La salute si costruisce a tavola
Sembra un cerchio infernale che si ripropone sempre più spesso quando si parla di alimentazione: tanto più la FAO sempre più spesso lancia-tra i non pochi obiettivi-i la sfida per la lotta allo spreco e l’accessibilità al cibo. Dunque,sembra comunemente accettato e condiviso che il nostro sistema alimentare contribuisca alla crisi climatica. Spreco alimentare Nelle città le emissioni causate dal settore alimentare rappresentano circa il 13% del totale delle missioni di CO2 cui si aggiunge un altro dato: i 900 miliardi di dollari di cibo sprecato nel mondo sono concausa di quella che viene definita emergenza climatica, sanitaria visto che 1,9 miliardi di persone nel globo sono in sovrappeso e oltre 800 milioni soffrono la fame. Apocalisse a parte, forse bisognerebbe partire da alcune semplici considerazioni su quella che è definita sana alimentazione a portata del singolo e base per le tante politiche sanitarie. Ne parliamo con il Prof Giovanni de Gaetano, Presidente dell’IRCCS Neuromed, Pozzilli( Isernia) conosciuto a livello internazionale per il progetto Moli-sani e gli studi del suo gruppo di ricerca sulla Dieta mediterranea. “Si deve tenere conto – dice il Prof de Gaetano -che l’alimentazione è un continuo divenire con tante variabili perché non esiste un olio d’oliva o una verdura.