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Rubrica di Emanuela Medi
 

Vino: all’estero bisogna correggere il tiro

Momenti difficili anche se non drammatici per il vino italiano anche se i numeri ,come ricorda l’osservatorio Nomisma, nei primi 8 mesi del 2019 registrano una crescita delle spedizioni aumentata del +3% in valore ma comunque inferiore al +14% della Francia, che se la devono vedere con i dazi del +25% voluti dall’amministrazione Trump che ha però risparmiato lo Champagne ed i vini superiori ai 14 gradi,  costituiti per lo più dai vini bordolesi.

Per nostra fortuna siamo esclusi almeno per il momento dalla lista dei “cattivi”. Gli esperti comunque invitano ad allargare il mercato americano per il momento confinato a New York per guardare ad altre importanti città come Los Angeles, Chicago. Il mercato estero sembra aver iniziato il 2019 positivamente e nei primi 5 mesi dell’anno (dati elaborati da ISMEA su base ISTAT) le esportazioni italiane si attestano sugli 8,6 milioni di ettolitri a volume (+11% rispetto agli stessi mesi del 2018), a fronte di una progressione del valore che ha raggiunto i 2,5 miliardi di euro (+5,5%). Se i dati dei mesi successivi dovessero confermare questa tendenza, a fine anno potrebbero essere sfiorati i 22 milioni di ettolitri per un indotto che potrebbe raggiungere i 6,5 miliardi di euro.

Per quanto riguarda l’export si registra una progressione più marcata verso i Paesi UE (+14% in volume e +6% in valore), rispetto a quella verso i Paesi terzi (+6% e +5%). L’incremento maggiore si evidenzia per i vini comuni (2 milioni di hl con un +19% in valore, però con una lieve flessione degli introiti) che hanno avuto come destinazione, in particolare gli sfusi, i mercati comunitari con la Germania in testa. Continua, poi, la crescita degli spumanti (+8% sia in volume che in valore), con il Prosecco che cresce oltre il 20% in volume e in valore, e l’Asti che mostra difficoltà a mantenere quote di mercato.

Ricordiamo comunque la produzione italiana di vino 2019 che si è attestata a 46 milioni di ettolitri con una riduzione del 16% rispetto all’annata record del 2018, quando erano stati sfiorati i 55 milioni di ettolitri.  

Produzione italiana di vino e mosti (migliaia di ettolitri)

  2018* 2019** Differenza tra 2019 e 2018 Var.% 2019/2018
Piemonte 2.905 2.470 -435 -15%
Valle d’Aosta 17 17 0 0%
Lombardia 1.713 1.200 -513 -30%
Trentino-Alto Adige 1.591 1.350 -241 -15%
Veneto 13.413 11.270 -2.143 -16%
Friuli-Venezia Giulia 2.167 1.780 -387 -18%
Liguria 46 41 -5 -10%
Emilia-Romagna 9.260 7.410 -1.850 -20%
Toscana 2.335 2.570 235 10%
Umbria 444 340 -104 -24%
Marche 968 820 -148 -15%
Lazio 781 660 -121 -15%
Abruzzo 3.423 3.050 -373 -11%
Molise 239 239 0 0%
Campania 616 580 -36 -6%
Puglia 9.521 8.000 -1.521 -16%
Basilicata 94 85 -9 -10%
Calabria 116 113 -3 -3%
Sicilia 4.701 3.760 -940 -20%
Sardegna 434 380 -54 -13%
Italia 54.783 46.135 -8.648 -16%

* 2018: dato Agea, dichiarazioni di produzione

**Stime Assoenologi, Ismea, Uiv, al 29/8/2019

Fonte: Regioni.it

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Emanuela Medi giornalista professionista, ha svolto la sua attività professionale in RAI presso le testate radiofoniche GR3 e GR1. Vice-Caporedattore della redazione tematica del GR1 “Le Scienze”- Direttore Livio Zanetti- ha curato la rubrica ”La Medicina”. Ha avuto numerosi incarichi come il coordinamento della prima Campagna Europea per la lotta ai tumori, affidatole dalla Commissione della Comunità Europea. Per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ottenuto numerosi riconoscimenti: Premio ASMI, Premio Ippocrate UNAMSI, premio prevenzione degli handicap della Presidenza della Repubblica. Nel 2014 ha scritto ”Vivere frizzante” edito Diabasis. Un saggio sul rapporto vino e salute. Nello steso anno ha creato il sito ”VINOSANO” con particolare attenzione agli aspetti scientifici e salutistici del vino. Nel 2016 ha conseguito il diploma di Sommelier presso la Fondazione Italiana Sommelier di Roma.. Attualmente segue il corso di Bibenda Executive Wine Master (BEM) della durata di due anni.