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Rubrica di Emanuela Medi
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Sarà la siccità uno dei temi centrali a Vinitaly non a caso scelta dalla Cantina Valpolicella Negrar per presentare le scelte agronomiche per risparmiare e gestire l’acqua e non senza ragione visto che la cooperativa controlla l’intera filiera produttiva degli oltre 700 ettari di vigneto dei 244 soci. Soluzioni che le permettono di produrre oltre 9 milioni di bottiglie, tra linea premium Domìni Veneti.

Bel colpo, meglio brava la Cantina Valpolicella Negrar l’unica cantina in Veneto a ricevere ben tre riconoscimenti ai tre vini della linea premium Domìnì Veneti tra i 436 vini insigniti con le “Tre Stelle Oro” dalla Guida ”I Vini di Veronelli 2023” , curata da Andrea Alpi, Gigi Brozzoni, Marco Magnoli e Alessandra Piubello, cha ha premiato l'Amarone Villa 2015 e l'Amarone Mazzurega 2015 della Collezione Espressioni e l'Amarone Riserva Mater 2015 Collezione d'Autore.

“l’appassimento delle uve è, non a caso, la prima tecnica vitivinicola ad essere candidata come Patrimonio culturale dell’Umanità. Si tratta – dice Christian Marchesini Presidente del Consorzio di un tassello fondamentale della nostra identità che non può essere dato per scontato, e che deve essere compreso e valorizzato anche e soprattutto dalle nuove generazioni “.

Dice Daniele Accordini, dg ed enologo della Cantina Valpolicella Negrar ”Abbiamo presentato  tre nuove etichette tre grandi cru prodotte nelle UGA (Unità Geografiche Aggiuntive) del Soave classico con l’obiettivo di allargare le quote di mercato sia interno che estero. COSTE 2021, molto minerale, fresco, fruttato.  FOSCARINO 2021 (30% affinato in tonneaux) vaniglia, sambuco, minerale, molto lungo e persistente. CASTELLARO 2020 Classico 50 Superiore (50% affinato in barrique) erbaceo, persistente di vendemmia tardiva a metà ottobre. “E’ una gamma di vini che va a completare la nostra classica dei rossi. Avevamo bisogno di superare la stagionalità dei vini rossi e con i bianchi copriamo la fascia estiva da maggio a settembre. Per farlo abbiamo dato valore alla zona del Soave classico, nella parte est di Verona, inserendoli nella nostra gamma premium Domini Veneti, rivolta al canale Horeca” aggiunge Daniele Accordini. La cantina ha presentato anche un nuovo vino rosso, SI' MENTO igt2019 prodotto con uve di Corvina e Corvinone. Questo vino -sottolinea l’enologo- è stato pensato e realizzato per i giovani in particolare della generazione Zeta che vogliono bere un prodotto semplice, non costoso adatto a tutte le occasioni.  E’ un vino che vuole rispondere a una tendenza di mercato nata negli Stati Uniti, diffusasi recentemente anche in Italia, verso vini morbidi, dove il frutto spicca sopra tutte le caratteristiche con un tannino mitigato da un residuo zuccherino superiore alla media, senza per questo entrare nella categoria dei vini dolci, e per

Potrebbe uscire dal mercato il Valpolicella Classico, vino per eccellenza del territorio “ sopraffatto” dalla grave congiuntura economica . “Il rischio di perdere il vino del territorio per eccellenza è reale", afferma Daniele Accordini, dg ed enologo di Cantina Valpolicella Negrar, nonché presidente di The Wine Net, rete di 7 cantine cooperative italiane sorta nel 2017 ,di cui è stata promotrice, con l'obiettivo di fare squadra   per  posizionarsi e presentarsi in modo più efficace nel mondo  del vino. Lo scorso 7 febbraio, la rete ha presentato un'analisi della situazione attuale dei prezzi  con risultati sono poco confortanti, in particolare per il Valpolicella Classico. Se un vino esce dagli scaffali, difficile farlo ritornare. - spiega Accordini – Il Valpolicella  lavora su tre tipologie diverse, Valpolicella Classico, Ripasso ed Amarone, posizionate in tre fasce diverse di prezzo. Su tutte, oltre agli aumenti dei costi dell’energia, delle materie prime e di materiali come bottiglie e cartone, pesano gli aumenti dei prezzi delle uve e dei vini sfusi, aumentati nell'arco di 7/8 mesi di circa il 50 per cento. La denominazione nel 2021 ha avuto un exploit di vendite e questo ha determinato un calo netto delle scorte, soprattutto del Valpolicella fresco, penalizzato nella

