“Cantina Italia” l’ultimo report del Ministero delle Politiche Agricole, pubblicato di recente, su dati del registro telematico, indicano che al momento sono entrate in cantina 36 milioni di ettolitri, circa 6 milioni di ettolitri in più rispetto il settembre del 2018.
I dati in accordo con quelli di Assoenologi, Uiv e Ismea ovviamente non tengono conto dei rossi che ancora maturano in vigna – mentre sono state già raccolte e stivate le uve bianche comprese le basi spumante- ma hanno già fatto scattare l’allarme sui prezzi all’origine che ,visto la grande abbondanza del raccolto, potrebbero subire un ribasso come nel 2018. Il rapporto indica che la prevalenza del vino- circa il 50%- è collocato nelle regioni del Nord e in Veneto, in particolare Verona e Treviso ( 19%) mentre al sud, Puglia e Sicilia insieme hanno il 16% del vino nazionale . Certo tanto vino, cui ricordiamo mancano i grandi rossi- sarà tutto imbottigliato e venduto? La realtà è ben diversa ma a raccontarla sarà il mercato..
Il report non manca di evidenziare le tante Dop e Igp- 524– che se testimoniano la nostra grande ricchezza, a livello di mercato solo 10 denominazioni costituiscono il 40 % del totale con a capo il Prosecco Doc che rappresenta il 6,8% di tutti i vini Dop e Igt. Tra le prime venti per scorte in cantina, troviamo il Chianti Classico, la Igt Provincia di Verona, il Prosecco Docg, il Franciacorta, il Barolo, il Valpolicella Ripasso, l’Amarone della Valpolicella, Il Primitivo i Manduria..