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Rubrica di Emanuela Medi
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E’ stata una Barbera d’Asti Docg del Comune di Agliano “una Barbera da Oscar” ad aver ottenuto il massimo punteggio A+++ all’ultima edizione di Anteprima Barbera, l’annuale appuntamento promosso da Coldiretti Asti per fare il primo check-up del vino che verrà. Venti le Barbere d’Asti, provenienti dai diversi areali della provincia di Asti, analizzate dal Centro Studi Vini del Piemonte diretto da Secondo Rabbione, altresì vice direttore Coldiretti Asti, per estrapolarne struttura, note organolettiche, tratti comuni e peculiarità. Venti promettenti Barbere commentate, ad una ad una, da Vincenzo Gerbi, professore ordinario di Scienza e Tecnologia degli Alimenti presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino. I risultati sono stati illustrati in un doppio appuntamento preso il Mercato Contadino di Campagna Amica  alla presenza di enologi, giornalisti, assaggiatori, sommelier, produttori, esperti di settore, presidenti di Consorzi di tutela e autorità. Attraverso una blind tasting guidata, i giudizi espressi sulle prime caratteristiche, identità e differenze tra le Barbere d’Asti docg di Castelnuovo Don Bosco, Asti, San Damiano, del moncalvese, del nicese, del canellese e della Valle Bormida hanno riscosso unanime consenso. Un contesto importante che è stata l’occasione della necessità di un nuovo Disciplinare di produzione che, oltre

Il Nutri-Score non piace a tutti, particolarmente in Italia. Il sistema di etichettatura francese che dovrebbe aiutare le persone a compiere scelte alimentari più salutari, comporterebbe un’ingiusta penalizzazione di alcuni prodotti tipicamente italiani, che secondo i criteri del Nutri-Score sarebbero declassati. Posto sul lato frontale della confezione di un prodotto, il sistema valuta la qualità nutrizionale complessiva di un alimento  con una scala di cinque colori, che vanno dal rosso al verde e a cui corrispondono le prime cinque lettere dell’alfabeto, A-B-C-D-E. “La proposta di aiutare le persone a compiere scelte alimentari più salutari è sicuramente da condividere. Tuttavia, il sistema proposto dalla Francia, ma anche altri sistemi di etichettatura, elaborati in Italia e in altri Paesi, rischiano di essere troppo semplicistici e di veicolare solo parzialmente il messaggio volto a migliorare le scelte a tavola – commentano i ricercatori del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli, autori di numerosi studi sulla dieta Mediterranea, nell’ambito del progetto Moli-sani - Se c’è un difetto di questi sistemi di etichettatura è quello di isolare il singolo prodotto dall’alimentazione globale di un individuo”. “La dieta Mediterranea è uno stile di vita che va considerato nel suo insieme, nella sapiente scelta degli

Sono sempre gli Stati Uniti primo partner per le esportazioni di vino Italiano con 1,3 miliardi di euro nei primi nove mesi  dell’anno, in crescita del +23,6%ul 2020 fermo restando un export tricolore super che dovrebbe superare, per la prima volta, i 7 miliardi di euro, (mentre i dati Istat relativi ai primi 9 mesi registrano più di 5 miliardi di euro, il +15% sul 2020).Stime  del portale “Vinepair”, che, alla fine del 2021, ha pubblicato la sua “The 50 Best Wines of 2021”. Dove ben figura  il vino italiano. Se in cima alla classifica c’è un californiano, ovvero l’East Ridge Pinot Noir 2018 di Hirsch Vineyards, ben 9 su 50 sono i vini italiani.  Al n. 2, il Barbaresco Montefico 2016 di Carlo Giacosa, seguito dalla Falanghina del Sannio 2019 di Feudi di San Gregorio, vino Irpino , al n. 8. Al n. 11 Cavallotto, con il Langhe Nebbiolo Bricco Boschis 2018, seguito dai tre Chianti,  Chianti Riserva Castelrotto 2015 di Giacomo Mori,  al n. 27 Chianti Classico Gran Selezione Docg 2016 Vigna del Sorbo di Fontodi, griffe del Gallo Nero, e dal Solengo Toscana Igt 2018 di Argiano  Al n. 29  sempre un piemontese meglio langarolo il  Dolcetto d’Alba 2019 di Massolino, al

