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Rubrica di Emanuela Medi
 

VITIS: i grandi bianchi del Roero

VITIS: l’evento che si è svolto il sabato 15 giugno,  nella splendida cornice del Castello  Reale di Govone non poteva essere  per raffinatezza, location, ospitalità, parterre di imprenditori, politici, sommelier, giornalisti, l’appuntamento accuratamente studiato  per presentare e far conoscere  l’annata 2018 dell’Arneis  il cui tema “I vitigni Bianchi del Roero“ ha avuto come due protagonisti  la Favorita e Arneis, vitigni autoctoni in abbinamento ad eccellenti piatti.

L’evento è stato organizzato dall’Enoteca Regionaledel Roero 2.0” ritenuta- ha detto il senatore Marco Perosino, Presidente della Enoteca , in accordo con i 12 comuni del Roero, l’Ente del Turismo di Alba e il Consorzio di Tutela del Roero, un mezzo importante e utile per la promozione del vino e degli altri prodotti tipici del territorio”

Ma entriamo nella realtà e nella storia  di questo magnifico mondo, il Roero, che non ha nulla da invidiare alle più conosciute Langhe, al Monferrato e a tanti altri luoghi  del Piemonte,accompagnati da un PierPaolo Guelfo Direttore dell’Enoteca Regionale, intraprendente, di spiccata vivacità intellettuale e operativa, anima indiscussa del Comune di Canale, accompagnatore  di una splendida biciclettata assistita (motorino sulla bike) da me abbandonata al 10 KM  con due capitomboli  e niente di rotto! Era il  modo più autentico per vedere da vicino  il paesaggio roerino caratterizzato da colline alcune appuntite disseminate da filari di vigne perfettamente curate, frammiste a noccioleti (Ferrero la sa lunga!),  boschi e cascine che marcano il Roero di una bellezza rustica e ancora incontaminata.

“La Cantina regionale del Roero, una associazione di 66 produttori di vino- dice Pier Paolo Guelfo-  è una vetrina , cresciuto superando non poche criticità, il cui restyling  è stato concepito come una biblioteca perche  ogni bottiglia ha una sua  storia da raccontare, successi e insuccessi, passione di una famiglia. Tutti insieme  hanno contribuito a far si che questo territorio diventasse particolare tanto da far parte del patrimonio UNESCO. Tra le varie tipologie abbiamo 600 etichette ma contiamo di arrivare presto  a mille. Inutile dirlo- continua il Direttore della enoteca- il mio amore è l’Arneis (birbante in piemontese) che  rappresenta il volto più autentico del Roero la cui diversità e stratificazione dei suoli ricchi di fossili tra cui troviamo numerose conchiglie, caratterizza le tante  sfumature  di questo vino tanto  che la Regione Piemonte ha voluto creare le enoteche regionali ognuna per ogni DOCG.
Noi abbiamo una enoteca regionale dedicata al Roero di cui il Roero Arneis (uve bianche), Roero Arneis Spumante, Nebbiolo  e Roero (uve rosse)  ne sono l’espressione. Vorrei ricordare la nostra tradizione spumantistica  con prodotti giovani in grado di esprimere nuove tendenze nel rispetto della tradizione e del territorio.
Nuove tendenze e interessanti ritorni, chiedo: la Favorita, dice, altro vitigno autoctono più beverino e meno  austero dell’Arneis, il Moscato che segna un grande ritorno come un altro vino rosso dolce il  bioebec prodotto da uve  diverse”.

VINI IN DEGUSTAZIONE SERVITI ALLA CIECA

Spumante Arneis Docg metodo classico v.s.q. Brut:

Abbinato a battuta di Fassona, spumoni di caprino. Tartare di tonno, gamberetti in crosta

Prodotto con Arneis in purezza, di colore giallo paglierino con perlage fine e persistente. Il vino è rimasto sui lieviti prima della sboccatura imprimendo sentori floreali e fruttati. Troviamo un interessante bouquet di pesca, mela e ginestra cui fa seguito la fragranza di pane fresco.
Al palato secco, di buona struttura e fin con bollicine persistenti e spuma bianca evanescente.

 

Langhe Favorita Doc 201

Abbinata di carpaccio di vitellone marinato, verdure croccanti, tortino di zucchine

Parente del fermentino ligure, giunto in Piemonte nel regno sabaudo a seguito delle strade dell’olio e del sale. Molto conosciuto dalle grandi famiglie nobili, dopo un periodo di oblio è tornato tra i “ favoriti”. Colore giallo paglierino, ha un profumo intenso con sentori di tiglio e frutta bianca.
Al palato miele, fieno. E’ piacevole e fresco, facile a bersi e ad abbinarsi.

 

Roero Arneis Docg 2018

Abbinato con olio, seppie e scaglie di grana

Colore giallo paglierino, va diretto alla conquista del naso grazie a un bouquet fresco e fruttato di mela e fiori bianchi. Morbido, pieno, gradevole, fa sei mesi in acciaio e due in bottiglia.

 

Roero Arneis Docg 2018

Abbinato con i Valgranotti al Castelmagno

Si conferma il colore giallo paglierino a con riflessi più dorati. Profumo decisamente agrumato con sentori di nocciola e anice stellato, pera matura , pesca e zafferano. Al palato una piacevole evoluzione di calore che lascia spazio alla nota acida che ira al sapido.

 

Moscato d’Asti Docg santa Vittoria d’Alba

Abbinato al semifreddo al Moscato

Giallo dorato e non poteva essere altrimenti. Profumi di muschio, salvia, fiori di arancio, Non stucchevole, piacevole in una dolcezza equilibrata.

 

Hanno superato la prova!

Ecco i vincitori:

Az. Agricola F.lii Rabino per il Moscato d’Asti DOCG Santa Vittoria d’Alba

Cantina Marsaglia per il Serramiana Roero Arneis 2018 DOCG

Az. Agricola Borgogno Rivata per il Roero Arneis 2018 DOCG

Az. Agricola Angelo Negro Angelo & Figli per il Sette Anni Roero Arneis DOCG

 

Emanuela Medi giornalista, sommelier

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