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Rubrica di Emanuela Medi
 

The Wine Collection: Riserva Pinot  Nero 2015 

Per chi conosce Hans  Terzer , importante  winemaker, non poteva che essere un Pinot Nero, il numero tre (in ordine di apparizione) della Wine Collection: dopo i Sauvignon, limitatissimo millesimato 2015 e il 2016 senza considerare Appius 2014, una cuvée delle migliori varietà(Chardonnay, Pinot Grigio, Pinot Bianco, Sauvignon Blanc), è  ora questa riserva a tenere banco a Vinitaly 2019: “Un vino- dice Terzer-che non vuole paragoni con la Borgogna, perché non ha nulla del cugino francese ma che  saprà imporsi sul mercato nazionale e internazionale perché un prodotto di grandissima qualità,  figlio di un progetto importante quale la Wine Collection  studiato e realizzato con  le migliori uve provenienti da vecchi vitigni, per dare ancora più smalto ai nostro vini “ .

“La qualità non ammette  compromessi- sottolinea ancora Il winemaker della  Cantina San Michele Appiano- tanto meno per il Pinot Nero che ha bisogno di tre elementi il terroir – l’altezza- e il lavoro in vigna”.
Iniziamo dai vigneti: due(Hans Terzer non ama i CRU) collocati ad  Appiano Monte e a Cornaiano: il primo  dai suoli argillosi e calcarei,ai piedi del Massiccio della Mendola,  hanno la caratteristica di essere molto profondi, costantemente approvvigionati di acqua  con  un microclima mite, ma decisamente fresco dopo il tramonto  per i  forti venti di caduta, che conferiscono al vino eleganza e finezza.Il secondo Cornaiano, che si trova sul monte di Mezzo fra San Michele e la piana dell’Adige, in un contesto di pendii molto dolci,  ha suoli ghiaiosi e  con temperature che garantiscono freschezza minerale, struttura chiara e decisa e la grande autenticità. Entrambi sono collocati ad una altezza tra i 450-480 s.lm
Sono vigneti con un microclima speciale, con temperature diurne miti, grazie all’esposizione a est, e con forti venti di caduta dall’azione rinfrescante dopo il tramonto, molto importanti per il Pinot Nero che è sensibile alle muffe e matura in anticipo rispetto alle altre varietà a bacca rossa.
L’acidità è il fattore critico del Pinot Nero e deve essere conservata in modo da non compromettere l’equilibrio del vino. Il metodo migliore per conservarla è coltivare l’uva in zone a clima fresco che consentono una maturazione lenta e uno sviluppo ottimale dei suoi aromi. In zone con clima caldo tende a maturare troppo in fretta, perdendo acidità e sviluppando aromi ordinari.
Ma da dove viene questo Signor Vino?  Un albero genealogico  di tutto rispetto: è genitore di molte uve come lo Chardonnay, il Gamay Noir , l’Aligotè, il Melon, il Lagrein e con discendenti di secondo grado come il Syrah, però!

DEGUSTAZIONE

2015 WINE COLLECTION RISERVA PINOT NERO 
Si effettua una macerazione a freddo delle uve per qualche giorno, poi una fermentazione sempre sulle bucce in acciaio per almeno 20 giorni con continue follature. 12 mesi in barrique e tonneaux dove si effettua la malolattica cui segue un ulteriore  passaggio in botti di rovere da 12 ettolitri e breve sosta in acciaio fino all’imbottigliamento.   L’andamento dell’annata 2015 è stata molto buona per tutti i vini, dopo una 2014 difficilissima.

Alla visiva è di un rosso rubino, che vira sul granato,trasparente: splende in vivacità e  luminosità.
Al naso è complesso e variegato, profumi scuri e profondi, dapprima speziato e minerale, con note di cannella, china, chiodi di garofano. Quello che colpisce è la vorticosità dei profumi che si susseguono in un crescendo lirico:si passa da note balsamiche, incenso, terra bagnata, legno di bosso per arrivare a tabacco e pepe nero. Successivamente si apre ulteriormente e si percepisce la rosa canina, liquirizia nera per poi passare ai frutti di bosco e al ribes, il tutto in una indiscutibile e promettente progressione olfattiva.
In bocca è molto strutturato, di sostanza e fisicità, austero.Morso tannico,il tannino è raffinato, ma spiazzante al primo impatto. Poi il vino si assesta. I tannini all’inizio esuberanti, progressivamente vengono mitigati dalla spalla acida e dall’alcool ben gestito. Persistenza lunga e convincente con ritorni retro-olfattivi interessanti.
E’ un Pinot Nero che si stacca dagli altri, ancora selvaggio e in evoluzione, acquisirà maggiore eleganza in 3-4 anni.

La sua caratteristica? Hans Terzer dice che un Pinot Nero molto molto strutturato. E noi concordiamo con lui…

Emanuela Medi, Sommelier 


Per la difficile comparazione siamo passati al Pinot Nero Sanct Valentin Riserva  2016  San Michele Appiano

Anche lui Pinot Nero in purezza, proveniente dalle vigne di Appiano, Caldaro e Pinzon (350-550 m) in terreni con depositi morenici e ghiaiosi a contenuto calcareo.
Per soddisfare i requisiti di una riserva, i ceppi devono avere un’età di almeno 10 anni e provenire da giaciture di prim’ordine.
Fermentazione in acciaio. A seguire fermentazione malolattica e circa 12 mesi di affinamento in barrique-tonneaux. Quindi assemblaggio e ulteriore maturazione in botti di legno.
Il PinotNero Riserva matura per un minimo di 2 anni in cantina prima di essere commercializzato.
Alla visiva appare con un rubino trasparente che vira verso il granato.
Il bouquet olfattivo è ricercato e raffinato, aperto da note fruttate di ciliegie e di piccoli frutti a bacca rossa, poi caratterizzato da ricordi terziari di tabacco, di liquirizia e di cumino.Rosa canina, viola appassita, chiodi di garofano. Sentore di fungo. China, cacao e spezie dolci.
In bocca è ricco, strutturato, con tannino ben calibrato e alcol ben gestito.
Equilibrato earmonico,coerente con il naso,con buoni ritorni fruttati e speziati, e di ottima persistenza.
Elegante, godibile sin da ora,è un Pinot Nero davvero con tutti i tasselli al posto giusto, come fosse un mosaico.

Luigi Gorietti, Sommelier 

Hans Terzer dice: “Il terreno calcareo e l’altezza garantiscono alle uve freschezza, buona acidità cui si accompagna la ventilazione che impedisce il formarsi delle muffe. Quindi uve pulite e sane. Bassissime rese e lavoro maniacale in vigna e in cantina, mano d’opera attenta e scrupolosa costituiscono il terzo elemento, indiscutibile per un Pinot Nero che molti definiscono capriccioso, instabile, ma capace di dare grandi emozioni ma anche banalità”… sicuramente queste due Riserve di Pinot Nero non sono banali … 

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