Quasi il 40% delle isole non ha un sistema di trattamento delle acque reflue. Cresce la raccolta differenziata. Aumentano anche gli impianti fotovoltaici, ma a cifre e ritmi bassi: non raggiunti gli obiettivi al 2020: è in sostanza la fotografia scattata da  Legambiente e l’Istituto Atmosferico del CNR (CNR-IIA)  che hanno promosso “Isole Sostenibili” ed elaborato l’omonimo rapporto annuale. Certo il rapporto lungo ma molto circostanziato pone in evidenza molte criticità ma anche buone pratiche. Iniziamo dalle prime : per oltre due terzi, nel 2021, risultano ancora non interconnesse alla rete elettrica nazionale, quasi il 40% non dispone di un sistema di trattamento delle acque reflue, nel complesso contano un numero di impianti per la produzione da fonti rinnovabili tra i più bassi del Paese e vedono circolare un numero troppo elevato di autoveicoli in rapporto al numero di abitanti. Sono le isole minori italiane, intreccio straordinario di risorse ambientali, storico-culturali e paesaggistiche, ma anche sistemi fragili e isolati, particolarmente vulnerabili all’aumento delle temperature e alle pressioni dell’uomo legate alla forte affluenza estiva. Da sempre meta prediletta di quanti in cerca di evasione dall’ordinario, negli ultimi anni le isole minori nel mondo sono diventate palcoscenico d’interventi innovativi in ambito di

164,3 milioni di euro ( +3,22%) sull’esercizio precedente, export a quota di 52 milioni di euro  ad incidere per il 38% sui ricavi consolidati, patrimonio netto cresce a 73,9 milioni di euro (+2,6%), per Terre Civico nonostante l’emergenza sanitaria l’esercizio 2020/2021 si è chiuso con tati più cui si aggiunge il  plusvalore riconosciuto ai soci – ovvero l’incremento della liquidazione dei vini conferiti ai prezzi di mercato   che ammonta a 6,4 milioni di euro. (+12,9%). Tra i dati positivi si citano anche l’aumento del numero aggregato dei dipendenti del gruppo pari a 332 (+3,91%) e delle ore di formazione pari a 2.912 (+22,66). Nuove e allargate acquisizioni come la partnership con Orion Wines - azienda trentina con proprietà anche in Puglia con cui Cevico collabora da oltre 10 anni – per produzioni orientate ai temi del biologico e della viticoltura sostenibile e la commercializzazione nel mondo, e l’acquisizione di un’ulteriore quota delle Cantine Montresor in Valpolicella che passa così al 75% sotto il controllo di Terre Cevico. Per quanto riguarda  la linea commerciale ‘b.IO’, distribuita in Italia in Gdo prosegue il trend positivo di vendita e segna +7,75 nell’esercizio, come pure la nuova linea senza solfiti aggiunti ‘Tutto è

 “La spesa totale, seppur incrementando i consumi domestici,  sarà più bassa per l’aumento del 5/8% degli acquisti diretti dell’ultimo minuto. Le ultime stime quasi reali fissano in 68-70 milioni di bottiglie di bollicine totali stappate nei 30 giorni di feste di fine 2021, con 38-41 milioni di bottiglie solo” la notte di capodanno in Italia, con una spesa totale molto ridotta, intorno ai 590 milioni di euro al consumo. I dati Coldiretti indicano in 85 milioni le bottiglie stappate la notte di San Silvestro con un+ 35% rispetto lo scorso anno e 620 milioni i tappi tricolori nel mondo con un +29% rispetto il 2020. Continua il rapporto Ovse Ceves.  Conferma per i numeri bassi di Champagne , tradizionalmente piatto forte dell’horeca di fine anno per feste e veglioni private nei grandi ristoranti di Cortina, Madonna, Sestriere, Bardonecchia, Courmayeur. Anche le notizie che arrivano dall’estero segnalano una riduzione dei consumi nei locali pubblici: purtroppo la disponibilità di bollicine tricolori nei punti vendita delle distribuzione è inferiore anche in Italia alla domanda dei consumi e questo inciderà sul valore finale. “ E’ quanto  afferma Giampiero Comolli presidente Ovse-Ceves in un sondaggio last-minute( ultimo giorno  dell’anno) presso i più grandi locali pubblici delle

