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Rubrica di Emanuela Medi
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Sicilia. L’Alba Palace**** di Favara, a pochi chilometri dalla Valle dei Templi di Agrigento, propone un’estate culturale alla scoperta del territorio. Archeologico, letterario, artistico, naturalistico, enogastronomico: qual è il tuo percorso? Un antico palazzo ottocentesco costruito attorno a un'abside del '700, recuperato in chiave contemporanea. È l’Alba Palace**** di Favara, a pochi chilometri da Agrigento e dalla Valle dei Templi. Un lavoro di recupero sapiente, un restyling profondo ma nel pieno rispetto della tradizione. Grazie alla sua visione lungimirante, Antonio Alba ha fatto dell’Alba Palace un perfetto connubio tra storia e contemporaneità, dove le tracce del passato si fondono armoniosamente agli elementi moderni. Non a caso, nel 2017 l’Alba Palace riceve il Premio Internazionale di Architettura e design e l’anno successivo l’architetto Mario Cucinella, curatore del padiglione Italia, lo seleziona per la Biennale di Venezia.  Non stupisce quindi la proposta dell’estate 2022: conoscere il territorio circostante attraverso itinerari tematici culturali. Alla scoperta delle tracce che nel tempo archeologia, letteratura, arte, natura e cibo hanno impresso in questa zona di Sicilia così ricca e suggestiva.  Itinerario archeologico, dalla Valle dei Templi a Le StoaiNon si può che partire dall’archeologia peravvicinarsi al territorio agrigentino. Ad appena 15 minuti di auto dall’Alba Palace sorge infatti la Valle dei Templi, il parco archeologico più esteso del mondo.Un territorio vastissimo, 1300 ettari che ospitano i resti ben conservati di 10 templi

Pilastri dell’economia italiana l’agroalimentare e il turismo hanno nella ristorazione uno straordinario veicolo di promozione delle nostre eccellenze. Non poteva mancare una collaborazione  tra  ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane e la Fipe-Confcommercio, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, per valorizzare  la ristorazione italiana e il suo ruolo promozionale all’estero. Non è un caso, infatti, che nella classifica delle cose che i turisti apprezzano di più del nostro paese al primo posto c’è proprio la ristorazione, con un indice di gradimento superiore perfino a quello registrato nei confronti del nostro patrimonio artistico. .L’iniziativa, presentata a Milano in occasione della fiera di settore Host, ha come obiettivo principale quello di raccontare l’abilità con cui gli Chef trasformano prodotti di eccellenza, espressione del territorio e delle tradizioni regionali, nei piatti che diventano una vera e propria esperienza dell’agroalimentare made in Italy sia in Italia che all’estero. Cinque di loro, scelti anche grazie alla collaborazione con Le Soste, l’associazione che riunisce i migliori ristoranti di cucina italiana nel nostro paese e in Europa, sono i testimonial del progetto. Massimiliano Alajmo, Silvia Baracchi, Herbert Hintner, Claudio Sadler e Giuseppe Santoro saranno protagonisti di attività promozionali in Francia, Stati Uniti, Germania,

Spariglia le carte Draghi, dal prossimo fine settimana i turisti stranieri di ben 27 Paesi   Ue potranno entrare in Italia a eccezione dell’America e dovrà attendere giugno  come  coloro che provengono da altri paesi extra europei. Le medesime  certificazioni richieste  agli italiani per circolare tra le regioni del National green  card  sono previste per il documento europeo, si spera unico per tutti gli stati membri. Una boccata di ossigeno per il  nostro paese  che ha perso ben 74 milioni di uristi stranieri nel 2020 con  una perdita di fatturato di 24 miliardi.  Coldiretti stima che la riapertura a maggio potrebbe movimentare circa 11 miliardi di euro cifra che non tiene conto dal turismo statunitense  notoriamente il più ricco, da cui si aspettano i proventi maggiori  già fortemente orientato per Spagna e Grecia; il recupero, si spera solo per agosto e settembre, come lamenta Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi. L’Italia apre con lo spostamento del coprifuoco a mezzanotte già a partire da lunedi 17 perché come ha detto il premier” Voglio che gli italiani tornino a divertirsi, a lavorare, a stare insieme, ma bisogna farli in sicurezza cioè calcolando bene il rischio”

