Che estate sarà quella che viene dopo questa primavera nera? Potremmo stenderci uno accanto all’altro sotto gli ombrelloni e sulle dune bollenti o dovremmo mantenere ancora la distanza di sicurezza ed evitare gli assembramenti anche quando facciamo il bagno?
Non lo sappiamo, e probabilmente non lo sapremo in tempi brevi. Non è neanche detto che il mare lo vedremo dal vivo e non in streaming. Nel frattempo, però, possiamo degustarlo (o pregustarlo) stappando il “bianco giusto” e ricordandoci che il pesce c’è: non si è estinto, non trasmette il virus, i barcaioli si ostinano a pescarlo anche a fronte il crollo della domanda, e, se non ci fidiamo della grande distribuzione, possiamo comprarlo dai tanti grossisti che effettuano consegne a domicilio in tutte le città dello stivale.
Quinta de Posauda – Vinho Verde Arinto Areal 2018
Tre proposte per immaginare di stare al mare. La prima è il vino fresco e beverino più diffuso in Portogallo da quando il Mateus e il Lancer’s sono passati di moda. Vinho Verde non è un vitigno, ma una denominazione della regione del Minho, nel nord del paese, dove da sempre si producono vini leggeri, scorrevoli, dal colore verdognolo che trasuda giovialità. Un buon esempio di questi prodotti è l’ Arinto Areal di Quinta de Posauda, che è prodotto dall’autoctono Arinto. Il colore è verdolino come da aspettativa; l’olfatto e il gusto vedono protagoniste note d’agrume, di kiwi e di daiquiri ai frutti tropicali che lo rendono estremamente stuzzicante e dissetante. Non è un campione di salinità come i nostri bianchi marittimi, ma sa d’estate in maniera incredibile. Abbinamento consigliato: ostriche o insalate di mare.
Prezzo: 13,90 € su Callmewine
Marco De Bartoli – Vigna Verde 2018
Vitigno gattopardesco per antonomasia, nato a ridosso dell’unità d’Italia dagli esperimenti del Barone Mendola di Agrigento, che per primo incrociò Zibibbo e Catarratto, il Grillo si acclimata benissimo nelle aree antistanti le saline di Marsala, dove il vento salmastro spira da mattina a sera. Qualcuno potrà contraddirci quando diciamo che i grappoli vendemmiati e vinificati da Gipi De Bartoli, figlia del compianto Marco, pioniere del Marsala, assorbono la salsedine e la rilasciano nel bicchiere, perché non esiste prova scientifica a riguardo, ma stentiamo a credere che non ci sia un legame tra quelle condizioni atmosferiche e le sensazioni di erbe disidratate, fieno secco, alga e iodio propagate da questo vino simbolo. Quel che ha in più rispetto agli altri Grillo di buon livello è proprio la vena salmastra più nitida della media, e uno sbuffo ossidativo fieramente marsalese che ne arricchisce ulteriormente il profilo. A stupire è anche il tenore alcolico: solo 11,5 gradi! Abbinamento: Timballo di pasta con acciughe e finocchietto.
Prezzo: 14,90 € su Callmewine
Li Duni – Vermentino di Gallura “Nou” 2017
Vino da spiaggia, da resort, da aperitivi in terrazza, il Vermentino è stato spogliato di ogni suo connotato varietale per fare in modo che scendesse giù come acqua. Per fortuna, qualcuno si ostina ancora a produrlo come si deve, ovvero salvaguardando le vigne vecchie – che gli industriali hanno espiantato perché producono troppo poco – ed evitando filtrazioni violente e utilizzi imponderati dei lieviti selezionati. Tra questi, Li Duni, realtà che ha sede a ridosso del Golfo dell’Asinara, nella parte più selvaggia della Gallura. Nou è il più semplice dei tre Vermentini aziendali, ma esprime comunque l’indole profondamente marittima del vitigno. I profumi richiamano gli agrumi essiccati, le erbe che crescono sulle rocce granitiche e le acciughe sotto sale; il sorso straripa di salinità e possiede quella pienezza glicerica e alcolica che manca nelle versioni più scialbe. Lo sposalizio con astici e aragoste è abbastanza scontato, ma vanno bene anche le orate, i rombi, le gallinelle, le pezzogne, gli scorfani e qualunque altro pesce nostrano che, pur essendo di grossa taglia, riesce a rilasciare il sapore del mare.
P.S. Abbiamo appreso mentre scrivevamo questo articolo che la categoria dei vini bianchi è quella che registra la maggiore crescita di volume (+20%) sugli e-commerce nazionali. La sensazione a caldo è che a comportare questo aumento, al quale corrisponde un calo delle vendite dei vini rossi premium, non è solo l’avvicinarsi dell’estate e la necessità di acquistare vini più versatili nell’abbinamento, ma anche e soprattutto il miglior rapporto-qualità prezzo. Riteniamo, in ogni caso, che l’emergenza e la successiva ripartenza potrebbero essere l’occasione ideale per rivedere prezzi, margini e politiche di mercato.
Raffaele Mosca,
Master Sommelier