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Tutti d’accordo: un grande vino si fa in vigna , ma per determinarne il valore , come si fa? Insomma chi misura la qualità di un vigneto? Ci ha pensato l’agronomo friulano Giovanni Bigot che, dopo anni di studi ed osservazioni, ha messo a punto e brevettato un metodo di valutazione, scientifico e assolutamente innovativo, del potenziale qualitativo di un vigneto, prendendo in considerazione i fattori viticoli che hanno influenza diretta sulla qualità del vino: produzione, chioma, rapporto tra foglie e produzione, sanità delle uve, tipo di grappolo, stress idrico, vigore, biodiversità e microrganismi, età del vigneto .L'obiettivo principale dell’Indice Bigot è dare ai viticoltori un metodo oggettivo per la valutazione sintetica del potenziale qualitativo di un vigneto, prendendo in considerazione appunto i 9 parametri agronomici più importanti e singolarmente riconosciuti a livello internazionale come fattori di qualità.
I parametri utilizzati
L'originalità dell’Indice Bigot sta proprio nel tipo di parametri considerati e nella loro combinazione:
sono stati presi in considerazioni gli aspetti legati alla qualità delle uve, alla produttività della singola pianta, alla sanità dei grappoli e agli aspetti ambientali in cui la pianta e i grappoli si sono sviluppati e hanno interagito e che influiscono direttamente sulla qualità del