editore. Facile da consultare e ottima compagna di viaggi alla classica” chiocciola “che segnala le eccellenze e la”  bottiglia “ che premia la selezione dei vini più interessanti e rappresentativi del territorio, Marco Bolasco e Eugenio Signoroni hanno pensato a nuove indicazioni come la segnalazione di osterie vicino alle stazioni ferroviarie e ai caselli autostradali.

Manca poco più di un mese – 41 giorni, per la precisione – alla manifestazione internazionale dedicata al mondo dei formaggi e dei latti.: un quattro giorni a Bra  dove i protagonisti sono i formaggi da apprezzare nel gusto, tatto e olfatto con una marcia in più. Slow Food pensa al futuro legato ai prodotti tipici tradizionali “ riconsegnandoli- come dice lo storico del cibo Massimo Montanari- alla propria storia e al proprio territorio, senza nostalgia del passato”.

Birra, formazione e convivialità: sono queste le parole d’ordine di “C’è fermento”, manifestazione, giunta ormai alla sua decima edizione, che si è svolta nella piccola città di Saluzzo dal 20 al 23 Giugno. La manifestazione ha ospitato oltre 120 birre diverse, 12 cucine di strada selezionate dalla Condotto del Marchesato di Saluzzo Slow Food, con un totale di 20.000 presenze da parte dei visitatori.