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Rubrica di Emanuela Medi
 

Tappo di plastica, di alluminio, di sughero..e il tappo a vite?

Molto salomonicamente tanti esperti sostengono che ogni vino ha il suo tappo ,ma se la maggior parte di loro si tiene stretto il tappo di sughero perché legato alla tradizione di un tappo in grado di mantenere nel tempo la qualità del prodotto, salvo possibili processi di riduzione e ossidazione, sempre più marcato è il dibattito sul tappo a vite, Certo meno affascinante , legato alla gestualità del sommelier, forse meno intimo e conviviale, ma a cosa serve un tappo?

A chiudere bene una bottiglia, meglio a sigillare ermeticamente la bottiglia e mantenere isolato il vino dall’ambiente esterno, in modo da preservare tutte le caratteristiche del vino. Semplice , non tanto visto che tra i tanti contendenti  scegliamo la ricerca come filo conduttore e ne sa qualcosa  Amorim Cork, la prima azienda al mondo nella produzione dei tappi da sughero in grado di coprire il 40% del mercato mondiale di questo comparto, che ha messo in gioco un tappo in grado di trattenere tra i 309 e i 562 di CO2  in modo da attenuare, tra l’altro, l’impatto ambientale delle filiere in cui è coinvolto.

Dalla ricerca, al palato,, è il caso di dirlo, la prova meglio la masterclass messa in campo in Alto Adige da Cantina Kaltern, Cantina Valle Isarco, Cantina Bolzano a favore del “ metodo tradizionale”  e Falkenstein, Tiefenbrunner e Franz Haas per la chiusura a vite o screwacp . Cosa ne è emerso: certo la ristorazione storce il naso  e  vi è stato un calo delle vendite del 20% ma  i vantaggi sono  indubbi: il tappo a vite è una tappatura adatta a vini di altissima qualità dal lungo invecchiamento in grado di ridurre se non eliminare quel famoso” sentore di tappo” riconoscibile dalla maggior parte dei consumatori .

Nel raffronto con la tappatura a sughero  la vite non ne esce affatto malconcia soprattutto se si vuole preservare il vino così come è stato imbottigliato. Vini di pronta beva, vini pregiati oggi anche i tappi a vite possono essere scelti in base alla quantità di ossigeno che si intende lasciar permeare quindi non sono inadeguati E poi a far pendere l’ago della bilancia per la novità come sempre è il prezzo:” 1,20/1,30 euro per un buon tappo di sughero che comunque incide sul costo finale senza la garanzia assoluta di un bicchiere di vino come è stato imbottigliato.. c’è da pensarci” Dicono gli esperti altoatesini.

Emanuela Medi, sommelier

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