Il mondo del vino porta a casa due importanti provvedimenti: la distillazione di crisi per i vini comuni e la riduzione volontaria delle rese con un budget messo a disposizione di 150 milioni di euro con l’ obiettivo di alleggerire le cantine quindi di ridurre le giacenze togliendole dal mercato di circa 1,6 milioni di ettolitri. Per quanto riguarda la produzione di alcol disinfettante, questa è una manovra già in atto a seguito della pubblicazione del decreto Mipaaf del 23 giugno..
Per quanto riguarda la riduzione volontaria delle rese il meccanismo decisamente complesso che beneficia di una dotazione finanziaria di 100 milioni dovrebbe interessare un superficie vitata di 140 mila ettari pari al 40% della superficie vitata nazionale. Come riporta nell’ultimo numero Corriere Vinicolo oltre i dovuti riconoscimenti al ministro Bellanova il vero obiettivo si gioca sulla realtà dei tagli in modo da tenere in equilibrio il mercato del vino, in un contesto economico difficile. Se infatti il taglio non sarà reale, cosa affatto scontata, si rischia di non eliminare quei circa 2 milioni di ettolitri di prodotto con la conseguenza di rendere inutile la partita economica messa a disposizione dal Governo. Come osserva il segretario dell’UIV, Castelletti,” le risorse messe a disposizione aiuteranno a spendere bene, ma molto dipenderà dalla serietà degli imprenditori da cui dipende il successo degli aiuti”.