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Rubrica di Emanuela Medi
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Con la tecnologia non si scherza ..anche in vigna. Lo sa bene il  gruppo CAVIT che ha  messo a punto un WhatsApp  in grado di indicare quando è il momento   di raccogliere l’uva. Questo sistema di messaggistica istantanea è anche in grado di monitorare la maturazione dei grappoli attraverso un sistema di sensori collegati a spettometri portatili di cui sono dotati i vigneti. In questo modo gli agronomi valutano il livello di zuccheri, la base acida fino al grado di maturazione ottimale .Una tecnologia che gioca in favore degli oltre 5.200 viticoltori della cooperativa trentina che rappresentano più del 60% della superficie vitata del Trentino. “Tutte le informazioni raccolte – spiega Andrea Faustini, enologo e responsabile scientifico del team agronomico Cavit – vengono elaborate e messe a disposizione dei viticoltori in modo immediato e semplice, tramite messaggio WhatsApp sul cellulare o via email, avvisando ciascuno in tempo reale sui modi migliori per procedere nel lavoro quotidiano sia in fase di vendemmia che tutto l’anno. Questo perchè- sottolinea l’agronomo- sono molteplici le situazionicome: controllare le condizioni meteoclimatiche, pianificare le tecniche agronomiche, monitorare lo stato di idratazione del suolo o la presenza di patologie fungine e insetti per effettuare in modo mirato i trattamenti

E’ di questi giorni la seconda ondata di lanci  della vespa samurai  utili a contrastare la diffusione della cimice asiatica  marmorata. Il gruppo di lavoro della Fondazione Edmund Mach, in collaborazione con il Centro Agricoltura Alimenti Ambiente ( UniTrento-Ferm) aveva già individuato una ventina di siti a in Trentino in cui  ad Aprile l’allevamento Trissolcus specializzato nel parassitare le uova di cimice del primo nucleo di microvespe da moltiplicare  arrivato dal Crea, ha effettuato i primi lanci. Ora il raddoppio. Nonostante l’emergenza Covid-19 ricercatori e tecnici sono, dunque, in piena attività, e assicurano che la vespina,  è assolutamente innocua per l’uomo e per gli altri organismi. In particolare, saranno rilasciate 100 femmine di vespa samurai T. japonicus, in ambienti semi-naturali caratterizzati da presenza di colture agrarie (frutteti), margini boschivi e a ridotto input chimico che permetteranno alla specie di insediarsi nel territorio a salvaguardia delle produzioni locali. Lo scorso anno questa gentile bestiolina ha distrutto circa il 100% del raccolto di frutta nella regione Friuli Venezia Giulia, causato danni per 270 milioni di euro in Toscana( dati Coldiretti)  e infestato le culture di gran parte del Piemonte, Trentino e molte altre regioni.

Non è più un settore di nicchia, il biologico sta crescendo in tutta Italia: in Trentino nel primo semestre del 2018 si è raggiunta la soglia del 1000 ettari, il 10% dell’intera superficie vitata provinciale. Un traguardo reso possibile dalla intraprendenza di molte aziende supportate dalle attività i consulenza tecnica e sperimentazione fornite dalla Fondazione Mach assieme al Centro di sperimentazione Laimburg.