Si parla sempre dei nuovi trend del vino, dei gusti emergenti alimentari e preferenze  consolidate  nel 2021 , del servizio nei  ristoranti e se il food & beverage è cresciuto nonostante la pandemia ed ha  un ruolo non da poco in qualsiasi  esperienze di viaggio sia a corto che a lungo raggio  si guarda al futuro con la prossima edizione  di Hospitality- che si terrà in presenza dal 31 gennaio al 3 febbraio 2022 a Riva del Garda .Hospitality, la fiera italiana leader nel settore dell’ospitalità e della ristorazione, amplia la sua offerta espositiva con Winescape, la nuova area tematica interamente dedicata al vino e all’enoturismo, confermando così il proprio ruolo di hub di tendenze e formazione . Ma torniamo alla accoglienza con una  attenzione particolare  agli alberghi la prima interfaccia  con la città che hanno i turisti stranieri ma anche italiani .Quale ospitalità offrono? Il primo punto è la percezione dell’albergo non più un luogo dove si va esclusivamente a dormire, ma dove si può passare tempo al di fuori del lavoro, organizzare meeting e riunioni   che se prima si svolgevano i sale appositamente attrezzate , sempre  più viene richiesto il bar posto conviviale e informale. Cambia volto la

di Gianpietro Comolli Da cittadino comune, ascoltiamo e leggiamo quello che gira intorno (e soprattutto sopra) a  noi, quello che dicono e fanno chi ci governa: dal  sindaco del comune di collina-montagna da 2000 residenti a chi siede a palazzo Chigi o a palazzo del Quirinale o a Bologna, per un Emiliano come me. E’ sicuramente un momento nazionale e europeo, molto complesso oltre che difficile. Sicuramente una autorevole  personalità ai vertici nazionali abituata a prendere decisioni ma nel rispetto di regole molto chiare, tecniche, matematiche con capacità diplomatiche  aiuta tantissimo. Il problema è chi sta attorno al vertice e gestisce gli uffici operativi,   cerniera fra chi decide (anche politicamente) e chi deve adattarsi e comportarsi  seguendo le regole.  .  Se in Emila Romagna l’Unioncamere sostiene che il Pil è aumentato del 6,5% nel 2021 grazie al rinato settore edile, dall’altro lato la solita politica dell’assalto alla diligenza, dei rammendi di comodo, dei rattoppi per gli amici non riesce a capire che il superbonus è un volano e che per giustizia sociale, ma utile, si può creare un canale del 11% e un canale del 60% in base al reddito, come pure un reddito di cittadinanza (o di vita degna)

L’impennata di contagi degli ultimi giorni e i tempi imposti dalla quarantena stanno avendo l’effetto di moltiplicare le disdette. Il 25-30% circa di media, secondo Fipe Confcommercio, la Federazione dei Pubblici Esercizi che stima disdette per 70mila ristoranti “Che ci fosse una flessione rispetto al 2019 era previsto – sottolinea la Fipe -, anche perché sapevamo di dover fare a meno di una larga fetta di turisti stranieri, ma qui siamo di fronte a un quadro inaspettato fino solo a pochi giorni fa. Ci sono locali che in 3 giorni hanno visto disdire la maggior parte delle prenotazioni, senza riuscire a rimpiazzarle. Questo significa che il mese di dicembre, il più importante dell’anno che da solo vale il 10% del fatturato dei ristoranti, è in buona parte compromesso e si aggiunge ad un periodo prolungato di crisi che stava finalmente vedendo una via di uscita. Ecco perché non esitiamo a chiedere al governo di dispensare misure urgenti come ad esempio le proroghe delle moratorie bancarie e della cassa Integrazione. Interventi che dovranno sostenere quei comparti che stanno soffrendo di più. Come la ristorazione nei luoghi turistici, quella legata agli eventi o alle feste private o le discoteche e i locali da