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Rubrica di Emanuela Medi
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Il carrello della spesa è sempre più magro ma di qualità: vince la razionalità e la salubrità. Ecco che gli italiani preferiscono comprare più frutta e verdurai fresca, meno carne, pesce e vino: Pesa l’inflazione, come il caro energia. Si fa più attenzione alla Marca. del distributore che si vuole di qualità rispetto a quelle commerciali che riportano prezzi più bassi.

E’ il cibo la voce “ forte” del caro prezzi, con un +7,6% da aprile a maggio 2022.Più prodotti di primo prezzo, meno carne e pesce le preferenze degli italiani contro l’inflazione E’ quanto emerge dalla ricerca “Il carovita nel carrello della spesa”, effettuata da Altroconsumo per il Festival del Giornalismo Alimentare che si è appena concluso a Torino e che ha intervistato i consumatori tra 25 e 70 anni, su come sono cambiate le abitudini alimentari in questo periodo di crisi. Dopo energie e trasporti, il 75% degli italiani è italiani ha cambiato le proprie abitudini alimentari scegliendo prodotti a basso costo, razionalizzando le scelte e soprattutto andando meno al ristorante.. Ma ciò che più stupisce è che anche tra coloro che si dichiarano benestanti, ben (il 39%) ha rivisto le proprie abitudini alimentari. . Si tagliano cibo e bevande non essenziali (come alcol, dolci, snack salati, e così via) non solo ma anche alimenti importanti come carne e pesce mentre favoriti sono i prodotti a lunga conservazine come zucchero, farina, pasta

Conti non proprio disastrosi per il nostro paese: l’indice dei prezzi al consumo a maggio è diminuito del ’0,1% ( dati Istat) per effetto del crollo dei prodotti legati all’energia. Vola invece il carrello della spesa con +2,6%, ( 2,5% era ad Aprile) determinato soprattutto dal settore alimentare l’unico sempre in attività durante il lockdown, In genere però sono cresciuti i prezzi dei generi alimentari (+2,7% a maggio) visto che l’emergenza ha costretto le famiglie in casa, tanti che codacons, l’unione consumatori, che parla di speculazioni con rincari ingiustificati per cui un a famiglia di 4 persone per mangiare in media spende 260 euro in più su base annua . Per quanto riguarda l’inflazione  il tasso europeo misurato dall’eurostat è stato dello 0,1, ad aprile dello 0,3%, per effetto del calo della domanda interna e infatti in Italia i consumi già dal primo trimestre sono diminuiti dell'1% come pure( dati Istat) gli acquisti delle famiglie(7,5%.).