Sembrava un miraggio e invece sarà possibile da metà maggio con il pass verde nazionale, spostarsi in sicurezza da una regione all’altra senza limitazioni sia per gli italiani che per i turisti. Il pass verde europeo entrerà invece in vigore in tutta l’Unione Europea da metà giugno. Buone notizie dunque per il turismo che il nostro paese  intende favorire al massimo” Non ho dubbi- ha detto Draghi a conclusione del G20 con tutti i ministri del turismo Ue- che il turismo in Italia riemergerà più forte di prima, caposaldo del nostro paese per il quale- ha precisato il premier- occorrono regole chiare, semplici per garantire che i turisti possano venire da noi in sicurezza”. Un  aiuto all’industria turistica duramente provata è stato annunciato da Draghi per un settore che più di altri è stato colpito dalla pandemia. Prima dell‘esplosione del Covid-19 il turismo generava il 10% del Pil mondiale , dava lavoro a circa 300 milione di persone e il suo export rappresentava il 30% delle esportazioni globali di servizi . La pandemia ha rappresentato una perdita di lavoro globale pari a 62 milioni di posti di lavoro, arrivi turistici calati del 70% e una prospettiva incerta e non facile. Le linee

Non si riparte senza turismo, ormai ne  sono convinti tutti, se mai ce ne fosse stato bisogno visto che da mesi le associazioni di categoria sciorinano dati e perdite pari a un -60% di fatturato, -53% di prenotazioni,-51% di presenze con 192 milioni di turisti che non ci sono più e il brand Italia  che da solo vale con l’indotto, il 13% del Pil e il 14% degli occupati ( dati Confindustria) con  3  punti persi dal nostro Pil, causa il crollo del turismo. Non ci si può permettere di perdere la stagione estiva visto che ogni euro investito nel turismo genera 0.20 euro nel resto dell’industria,0.10   nei servizi e 0.5 nell’agricoltura,  quindi un effetto cascata in altri comparti dell’economia italiana. E  sarà  il turismo del vino ad aiutare l’Italia  a ripartire, un fenomeno che coinvolge   14 milioni di persone con un fatturato di 2,5 miliardi di euro( dati Enit.2020)). Lo hanno dichiarato i ministri Dario Franceschini(Cultura) Massimo Garavaglia (Turismo) Stefano Patuanelli( Politiche  Agricole) intervenuti al Senato  alla presentazione del volume “ Il turismo del vino  in Italia .Storie normative e buone pratiche”.  Scattano le proposte Covid-free dalle isole, agli alberghi,  cantine, spiagge chi più ne ha ne mette,

L’accordo tra l’Istituto bancario-UniCredit ed Enit( Agenzia Nazionale del Turismo) prevede molteplici azioni di sostegno per tutta la filiera dell’agroalimentare e del turismo( che  da solo occupa il  15% delle forze lavorative nazionali )a partire  da specifici interventi  per le aziende  capaci di offrire una progettualità che coinvolge imprese agricole e strutture ricettive :binomio   traino dell’arte , del paesaggio e  de patrimonio storico-culturale del territorio . Uno sforzo diventato asset  per il rilancio del Made in Italy   sostenuto dai dati dell’Osservatorio Turismo Nomisma- UniCredit   che mette   in evidenza  le località preferite dai viaggiatori italiani per le vacanze  estive  del 2020 che non saranno molto diverse nel 2021, vista la scarsa propensione per i viaggi all’estero e la preferenza per le località italiane, i cui prezzi del caro-affitto sono letteralmente  schizzate in alto  , vedi tutti i litorali sul territorio nazionale. Ma la preferenze vanno per le aree verdi per escursioni di vario  tipo, l’enogastronomia ( il 15% nel 2020 ha fatto un tour  per gustare vini e cibi locali) che come asserisce Giorgio Palmucci, presidente di Enit-“ la tradizione gastronomica italiana è ricercata in tutto il mondo con  valore economico totale nazionale per la food-experience  di

C’è da chiederselo se i  numeri del 2020  saranno confermati anche nel 2021: - 55% di presenze domestiche (dati Assoturismo) e -62% di arrivi dall’estero. Mancati circa 240 milioni di pernottamenti nelle strutture ricettive pari a una perdita di 50 miliardi di euro. Secondo il rapporto Cerved appena pubblicato saranno non meno 40mila i posti di lavoro andati in fumo di cui un 10% di imprese che hanno chiuso. E certo non meno disastrosa è la situazione dei tour operator, agenzie online, aziende di trasporti che hanno già subito una grossa perdita di fatturato  tra il 60-90%  Il nuovo ministero del Turismo avrà molto da fare per limitare i danni della pandemia che avrà una lunga coda prima che tutto il complicato sistema delle vaccinazioni garantisca quella copertura indicata come ottimale per vivere sufficientemente in sicurezza. Per attirare i turisti ai viaggi COVID-FREE la proposta che trova maggior credito è il passaporto sanitario  in attesa del quale  si può optare per il travel pass messo a punto dalla IATA( Interntional Air Transport Association) che consiste in una applicazione per smartphone dove è possibile registrare eventuali test, tamponi, vaccini effettuati e richiesti dai paesi dove andare. Insomma un passaporto sanitario che