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Rubrica di Emanuela Medi
 

Tasca d’Almerita abbellisce Palermo di un suo gioiello: Villa Tasca

Palermo stupisce e incanta con i suoi palazzi e giardini che via via si aprono al pubblico per renderlo partecipe di bellezza, storia, arte e cultura. E’ la volta di Villa Tasca gioiello prezioso  di una nobiltà che non vuole essere gattopardesca ma attiva  nell’intraprendere i non pochi progetti, in primis del vino con il progetto SOStain Foundation.

Ora un ‘altra iniziativa: Villa Tasca, dimora storica  cinquecentesca che nell’Ottocento era circondata da vigneti oggi  la troviamo  sulla via che da Palermo conduce a Monreale: una residenza spettacolare con un parco di 6 ettari  ricco di agrumeti , alberi secolari, un laghetto e le  incantevoli aiuole ,  riservato per cerimonie di nozze ed eventi, diventa ora un progetto agri-culturale voluto da Giuseppe Tasca e Luisa Mainardi  con il contributo dell’architetto di paesaggio Patrizia Pozzi, che oltre ad aver recuperato la precedente impostazione di luogo  destinato all’agricoltura , poi diventato vivaio, ha  inoltre creato  un suggestivo e romantico giardino.

parco villa tasca

Gli eventi degli ultimi mesi legati all’emergenza sanitaria hanno impresso un’accelerata ai lavori per l’apertura” spiegano  Giuseppe Tasca e Luisa Mainardi “Abbiamo scelto di condividere con la città quest’oasi di bellezza proprio nel momento in cui Palermo ne ha più bisogno, nonostante ci siano ancora degli aspetti da completare, che vedranno la luce nei prossimi mesi. Vogliamo veicolare un messaggio di positività, con spirito di rilancio costruttivo nell’economia del territorio, dando nuove opportunità di lavoro attraverso un progetto di “civiltà europea” che guarda al benessere accessibile a tutti e alla salvaguardia dell’ambiente. Vogliamo “coltivare bellezza e cultura”, perché è ciò di cui tutti noi in questo momento abbiamo bisogno”.

Il parco che sarà fruibile dal 14 luglio serba un’altra meraviglia: il labirinto edule, un’area di 5mila metri a est dello storico viale delle palme che ospiterà un labirinto molto particolare, che accoglierà  una vasta collezione di piante, tutte legate alla storia alimentare siciliana  le cui varietà autoctone sono in parte in via di estinzione. Una volta completato, le aiuole del labirinto formeranno la scritta “Save Diversity”, in nome della biodiversità e della tutela del patrimonio agri-culturale.  Il parco è stato realizzato recuperando le 1200 piante residuali del vivaio che sorgeva nell’area fino ai primi anni Duemila, ed è stato inoltre recuperato un antico agrumeto, mezzo ettaro composto da circa 300 alberi secolari. I Tasca fedeli anche all’alta cucina, in questo caso meno gattopardesca, hanno previsto un punto ristoro  aperto da colazione all’aperitivo i cui prodotti arriveranno proprio da  quel bosco.

E ora parliamo di un altro importante progetto: attore il vino, meglio il SOStain Foundation , un protocollo per la sostenibilità del vino, un passo importante per la regione Sicilia che si qualifica come la prima ad aver  sviluppato questo protocollo condiviso con i produttori e che prevede una serie di misure previste dal disciplinare. Una gestione sostenibile del territorio, delle cantine, e di tutto il mondo del vino siciliano dalle piccole, grandi aziende, naturali, familiari,, biodinamici, biologici o di qualsiasi altro tipo, supportate da studi di ricerca. Alberto Tasca d’Almerita è il presidente, membro anche del cda del Consorzio Vini Doc Sicilia e Assovini..

Insomma una bella famiglia la cui storia secolare continua con Palermo .. e la Sicilia

Emanuela Medi, giornalista

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