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Rubrica di Emanuela Medi
 

Vignaioli Naturali a Roma

La manifestazione, giunta alla decima edizione, è un imperdibile incontro per conoscere nuove realtà produttive Italiane difficilmente raggiungibili,a volte per ristretta capillarità distributiva e a volte per il limitato numero di bottiglie prodotte, anche per la possibilità di mettere in gioco le proprie papille gustative, assaporando i diversi e ricercati gusti e profumi, trasmettendo al degustatore nuove emozioni.

Il filo conduttore della manifestazione è la scelta di produttori che praticano un’impostazione “naturale” nella produzione del vino in vigna e in cantina con l’utilizzo di concimi selezionati e specifici senza prodotti chimici, nonché il bando di diserbanti o altro per contrastare gli insetti e la vegetazione.

Nella manifestazione ho selezionato alcuni dei 90 produttori fra gli Italiani e ho svolto alcune degustazioni per le diverse tipologie di vino. Interessante per produzioni di qualità la presenza per l’estero di paesi come la Germania con Weingut Molitor-Rosenkreuz e il suo  Riesling della Mosella, la Slovenia con Cotarperil Sauvignon, la Malvasia Istriana, il Merlot e il Cabernet Sauvignon nonché la Spagna con CellerFrisach e la loro fantastica Garnacha Nera e Garnacha Peluda.

 

Marche

Monte UranoMaria Pia Castelli.

Produttore ed espressione di una terra in fermento per qualità comunicativa di un territorio. La sua punta di diamante è Stella Flora annata in corso 2014frutto di un uvaggio Pecorino, Passerina, Trebbiano e Malvasia di Candia che donano al palato un’ammaliante sorsata fresca e sapida per un finale gustoso e pieno con erbe selvatiche, origano. Bevuta mai scontata in ogni annata degustata. Particolarità di produzione, la gestione delle vite nella vigna poiché tutte le tipologie di questo vino sono allevate in mescolanza fra loro così da creare coesistenza biologica che punta a migliorare la produzione.

 

Piemonte

Castiglione Falletto – Barolo Riserva Bricco Boschis Vigna San Giuseppe2012.

Produzione di circa 5000 bottiglie, invecchiamento di 4/5 anni in botti di rovere di Slavonia da 20 a 100hl e un affinamento di 1 anno in bottiglia. La lavorazione in vigna è definibile come un approccio biologico ovvero: alto numero di viti per ettaro con una produzione di poco gemme per pianta, inerbimento totale per evitare lo smottamento del terreno e una microflora ottima per la produzione del vino. Inoltre il sapiente utilizzo di una lotta biologica nei confronti degli insetti con predatori. Questa produzione accurata ha permesso di produrre un vino elegante e ampio nei profumi,con un’acidità in perfetto equilibrio.  Sentori di arancia rossa legata a toni più scuri di viole e liquirizia seguita da un’importante mineralità e sapidità. In bocca è un vino pieno che si sposa bene con l’untuosità dei piatti piemontesi quindi con un’alcoolicità importante ma non sopra le righe. Il sentore dolce della frutta e la mineralità del territorio tornano al palato legati a un tannino presente e vellutato.

 

Lazio

Labico – Azienda Vitivinicola Carlo Noro

Propone due rossi Cesanese del Piglio DOCG prodotti con vitigno Cesanese di Affile a 400 metri sul livello del mare e un bianco Passerina del Frusinate. Le lavorazioni sono tutte effettuate seguendo i canoni biodinamici con raccolta a mano, fermentazione spontanea e malolattica naturalmente svolta senza chiarificazione.

I rossi sono Cesanese di Affile 100%: dopo la vendemmia fanno una sosta sulle bucce di 15-20 giorni, cui segue una maturazione in barrique di 7 anni per 16 mesi e per ultimo un affinamento in bottiglia di 4 mesi. Il Cesanese del Piglio DOCG Torpiano 2016 prodotto da vigne su terreni di argilla rossa donano al vino un’eleganza eccezionale e Il Cesanese del Piglio DOCG Collefurno2016 prodotto su terreni di calcare e arenaria con un’acidità più contenuta.

 

Marche

Staffolo – Cantina La staffa

Situata nel “Balcone della Vallesina” per il meraviglioso panorama collinare e del borgo medievale nei pressi di Ancona, l’Azienda produce il Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore La staffa 2017 e il Verdicchio Castelli di Jesi Riserva Docg Classico Rincrocca 2014. Il Verdicchio La Staffa viene assemblato da diverse vigne piantate in annate che variano dal 1972 al 2010:ogni particella è lavorata in una vasca separata e successivamente viene composto il blend prima dell’imbottigliamento. Al naso si presenta molto fresco e spicca una mineralità calcarea quasi una percezione polverosa di talco. Risulta essere pieno, minerale e sapido con un’ottima bevuta. Il Verdicchio Riserva 2014 è stato prodotto esclusivamente da una vigna piantata nel 1974 a 450 metri sul livello del mare,sentori citrini di frutta agrumata giallo verde al naso, mentre in bocca si percepisce la nota di frutta acida verticale seguita da una mineralità sapida e un finale lungo.