Si conferma ancora una volta territorio di grandi vini la Valpolicella con l’Amarone in testa che segna un +30% , il Ripasso a +15% e il Valpolicella a +7,1% Un fine d’anno d’oro quindi visto che calano anche le giacenze e se qualche nube è inevitabile questa è legata al rincaro dei prezzi delle materie prime. Una denominazione e un consorzio in piena  salute  con ben 15 milioni di bottiglie di Amarone nei primi 10 mesi dell’anno  grazie soprattutto alla bella vendemmia  che ha consentito anche un  aumento  del prezzo medio dello sfuso del 20%.Con un giro di affari al consumo di oltre 600 milioni di euro l’anno la denominazione che comprende 19 comuni non può che fare contenti i 1600 e oltre soci. 

“Tutti i dati dimostrano,  che un paesaggio di pregio aggiunge valore a quello intrinseco dei prodotti di un territorio” Ed è il paesaggio uno dei motori per il turismo rurale nonché delle aziende agricole e dei loro prodotti  a contribuire la crescita sostenibile e a preservare gli habitat. E’ il pensiero   di Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar in occasione del primo congresso nazionale dei paesaggi rurali storici italiani( Firenze 5-7 novembre)  .Capofila del progetto di candidatura che ha portato lo scorso luglio all'iscrizione nel registro delle Colline terrazzate della Valpolicella, progetto che ha visto partecipi i Comuni di Negrar, Marano, Fumane, San Pietro e Sant’Ambrogio, il Dipartimento di Economia Aziendale dell’l’Università di Verona e il GAL Baldo Lessinia. Con lui, a raccontare le peculiarità del territorio, ci saranno l'architetto Chiara Zanoni, coordinatrice del progetto, e Fausto Rossignoli, vice sindaco di Negrar. Sono  27 i Paesaggi ad oggi iscritti nel Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, delle pratiche agricole e delle conoscenze tradizionali, istituito presso il Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) di questi tre  sono veronesi: la Valpolicella, la Lessinia e il Soave , che nella proposta  di una Associazione dei Paesaggi Rurali Storici d’Italia

“Abbiamo voluto dotarci di uno strumento di monitoraggio della denominazione che affineremo sempre di più nel prossimo futuro" – ha detto il presidente del Consorzio di tutela vini Valpolicella, Christian Marchesini . Christian Marchesini Spiega così il presidente del Consorzio l’utilità di uno strumento quale il report annuale della denominazione che attraverso la ricerca e la valutazione dell’ecosistema e delle implicazioni socio economiche si pone l’obiettivo di migliorare e meglio definire le scelte della denominazione . . Una realtà  di 2.271 viticoltori, 6 cantine sociali, 322 imbottigliatori e un giro d’affari annuo di oltre 600 milioni di euro generato per il 70% dall’export verso 87 Paesi del mondo. Con una superficie vitata di 8.398 ettari, vitati con varietà autoctone nel 97% dei casi, il territorio è stato in grado di produrre, lo scorso anno, quasi 65 milioni di bottiglie tra Valpolicella Doc, Ripasso Doc, Docg Amarone Docg e Recioto Docg. Una denominazione che ha saputo ben gestirsi  dettata dal contenimento della  produzione, per altro condivisa da tutto gli associati, che ha contribuito da una parte ad aumentare la qualità media, dall’altra a generare un maggiore equilibrio sui mercati. I prezzi dello sfuso di Amarone sono aumentati dal 6% al 13% per effetto di una produzione di uve scesa negli