 

Marche

Ripatransone – Azienda Fontorfio.

Possiede 4 ettari di vigna e produce Cuprese 22, Ortensia e Pablo, due spumanti,il primo vinificato in bianco con le uve di Montepulciano, Pecorino e Passerina, il secondo rosè, viene prodotto con le uve Montepulciano e l’aggiunta di Sangiovese vinificato come metodo classico.Non subisce chiarificazione ne filtrazione. Per Il Cuprese 22 non viene fatta la sboccatura, il vino rimane a contatto con le fecce nella bottiglia e ciò lascia una leggera velatura nel bicchiere: pratica questa che dona una bevuta particolare e interessante. Al naso si percepisce un sentore di agrumi accompagnata da una piacevole componente di terra bagnata, humus e miele dolce. In bocca, torna la dolcezza di miele di acacia e l’agrume legata a un’acidità e una mineralità che completa la bevuta. Il Pablo viene prodotto da Pecorino 100% con una macerazione delle vinacce per tutta la fermentazione e un riposo sulle fecce da tre a sei mesi. .Batonnange sempre più frequenti verso l’imbottigliamento svolto senza filtraggio.

 

Piemonte

Barolo – Fratelli Serio e Battista Borgogno

 Cantina in attività dal 1897 sulla collina  di Cannubi un cru  del Barolo fra i più complessi dovuto al terreno composto da sabbie fini e calcare nonché grazie all’esposizione e del microclima. In questa cornice nasce il Barolo Riserva Cannubi 2015 lavorato e raccolto a mano in tre vigne sulla collina di Cannubi per un totale di 1,5 ettari. Le tre raccolte manuali vengono vinificate separatamente fino allo svolgimento completo della fermentazione alcolica, successivamente assemblate nel blend prescelto dall’enologo e dalla famiglia Borgogno per mantenere l’alto standard qualitativo del prodotto negli anni. In successione viene svolta la malolattica in acciaio e invecchiato in botti di Slavonia da 50 hl per 32 mesi. I profumi di questo Barolo di Cannubi sono raffinati ed eccezionali, con sentori profondi e scuri di tabacco e legno di cedro, note speziate di pepe rosa e frutti rossi freschi, in bocca l’acidità lega tutta l’ampiezza della bevuta facendo percepire i profumi delle frutta e delle spezie distinti al naso con un tannino presente, delicato e vellutato, un prodotto di grande eleganza e finezza.

 

Lazio

Olevano Romano – Azienda Vitivinicola Damiano Ciolli.

In attività dal 2001 produce due vini rossi 100% Cesanese di Affile da vigne posizionate su terreni di argilla rossa e argilla bianca. Il Silene 2017 prodotto da vigne di 25 anni lavorato in cantina con una fermentazione in acciaio di 8 giorni e maturazione in cemento di 12 mesi e affinamento in bottiglia di 6 mesi. La lavorazione dona sentori dolci di frutta di bosco quali mirtilli e una mineralità ferrosa, fresco minerale e equilibrato al gusto. Da notare nella produzione una novità: il Botte 22,primo bianco della cantina composto da Trebbiano Verde e Ottonese. Prodotto giovane di buona beva,nato da una costola del vino rosso Crisium Cesanese di Affile 100% in produzione nella cantina. Poiché il Crisium necessita botti di di secondo passaggio, Damiano Ciolli ha deciso di svolgere il primo passaggio dal Botte22, lavorando un vino vinificato in bianco con legno giovane ed estrattivo,:risultati appassionanti all’assaggio.

 

Abruzzo

Prezza – Azienda Praesidium

 .Cantina in attività dal 1988 nasce con l’obiettivo di vinificare in purezza il Montepulciano d’Abruzzo, per questo il nome latino del “presidio” in difesa di questo grande vitigno. Il Montepulciano Riserva Doc prodotto dalla cantina in 5 ettari di vigna è stato servito in degustazione in due annatela 2012 e la 2014, il vino effettua 15gg a contatto con le bucce, affinamento in acciaio di 2 anni e 3 anni di maturazione in botti di rovere. L’annata 2012 al naso si presenta molto elegante con un frutto maturo, spezie, humus, terra bagnata e selvatico. In bocca è pieno, caldo e piacevolmente tannico con una buona acidità. L’annata 2014 possiede un sentore di frutta più marcato con spezie e una leggera nota vegetale.

MKR – Master Sommelier

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